FLASH! - LA DISCESA IN CAMPO DEL PARTITO DI VANNACCI E' UNA PESSIMA NOTIZIA NON SOLO PER SALVINI,…
Paolo Conti per il "Corriere della Sera"
Tutto confermato: oggi il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi proporrà al consiglio di amministrazione presieduto da Anna Maria Tarantola un importante pacchetto di nomine. Ovvero: Mario Orfeo alla guida del Tg1 al posto di Alberto Maccari, ora direttore ad interim, Giancarlo Leone nuovo direttore di Raiuno al posto di Mauro Mazza (probabile futuro presidente di Rai Cinema: ma l'attuale titolare Franco Scaglia non si è dimesso e scade ad aprile 2013).
Angelo Teodoli a Raidue (al posto di Pasquale D'Alessandro, che guiderà un canale digitale), Andrea Vianello a Raitre (al posto di Antonio Di Bella, nuovo corrispondente da Parigi). C'è chi non esclude l'astensione dei due consiglieri di centrosinistra (Gherardo Colombo e Benedetta Tobagi). Ieri la presidente Tarantola e Gubitosi sono stati ascoltati dalla commissione di Vigilanza Rai. Tarantola: «Competenza, professionalità ed esame molto attento delle caratteristiche dei singoli candidati rispetto alle esigenze dell'azienda sono i criteri che abbiamo preso in considerazione per le nomine».
Gubitosi è entrato nel dettaglio. Rispondendo per esempio a una domanda del capogruppo del Pdl in Vigilanza, Alessio Butti, a proposito di Orfeo («perché ricorrere a un esterno?») ha replicato: «Se volete, posso mandarvi le cassette del Tg2 a proposito di Orfeo. La Rai è piena di professionisti di alto livello, i migliori in assoluto ma soltanto il governo nordcoreano è chiuso a professionalità esterne».
Il presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, ha ricordato che «il rispetto del pluralismo richiede il massimo rigore nella sua applicazione, alla pari delle regole che saranno emanate dopo l'indizione dei comizi elettorali per disciplinare la comunicazione politica. La Rai non può sottovalutare i caratteri nuovi che assumeranno le prossime consultazioni elettorali e ciò richiede un'attenzione ulteriore rispetto al passato».
Gubitosi lo ha rassicurato: «Vedremo tutti i direttori delle testate giornalistiche e controlleremo che ci sia sempre equilibrio. L'equilibrio è soggettivo, ma da parte nostra c'è la convinzione che dobbiamo essere percepiti come oggettivi. Cercheremo di dare meno occasioni possibili perché si parli male della Rai. Cosa che molti fanno spesso, come ho notato in questi mesi».
Oggi in consiglio si voterà non soltanto sulle nomine ma anche sul nuovo regolamento del consiglio. Il dettaglio non è semplicemente burocratico. Perché, se approvate, le regole vieteranno di fatto ai consiglieri (nel nome della riservatezza aziendale) contatti esterni anche con la stampa.
Non solo: ciascun consigliere potrà chiedere notizie sulle scelte interne della direzione generale (per esempio su nomine non di competenza del cda) ma dovrà farlo per iscritto e la risposta verrà inviata a tutti i consiglieri, i quali non avranno così più il potere di convocare dirigenti e funzionari per informarsi sulla vita interna dell'azienda. Di fatto la fine del cda Rai così come gli addetti ai lavori lo hanno conosciuto in questi anni.
gubitosi-tarantolaIL NUOVO CDA RAI - TARANTOLA - GUBITOSITARANTOLA GUBITOSILA DOPPIA STRETTA DI MANO TRA GHERARDO COLOMBO E LUISA TODINI BENEDETTA TOBAGI E ANTONIO PILATI ANGELO TEODOLIMAURO MAZZA Andrea Vianello
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