DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DI CECILIA SALA? BUIO FITTO, PURTROPPO. I TEMPI PER LA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago, la Sea Watch ha violato la legge per evitare atti di autolesionismo da parte dei clandestini a bordo. Pare, infatti, che alcuni avessero già minacciato di ingoiare l'i phone.
BarbaPeru
Lettera 2
Caro Dago, nomine Ue, nessun accordo e forse slitta anche il summit di oggi. Ma non era del Governo gialloverde il copyright degli incontri convocati di continuo per non decidere nulla?
A.B.
Lettera 3
Caro Dago, Confindustria dice che "L'economia italiana è debole e non decolla". Sempre scontenti. Però almeno è decollato il debito.
Salvo Gori
Lettera 4
La ricchezza del vocabolario di Fulvio Abbate non basta per camuffare la miseria del suo pensiero.
Elfi
Lettera 5
Caro Dago, Mattarella: "Per quanto riguarda il caso Sea Watch, la nostra Costituzione prevede l'indipendenza della magistratura e in essa ho piena fiducia". Csm, Palamara, Lotti... Al Quirinale sono riusciti a tenergli nascosto tutto?
Ivan Skerl
Lettera 6
Caro Dago, il movimento 5S sta pensando di togliere la concessione delle autostrade ai Benetton, ma ho letto che Salvini ha qualche onorevole dubbio. Se fossi in lui e ci fossero tutte le condizioni per toglierle, senza pagare penali di sorte, non ci penserei neanche un attimo ad appoggiare i 5S, poiché il fotografo preferito dei Benetton, alias Oliviero Toscani, attacca, in modo indegno, Salvini e francamente non avrei nessuna pietà per questi signori che lo foraggiano.
Annibale Antonelli
Lettera 7
Caro Dago, una grossa voragine si è aperta nel Napoletano inghiottendo un camion dei rifiuti. Speriamo che ora la Raggi non pensi di attuare lo stesso espediente a Roma per risolvere il problema monnezza che affligge la Capitale.
Benlil Marduk
Lettera 8
Caro Dago, vicenda Sea Watch, il Segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin: "La vita umana va salvata in qualsiasi maniera. Quindi quella deve essere la stella polare che ci guida, poi tutto il resto è secondario". Allora il cardinale si occupi di salvare i bambini dai numerosi preti pedofili che ci sono nella Chiesa, che la salvezza dei migranti è "secondaria".
Gildo Cervani
Lettera 9
Caro Dago, la capitana della Sea Watch Carola Rackete: «Non volevo certo colpire la motovedetta della Guardia di finanza. La situazione era disperata. E il mio obiettivo era solo quello di portare a terra persone stremate e ridotte alla disperazione. Avevo paura». Allora ha sbagliato mestiere. Chi governa una nave non può aver paura, deve mantenere i nervi saldi, altrimenti come fa a risolvere i problemi che prima o poi inevitabilmente si presenteranno? È come se un chirurgo, durante un'operazione, perdesse la testa perché il paziente è andato in arresto cardiaco. Non sappiamo come la signorina sia diventata "capitana", ma c'è il sospetto che anche questo sia avvenuto perché è "ricca, bianca, tedesca e col passaporto giusto".
Riccardo Porfiri
Lettera 10
Caro Dago, immaginarsi cosa sarebbe successo se fosse stato Barack Obama il primo presidente Usa a mettere piede in Corea del Nord. Gli avrebbero assegnato dieci Nobel per la Pace di fila. Invece lo ha fatto Donald Trump. E sarà curioso vedere cosa si inventeranno per non dargli nemmeno quello che la Storia gli ha già assegnato.
Mauro Soffianopulo
Lettera 11
Caro Dago, da più parti leggo la notizia che Carola Rackete potrebbe essere espulsa a breve, molto prima di un eventuale processo. Se ciò dovesse accadere, sarebbe una cosa gravissima! Bisogna trattenere la Rackete in Italia fino alla fine del processo. Altrimenti sarebbe tutto inutile.
