NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
uomini che amano essere schiacciati
Justin Lehmiller per “Playboy”
“Pornhub” ha recentemente pubblicato la sua relazione annuale sulle tendenze nel porno e, come sempre, non ha deluso. Scopriamo che un utente medio resta sulla pagina 9 minuti e 20 secondi, l’orario preferito è attorno alle 23, le parole più cliccate del 2015 sono “lesbica”, “teen” e “matrigna”. Un balzo in avanti lo hanno fatto le categorie “celebrity sex tape”, “cougar”, “squirting”, ma è stata la parola “gigantessa“ a crescere di oltre il 1000%, nonostante molti di noi non sappiano cosa sta a significare.
La macrofilia è una branca del fetish che indica attrazione per persone o creature enormi. Non si tratta di sentirsi attratti da qualcuno un po’ più alto di noi, ma di eccitarsi davanti a qualcuno che ha proporzioni irrealistiche, perciò è più che altro una potente fantasia.
La letteratura erotica è zeppa di gigantesse (non si può dire il contrario, pare che sia una tendenza principalmente maschile), in genere implicate in rapporti in cui risultano dominatrici, dove la stazza rende l’uomo minuscolo a confronto. Spesso la gigantessa mangia per intero il suo sottoposto, e qui ci si allarga alla vorarefilia, ovvero il piacere sessuale derivato dall’essere ingeriti vivi.
Un tempo i macrofili ottenevano gratificazione sessuale solo con la fantasia, ma l’avvento del porno on line ha creato nuove possibilità di esplorazione, grazie anche a Photoshop e ad altri dispositivi che producono illusioni ottiche. Addirittura si pagano gigantesse vere, donne altissime, tipo Amazon Amanda.
Leggendo commenti sulla chatroom dedicata alla categoria, si capisce che per molti è una sorta di gioco di ruolo, talvolta include la magia, la possibilità di ingrandire o ridurre gli altri con una bacchetta, insomma una versione porno del film “Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi”.
diventare gigantessa con macchina fotograficaamazzone fetish
E’ una fantasia già sviluppata in “I viaggi di Gulliver” e in “Alice nel paese delle meraviglie”. I macrofili amano sentirsi minuscoli, essere stritolati e controllati. E’ una dinamica di dominazione e sottomissione, ma raramente prevede l’uso di catene e fruste.
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