
DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, primarie Pd: Renzi rischia di prendere più chili che voti.
Antonello Risorta
Lettera 2
Caro Dago, il 18 marzo Alfano vorrebbe sciogliere l'Ncd. Contatterà un esperto in nanotecnologie?
Eli Crunch
Lettera 3
Caro Dago, Emiliano: "Se vinco le primarie Pd non faccio il candidato premier". Scommettiamo che, per motivi diversi, nemmeno Renzi se le vince lo farà?
Egisto Slataper
Lettera 4
Dago dragoi, Fillon: non mi dimetto. Mica male, per uno non ancora eletto.
Aigor
Lettera 5
Caro Dago, tra le eredità di Obama - oltre all'Isis - anche il lanciamissili nordcoreano Kim Jong-un, lasciato libero di fare qualsiasi tipo di esperimento.
Dario Tigor
Lettera 6
Caro Dago, che razza di figlio dice "Se papà è colpevole pena doppia"? Uno come Renzi, pronto a sacrificare anche il padre pur di non rinunciare al potere.
Ugo Pinzani
Lettera 7
Caro Dago, a babbo Renzi è venuta la tachicardia. Provi a pensare a quei poveretti che dopo aver ricevuto 80 euro al mese di mancia dal figlio hanno dovuto restituirli!
Marino Pascolo
OBAMA PUTIN SPIONAGGIO MONDIALE
Lettera 8
Caro Dago, Trump intercettato? Obama non è nuovo a simili illegalità, chiedere alla Merkel. Il problema è che Barack è così stupido che ogni volta si fa beccare!
Vesna
Lettera 9
Caro Dago, leggendo qui e là su Tiziano Renzi si viene a sapere come il suddetto dica "Non sono mai entrato nemmeno in politica", ma anche come, sempre il suddetto, sia segretario del Pd di Rignano. Ora, ritenendo vere entrambe le notizie, si può evincere che Il PD sia un luogo dove NON si faccia politica?
Cari saluti, dr. Khru.
Lettera 10
Caro Dago, dalla sinistra dei salotti alla sinistra di quel che sa Lotti.
Claudio Coretti
Lettera 11
Caro Dago, da qualche tempo la aziende dei telefoni si sono messe tutte d'accordo nel riformare perfino il calendario, inventandosi i mesi di quattro settimane allo scopo di incularne uno di abbonamento agli utenti- L' Antitrust sta sorvegliando queste aziende con la stessa tecnica usata da Bankitalia con le banche?
Cincinnato 1945
Lettera 12
Caro Dago, a Ferrara la Gdf ha sequestrato beni per 22 milioni di euro a una coppia di imprenditori marocchini. Si sono “integrati" meglio di tanti italiani...
Arty
Lettera 13
Caro Dago, dalle cimici della Consip a quelle di Obama per spiare Trump, l'impressione è che noi comuni mortali abbiamo a che fare, in ogni caso, con dei pidocchi.
BarbaPeru
Lettera 14
Caro Dago, nomen omen. Il mister X incontrato da Tiziano Renzi a Fiumicino si chiama Comparetto. Ma nel Giglio Magico sono tutti compari e comparetti!
Corda
Lettera 15
Caro Dago, nei tre anni di governo Renzi, la preoccupazione degli italiani per l'immigrazione è passata dal 3% al 33%. Un buon motivo affinché Matteo continui ad occuparsi solo delle indagini su babbo Tiziano.
Kevin DiMaggio
Lettera 16
Caro Dago, quanto detto da Erdogan sulla Germania che è ancora "nazista" è tutta la verità nient'altro che la verità. Non solo perché non consentono alla comunità turca di fare comizi in vista del referendum. Ma perché ora come allora la volontà di dominare gli altri è rimasta intatta. Se non con l'uso delle armi con l'economia, interpretando a proprio vantaggio le regole dell'Ue. Basta vedere cosa hanno fatto con i greci, un lavoretto pulito senza versare una goccia di sangue, ma pur sempre una porcata.
Primo Terzi
Lettera 17
Caro Dago, all'improvviso, se la fuga di notizie riguarda la famiglia Renzi, diventa illegale. Non era così ai tempi di Berlusconi, quando anche gli avvisi di garanzia venivano "consegnati" a mezzo stampa durante il G8, senza che poi nessuno venisse punito per l'accaduto.
U.Novecento
Lettera 18
Caro Dago, l'architetto trevigiano Domenico Luciani dice che blindare i quartieri delle città con delle mura "E' un progetto contrario alla nostra antropologia". È evidente che il signore è ignorante in storia. Se si torna ai tempi in cui i confini degli Stati non erano difesi, la gente tornerà a difendere con mura i confini delle città e dei quartieri. Ma questo ragionamento fatica ad entrare nelle teste dei radical-chic.
Sandro Celi
Lettera 19
Caro Dago, se Obama non si è fatto scrupoli a spiare tutti i leader degli Stati alleati, dove c'era il pericolo di essere scoperti dai Servizi altrui (come poi è successo), figurarsi cosa avrà fatto in America, dove tutti gli spioni rispondevano a lui. Verosimilmente avrà fatto spiare anche tutti gli altri candidati repubblicani chissà da quanto tempo.