[Il Gatto Giacomino]
Lettera 12
Caro Dago, Carola Rackete: “La mia vita è stata facile, ho potuto frequentare tre università, sono bianca, tedesca, nata in un Paese ricco e con il passaporto giusto. Quando me ne sono resa conto ho sentito un obbligo morale: aiutare chi non aveva le mie stesse opportunità”. Poverina, l'aver tanto studiato non l'ha aiutata. Davvero pensa che i migranti della Sea Watch ora che sono sbarcati in Italia frequenteranno l'università? Nei campi a raccogliere pomodori a 3,5 euro l'ora, a vendere accendini fuori dai supermercati o a spacciare droga. E le donne a prostituirsi. Ecco come li ha aiutati!
Axel
Lettera 13
Carissimo. Nel vedere le fotografie di Scanzi e Marina La Rosa, mi è venuta subito in mente la canzone dell`" Uselin de la comare" cantata da Proietti e Cochi Renato, quando dice dell`uselin de la comare che un pò più in giù voleva andare e non si accorgeva proprio di niente!
Ciao e stai bene. Giancarlo.
Lettera 14
Dago Sea, ma tutti questi intellettualoidi che si stanno sperticando con raccolte fondi, dotti scritti pro Capitano Carola, sono poi tra quelli che nella ridente enclave di Capalbio non hanno voluto ospitare neanche un povero migrante. Ti chiedo sono io che non coordino o sono loro ipocriti pur di dare addosso al governo?
Buona canicola Pic
Lettera 15
Dagonov, quindi basterà avere con se’ un migrante per ignorare un posto di blocco della polizia?
Aigor
Lettera 16
Caro Dago, Sea Watch, oggi l'udienza di convalida dell'arresto di Carola Rackete. Speriamo in un giudice onesto che applichi la legge e non l'ideologia. Del resto è la stessa capitana a "suggerire" quanto sia ingiusto che alcuni nascano privilegiati. Venga quindi giudicata per gli errori commessi e non perché è diventata l'eroina di una certa sinistra che vorrebbe comperarle la libertà a suon di donazioni ( hanno gia raccolto un milione di euro per la bisogna!). La legge sia uguale per tutti.
Vic Laffer
Lettera 17
Dago darling, folla "oceanica" dice il reporter del TG3 Lombardia al Pride di Milano. La Rai é nata Eiar e in un modo o nell'altro sempre "fascista" sarà. Cambiano solo i celebrati. Un tempo si celebravano le maestrine tutte lavoro, casa e chiesa e le mamme prolifiche con i loro uteri, ecc, ecc, . Chissà quanti amori appicicosi (per il gran caldo) son nati sotto l'alto patronato del sindaco Sala in Bazoli e l'assessore
Majorino. E chissà dopo che notte di fuoco a base anche di "fist fucking" e "chemsex". Ovviamente essendo stata una manif democratica e progressista (molto "coraggiosa" nello splancare porte aperte) nessuno dei partecipanti avrà applicato la dura legge del "Bigger is better". Chi conosce la "fu capitale morale" del Far West Italia sa che Piazza Oberdan (Porta Venezia) é molto piccola e quindi la folla arcobaleno ha dovuto tracimare nelle vie vicine dove ci sono moltissimi bar e ristoranti etnici, i cui frequentatori abituali forse non hanno gradito vedere toccamenti e baci omosex.
Ovviamente in una città ben organizzata come Milano, il Comune avrà messo delle "facilities" per permettere alle/agli accaldate/i di tenere ben pulite e pronte all'uso certe parti del corpo che col gran caldo tendono a non prufumare di rosa. Fino a qualche decina di anni fa, se un giornalone si occupava di un "diverso" sottolineava sempre che abitava in uno "squallido quartierino". Ora si suppone che, come minimo, tutti i "fashionable" LGBT abitino nel Bosco Verticale di Boeri o a CityLife. Miracoli dello spirito del tempo a Milano. Ossequi
Natalie Paav
Lettera 18
Caro Dago, passano i decenni ma i tedeschi sono sempre gli stessi: degli arroganti che pretendono di comandare in casa nostra. In questi giorni abbiamo avuto prima la capitana Missile (perché questo vuole dire Rackete nella loro lingua, anche se scritto con una c in meno) che se ne è fregata delle nostre leggi, ed anche dell'incolumità dei nostri finanzieri; poi il loro ministro degli esteri ha ingiunto alla giustizia italiana di sbrigarsi (parlano loro, che la tirano in lunga da anni per non consegnarci i dirigenti assassini della Thyssen); infine il loro presidente della repubblica, non a caso premiato a Capalbio, ha detto che "forse" esistono leggi italiane, ma "ci si aspetta" che il nostro paese si comporti in modo diverso, cioè come vogliono loro. Il tutto in nome di "valori superiori": eh sì, lo Herrenvolk - la razza padrona - è sempre portatore di qualcosa di superiore!
