DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
AUDIO - NICOLA PORRO "STANZA SELVAGGIA" RADIO M2O:
Alberto Dandolo per Dagospia
Il Ducetto di Rignano sull'Arno sta iniziando a mietere le sue prime vittime nel mondo della “libera” ( si fa per dire!) informazione, roba da far impallidire il Banana dei tempi d’oro.
Ieri è toccato infatti a Nicola Porro, uno dei più arguti giornalisti finanziari de ‘noantri e conduttore della trasmissione “Virus” in onda su Rai 2.
E’ stato lo stesso Porro ieri a comunicarlo pubblicamente sui social : “Virus Rai è stato cancellato dai palinsesti di Rai2. Questa mattina il direttore me lo ha comunicato. Faccio il giornalista e questa mi sembra una notizia (ps fino al 2 giugno ci siamo).”
Apriti cielo! In rete è scoppiato il finimondo e ovviamente tutti ad interrogarsi sulla libertà del giornalismo nell’epoca di Pittibimbo.
Anche Enrico Mentana non ha esitato ad esprimere incondizionata solidarietà al collega epurato dalla Rai e durante il suo Tg ha chiosato: "Da molti anni purtroppo vediamo queste cose che si chiamano, quando sono a grappoli, Editto bulgaro (quando la Rai epurò Michele Santoro, Enzo Biagi e Daniele Luttazzi, ndr) ma poi si chiamano anche in altro modo.
Ci sono da sempre e dico sempre che in televisione c'è spazio per tutti. E, a costo di farmi tirare le orecchie dal mio editore, dico che siccome Porro era qua da noi e poi è andato alla Rai, se la Rai non lo vuole più secondo me le porte dovrebbero essere aperte".
Oggi è però lo stesso Nicola Porro a parlare e lo fa per la prima volta con Selvaggia Lucarelli e Fabio De Vivo nella trasmissione radiofonica di m2o “Stanza Selvaggia”.
“Non voglio fare la vittima, non sono uno che si piange addosso ma ovviamente mi hanno fatto fuori! – dice Porro – “ La tv è qualcosa di tremendo, ha dinamiche spietate ma per fortuna sto avendo attestati di stima e solidarietà da più fronti. Ho appena finito di parlare con Alessandro Di Battista che, pur non pensandola come me su molti temi, mi ha espresso vicinanza e sostegno e si è detto sconcertato per l’accaduto.
“E poi sono incazzato nero! Non si chiude una trasmissione proprio ora! Chi può pensare di chiudere un programma come Virus prima del 23 giugno? Una data nodale per chi ne capisce di politica interna e internazionale! Tra referendum inglesi , ballottaggi delle amministrative e quant’altro, quella data ha un peso per chi fa informazione politica! Al mio posto sono certo che ci metterà un bel poliziesco americano. Sa, quelli che piacciono tanto a Renzi!”
PIETRANGELO BUTTAFUOCO E NICOLA PORRO
E continua: “ Non so se i servitori hanno anticipato la scelta del “Re” o è stato il “Reietto” in persona che ha emesso l’editto contro di me. Francamente poco cambierebbe! Ma porca puttana datemi almeno una spiegazione ! Una che sia una. Avrei accettato anche se mi avessero detto 'ti licenziamo perché sei amico di Dandolo'. Almeno me ne sarei fatto una ragione. Ma nulla, non mi hanno detto un cazzo".
Sul direttore del TgLa7: ''Mentana ieri è stato mitico, non me lo aspettavo e lo ringrazio davvero tanto. Poi ho sentito pure Urbano Cairo che mi ha detto : “se vuoi puoi iniziare già da subito a venire ospite nei nostri programmi. Ti facciamo passare a prendere da una “bla bla Cairo”…”
selvaggia lucarelli fabio de vivo
E aggiunge : “ieri è toccata a me e a Belpietro e mi domando ancora ora come cazzo si possa fare a licenziare uno come Maurizio! Ora sono tranquillo, mi sento come liberato da un peso, il peso di chi vive in uno stato limbico. Fino a ieri ero molto agitato, vedevo che Campo Dall’Orto non mi cagava più, che era calato un velo di silenzio. Ora che tutto è chiaro mi sento meglio. Un po’ come quando ci provi con una donna che ti piace ma che non risponde alle tue avances. Appena ti sfancula ci resti un po’ male ma poi ti passa e inizi a corteggiarne un’altra!”.
SE IL PADRONE DELLA RAI SPEGNE IL «VIRUS» PORRO
Alessandro Sallusti per “il Giornale”
nicola porro luca telese in onda
Da ieri è ufficiale. La Rai chiude Virus, il programma di approfondimento condotto da Nicola Porro, nostro vicedirettore, che per tre stagioni è andato in onda il giovedì sera su Raidue, nonostante gli ascolti fossero buoni, comunque in linea con l' andamento di quelli degli altri talk show della tv pubblica. Ammettiamo subito il conflitto di interessi per via dell' amicizia e della colleganza che ci unisce a Nicola, del quale peraltro nessuno ha mai messo in dubbio le capacità professionali.
Non può però sfuggire che Virus era appunto un virus a suo tempo coraggiosamente inserito nel corpo della Rai come variante al pensiero unico dominante da quelle parti. Un pensiero che, come noto, non è il nostro. Non lo era al tempo dei Santoro e compagnia che spendevano i nostri soldi per fare a pezzi il berlusconismo, non lo è oggi dove tutti devono allinearsi al renzismo senza se e senza ma.
Destra e sinistra, almeno in questo, pari sono. Floris fu cacciato da Ballarò perché antipatico al premier nascente. Giannini, suo successore, andrà a casa per lo stesso motivo. Bruno Vespa è da tempo nel mirino e già si parla di un suo ridimensionamento.
Adesso la normalizzazione renziana tocca Nicola Porro, che non è un pericoloso estremista ma un liberale vero.
Non prende ordini, dice le cose che pensa - generalmente di semplice buon senso - e non chiede ai suoi ospiti patenti di appartenenza o fedeltà. Per Renzi e per i suoi attendenti, già questo è troppo, soprattutto in una stagione che tra elezioni, referendum e manovre economiche a rischio, si preannuncia infuocata e pericolosa per la tenuta del governo.
Non c' è da credere a una sola delle spiegazioni che il vertice Rai darà di questo repulisti. La verità è che non si vuole che voi apprendiate dalla Rai che il Pil non sale, che il jobs act è già fallito, che gli accordi europei sugli immigrati sono una truffa. Figuriamoci dire che al referendum si potrà anche votare, volendo, un bel «no».
Il fatto è che TeleRenzi non è gratis: canone obbligatorio in bolletta Enel, come noto.
Non pagarlo è praticamente impossibile. Almeno di non fare una scelta drastica: farsi staccare la luce. Pensiamoci, meglio il buio di un simile spettacolo di regime. E, per quello che vale, grazie a Nicola Porro per questi tre anni di libertà virale.
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