Franco Giuli
Lettera 20
Caro Dago, da Juventino vorrei ringraziare il settenano Dotto per aver dimostrato la sua onestà intellettuale facendo notare, nella sua disamina della giornata di calcio passata, che alla Juventus non è stato concesso un calcio di rigore quando le squadre erano sullo 0 - 0 (Gazzetta dixit). Lo ha fatto, come sempre ha fatto quando era l'avversaria della Juve a non averlo avuto e questo gli rende onore.
Comunque è evidente che la Juve ha pareggiato solo perché la Roma aveva perso, perché altrimenti avrebbe sicuramente vinto (e prova a dimostrare che non è vero…).
Mario Orlando
Lettera 21
Caro Dago, il Bomba (cui fa eco un composito coro, che va dai suoi seguaci al quotidiano della famiglia Berlusconi, ed al quale, ahimé, si è unito da ultimo il N.H. - Nobilis Homo - Gentiloni) blatera di garantismo e di presunzione di innocenza per giustificare l'ingiustificabile, e cioè le mancate dimissioni di Luca Lotti e degli altri uomini delle istituzioni coinvolti nella vicenda Consip.
Ha la memoria corta, o meglio, pensa che ce l'abbiano gli italiani. Non fu proprio lui, non ancora al governo, a chiedere le dimissioni di Alfano per la vicenda della deportazione in Kazakistan della famiglia di un dissidente, nonché quelle della ministra Cancellieri per una frase (infelicissima, per la verità: ma sempre e solo una frase) pronunciata al telefono? E non fu sempre lui, ormai assurto ai vertici del potere, ad ottenere le "spintanee" dimissioni del ministro Lupi per un orologio regalato al figlio, col pretesto che avrebbe potuto difendersi meglio (da che non si sa, vist o che non era indagato) stando fuori dal governo?
Insomma, giustizialista alla Travaglio quando si trattava di indebolire il governo Letta, o di ottenere la disponibilità di un importante ministero per il suo partito affamato di poltrone; garantista alla Ferrara quando ci va di mezzo un compagno di merende: davanti a tanta disinvoltura dell'ex-scout, il povero Baden-Powell, fondatore dello scautismo e sostenitore di un codice morale un po' sommario ma semplice e lineare, si starà rivoltando nella tomba.
Federico Barbarossa
Lettera 22
Ciao Dago, notizia di oggi, la Peugeot-Citroen si compra la Opel, ramo europeo delle auto General Motors per 1,3 miliardi di euro. Poichè la matematica non è una opinione mi sovviene il paragone con le banche italiane MPS e Unicredit, che negli ultimi anni hanno fatto vari aumenti di capitale per almeno una ventina di miliardi di Euro, bruciati completamente per lasciare gli azionisti con un pugno di mosche e le banche ancora sull'orlo del fallimento e bisognose di nuove ricapitalizzazioni. Senza contare i 20 miliardi messi a disposizione dallo Stato Italiano per nuovi salvataggi...
Con gli stessi soldi gli azionisti delle due banche, per non parlare delle altre più piccole come le Toscane e le venete, avrebbero potuto comprarsi una ventina di Opel, oppure facendo un calcolo a spanne, buona parte delle case automobilistiche d'Europa. Aziende vere, che producono merci vere e alta tecnologia e non solo pezzi di carta o click dei computer...
Che dici, non sarà il caso di tornare prima o poi all'economia vera, reale, fatta di produzione di merci e servizi reali, lasciando perdere la finanza creativa tanto cara ai guru della rivoluzione mondialista, dove loro e i loro pochi amici guadagnano miliardi a palate, mentre lasciano con le pezze al culo il resto della popolazione mondiale.
Cordialmente.
Ezzelino da Monselice
Lettera 23
Caro Dago, ieri Gentiloni, ci ha voluto rassicurare sulla salute del governo. Stanno bene e lottano contro di noi. Ha voluto precisare che, per quanto riguarda il ministro Lotti, non sono sorpresi. Del fatto che fosse coinvolto in una indagine giudiziaria, ha minimizzato. La notizia, per gli "addetti ai lavori" era vecchia di un paio di mesi; quindi scandalizzarsi oggi non ha senso. Siamo arrivati fuori tempo massimo. Una sorta di amnistia gestita ad uso e consumo politico, more solito.
Sembra, ma non ne siamo sicuri, che per tacitare l'Europa sui nostri conti, la tanto amata I.V.A., possa subire un aumento al 25%! Direi che se con il nostro Matteo da Firenze, avevamo scavato la fossa, se questa ideuzza originale del caro Gentiloni, sarebbe la pietra tombale di ogni potenziale rinascita economica, semmai ne avessimo avuta una. Un concorso per scegliere chi ci governa potrebbe essere un filtro al pressapochismo ed all'incapacità, mascherata dalla politica? Certo se poi tutti presentano c.v., come quelli della ministra dell'istruzione, abbiamo pochissime speranze anche in quel senso. Un s aluto ad un paese che non c'è più.