Federico Barbarossa
Lettera 19
D'Ago, La bellissima Stela Xhunga nel suo articolo si abbandona ad una pasionaria analisi storico-antropologica sul popolo italiano. Peccato che lo smodato uso di pregiudizi e luoghi comuni -irrinunciabile quello sull'ineluttabilità dei flussi migratori, dato da fantomatiche svolte epocali (ma quali?)- la renda molto più simile all'italiano medio di quanto non sarebbe disposta ad ammettere.
LA BARCA DELLA GUARDIA DI FINANZA CHE RISCHIAVA DI ESSERE AFFONDATO DA CAROLA RACKETE
Tanto più quanto ad ogni citazione colta tradisce un'italianissima ansia di dimostrare che, come Carola, la sa lunga, a differenza del volgo che guarda i film di Pieraccioni e legge il libro delle barzellette di Totti. Sarebbe interessante sapere se tra gli intellettuali di regime, tanto amati a suo dire dal popolino, vorrebbe annoverare anche il prof. Heidegger -tedesco e quindi ricco e 'studiato', considerato da più parti come il pensatore più influente del secolo scorso- che per assumere il rettorato dell'università di Friburgo si adeguò ad entrare nel partito nazista.
Stammi bene,
F. Keller
Lettera 20
Caro Dago, la capitana della Sea Watch dice di aver chiamato più volte il porto di Lampedusa, ma nessuno parlava Inglese per cui ha deciso di attraccare comunque. Ma come, ce la descrivono come una donna istruita che sa cinque lingue e chi più ne ha più ne metta, lei decide di venire a scorrazzare clandestini su e giù per il Mediterraneo per portarli in Italia, e non parla l'Italiano? Ovviamente è colpa nostra che da plebaglia (cit. Bild) lebbrosa (cit. Macron), anzi popolino di regime (cit. Linkiesta) non siamo all'altezza di cotanta eccellenza ariana.
COFSKY
P.S.: ci terrei a far notare che se si cercano notizie su Carola Rakete e la Sea Watch con google appaiono solo link a notizie che la elogiano tipo 'come ha dato una lezione a Salvini' ecc., non sarà che il colosso di Mountview fa filtraggio/censura come con Trump?
P.P.S.: gli operatori della Sea Watch non sono volontari, vengono stipendiati, per cui lavorano e il lavoro se lo vanno a prendere al largo delle coste libiche.
Lettera 21
Si vorrebbe sapere, caro Dagos, perché, se è consentito a eminenti intellettuali e protagonisti dello star-system, nonché a ecclesiastici in aggiunta a piazze e cortei facinorosi, denigrare, insultare, demonizzare e perfino, reclamare, invocare, istigare all'eliminazione fisica di un Ministro senza che nessuno si scandalizzi, si dissoci o deplori tutto questo, compresa la più alta carica dello Stato: vengano, invece, braccati ad personam fino a casa dai media coloro che, nel caso di Carola Rackete, hanno insultato una signorina che ha ignorato e violato coscientemente leggi, regolamenti e confini di Stato, insultando così la maestà della legge e la sovranità popolare in nome di una umanità che la stessa sbruffoncella si è intestata per ragioni politiche. Lo si vorrebbe sapere da chi strumentalizza pure lei per fare pubblicità alla propria parte politica e a costo di avallare condotte eslegi, ha preso parte a un reality show il cui script era ampiamente preventivato.
Raider
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