Pegaso Nero
Lettera 24
"Cattolici in tilt". solita immancabile stronzatina di D'Agostino quotidiana. Qui in tilt caso mai ci va il sito tcc, perchè volutamente vuol far credere una cosa che non è. Dal titolo si vuol fare, appunto, credere che la vicenda di Fabiano Antoniani abbia messo in crisi i cattolici e la loro posizione sull'eutanasia. E invece... Invece non centra nulla questa uscita del cacchio: in poche parole, la madre dello sfortunato ragazzo ha chiesto di avere una preghiera comunitaria in chiesa a favore del figlio defunto, cosa che è legittima, anzi benefica, anzi bellissima. Che cavolo dunque centra il tilt?
Non si può pregare per tutti, anche (parlo in generale) per chi va contro i precetti cattolici? Certo che sì, e allora cosa vuole questo (s)Cappato? Gli rode immensamente 'sta cosa. Ma la richiesta di preghiera di una madre per il proprio figlio, vale da sola un Cappato, due Cappato, un partito radicale, due partiti radicali, etc, etc. A proposito di Cappato, D'Agostino tu conosci Perna vero?
Perchè non pubblichi qui il ritratto recente che ha fatto di Cappato. Ti disturba la cosa o pubblichi solo i ritrattini che ti fanno pro? Vergogna, pubblicalo (non credo mi sia sfuggito, altrimenti mi scuso in anticipo). Ciò premesso, eccoci ad un'altra perla corredata dai soliti titoli faziosi e gramellinici: il film "La Bella e la Bestia" in versione sodomitica. Qui, l'autore Mastrantonio si esibisce in piroette degne di miglior causa per arrivare ad un finale stronzo, anzi stronzissimo, che ovviamente gli fa prendere gli applausi degli ultrà del pensiero unico: l'equazione Russia=omofobia, e quindi dittatura del pensiero, nessuna libertà, etc, quando invece il popolo russo è nella sua stragrande maggioranza convintamente anti sodomia pubblicizzata.
Ma questo il nostro si guarda bene dal dirlo. Si inerpica invece sugli specchi del nulla il mastroequalchecosa per arrivare a dirci qello che gli piace (e pensare che 'sta gente era pro URSS sempre e comunque p er mezzi secoli, cose da pazzi) e mettere sullo stesso piano gli antichi conservatori dell'Alabama (bontà sua non ha tirato fuori il Ku Klux Khan, forse non sa che alligna da quelle parti, forse l'ha tenuto in serbo per non apparire spudorato, boh!) e la Russia.
Un paese di omofobi, di stronzi, di medievali, di nemici del progresso ( con la Russia,neanche a farlo apposta, ce l'hanno tutti i leader illuminati da Obama, alla Clinton (leader qui si fa per dire), a Hollande (anche qui) alla Merkel etc. etc. e tutti i dannati lobbisti alla Soos: sono sempre più convinto che sia proprio questa impronta religiosa che la Russia ha saputo mantenere viva nonostante il laicismo del comunismo, anzichè i vari problemi economici e politici messi in primo piano, a spingere nell'odio contro Putin e cosacchi vari.
Ci sarebbe da continuare per ore su questi aspetti ma la bestia dello spazio è in agguato. Mi fermo per venire al dunque introdotto da quanto sopra detto. Che è questo: ci vuole un be l coraggio - e stavolta il termine è usato nel suo vero senso - per fare come Matteo Salvini, il quale ha avuto l'ardire di firmare un accordo di cooperazione e collaborazione con il partito "Russia Unita", ossia il partito di Vladimir Putin. Non ho visto questa cosa nel sito tcc: come mai? Ebbene ci vuole coraggio per fare una cosa del genere.
Evidentemente lo Salvini di coraggio ne ha: avrà tanti difetti e debolezze, etc, ma non gli manca il coraggio. E la cosa deve essere forte in sè, visto che l'agenzia di stampa italiana che va per la maggiore - la chiamo sempre l'ANSIA e l'azzecco stavolta - nel titolare la cosa, ossia l'accordo Lega-Russia Unita, lo indica nel titolo come il partito di PUNTIN. La tastiera deve aver barcollato per via dell'estensore preso dall'ansia e dalla fregola di scrivere una notizia del genere e ha fatto diventare Vladimir un piccolo punto...
E bravo Salvini, almeno questa volta, che te ne impippi degli ipocriti facitori del pensiero unico e fai un accordo con la cristiana Russia. Un accordo niente male che riguarda consultazioni, scambi di informazioni su temi di attualità, sulle relazioni internazionali, sullo scambio di esperienze nella sfera delle politiche giovanili, sullo sviluppo economico. etc. etc.
Prenderai un sacco di critiche, Salvini, te ne diranno di tutti i colori, ti accuseranno di essere servo di Mosca (l'avete sentita ancora sta frase, anni fa?) e altro, ma hai avuto coraggio. Bravo! E ricorda ai dannati del pensiero unico il danno inferto alle nostre imprese dalle sanzioni volute da Obama e dall'UE, da gente che ha rovinato mezzo mondo, noi compresi dal punto di vista economico.
Chiara (ex Luciano) in giro sulla Piazza Rossa tra le cupole e le nuvole..
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