DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago
Leggo che Carlo Freccero, membro del CDA RAI in quota 5 Stelle, avrebbe detto che alcuni vaccini provocano l'Alzheimer. Bene, sarebbe così cortese di dirci: 1) quali vaccini e, 2) da quali fonti ha tratto tale affermazione?
Con la stima di sempre
Escamillo
Lettera 2
Caro Dago, la vittoria di Erdogan al referendum non è "limpida" come quella di Prodi del 2006, che vinse per 24 mila voti e per la quale l'Osce non chiese alcun riconteggio.
P.F.V.
Lettera 3
Caro Dago, adesso è la volta di questo Del Grande. Ma a sinistra non esauriscono mai il filone "viaggiatori della minchia"? Le due Simone, la Sgrena e tutta una lunga lista di cretini irresponsabili che vanno in posti dove non si dovrebbe andare e poi vengono salvati a suon di milioni di euro versati dai contribuenti. È ora che il conto venga fatto pagare ai diretti interessati.
Ivan Skerl
Lettera 4
Caro Dago, mi fanno ribollire quelli che “chissà che avrà fatto Gabriele Del Grande per meritarsi quello che gli sta succedendo", parenti stretti (tipicamente padri) di quelli che “10, 100, 1000 Nassiria”… degni cittadini di un paese che esprime Alfano come ministro degli esteri… un paese senza attributi in politica estera perché gli manca quel minimo senso della Nazione che gli permetterebbe di pensare anzitutto alla difesa dei propri concittadini (senza porre alcuna condizione!) e poi a tutto il resto.
Inutili idioti, vasi di coccio già rotti in un mondo di vasi di ghisa
MF
Lettera 5
Caro Dago, in Italia non si può più nemmeno andare a vivere sotto i ponti. C'è il rischio che crollino.
Baldassarre Chilmeni
Lettera 6
Caro Dago, le elezioni inglesi anticipate, sembrano un regalo di Theresa May ai Laburisti: così in pochi mesi possono liberarsi dello sgorbio politico Jeremy Corbyn.
Giuly
Lettera 7
Caro Dago, se dopo il caso Regeni qualcuno va ancora a ficcarsi nei pasticci in qualche Paese islamico, vuol dire che è non una ma due volte idiota. E per gente simile non si può più essere nemmeno dispiaciuti.
Gaetano Lulli
Lettera 8
Caro Dago, adesso che l' Anas si fonde con le FS, toccherà stare attenti anche alla stabilità dei cavalcavia ferroviari.
BarbaPeru
Lettera 9
Dago, il negro della canzone di Vasco non è un abbronzato, come lo avremmo definito trent'anni dopo, bensì -nello slang giovanile locale dell'epoca- un dritto. La frase, anche per la parola "troia", provocò a Vasco problemi e censure alla radio ed in tv, al punto che la canzone "Colpa di Alfredo" fu accantonata per la promozione, scegliendo per il 45 giri "Non l'hai mica capito". Non è quindi nemmeno vero che i tempi erano meno politically correct. rispetto ad oggi.
Sisi
Lettera 10
Caro Dago, sembra un racconto fantozziano. Dalla Libia partirono tutti assieme sui barconi 8.500 migranti per andare incontro alle navi umanitarie, e al Governo italiano venne un leggerissimo sospetto che dietro ci fosse una regia occulta...
A.Reale
Lettera 11
Caro Dago,
Oggi il sindaco (per caso) Sala. ha dichiarato con l'enfasi che gli è propria: anche io "ho fumato"! Ammissione superflua caro Sala, l'avevamo già capito da tempo!
FB
Lettera 12
aris messini fotografa i migranti dalla libia 8
Caro Dago, i cervelloni de La Stampa ci hanno messo tre settimane a copiare da Panorama che dietro il flusso aumentato e aiutato dei profughi ci potrebbe essere un'organizzazio0ne criminale. Lanciare i prima pagina una notizia vecchia di tre settimane non è onesto nei confronti dei lettori. E meno male che si sta concludendo il matrimonio con Repubblica, altrimenti avrebbero aspettato tre mesi
Gianni Bisio
Lettera 13
Basta con questa festa che divide solo gli italiani a cui bisogna dire una volta per tutte che la liberazione del nostro paese è stata opera degli anglo americani che hanno mandato i loro figli a morire in Italia per sconfiggere il nazi-fascismo. Ho rispetto di tutti i morti della guerra civile italiana ma ora questa ricorrenza non ha più alcun senso. Il 25 aprile va sostituito con la celebrazione della battaglia di Lepanto del 1571 con la quale le navi veneziane sconfissero quelle turche. A proposito di turchi come facciamo ad essere alleati di Erdogan? c'è qualcuno in grado di spiegarmelo ?
grazie
peschiere sull isola di zannone
Giuseppe
Lettera 14
Buon pomeriggio DAGO, leggo che la CNN scopre l'isola delle orgie, Zannone, legata alla figura e ai passatempi di un famoso marchese. La memoria va subito ai bar di quella stagione e alle ordinazioni conseguenti : cameriere, vorrei un caffè' con panna alla Casati Stampa. Lei la monta, io la guardo.
Saluti, Edy Colante
Lettera 15
Ma come, Dago? Al 94' e con i tuoi sei sensi - quando ne bastava uno solo - ancora ti chiedi " e se dietro lo sbarco dei migranti ci fosse una regia occulta?" La regia c'è e peraltro non è occulta. Ma quel che è peggio è la (quasi) mancanza di reazioni.
L'establishment, con i suoi rappresentanti politici e con i suoi media, fa campagna capillare per espiantare nei cittadini quel poco che resta della coscienza di cosa significa essere uno Stato, con i suoi confini e le sue sovranità, entro i quali perseguire gli obiettivi costituzionali (lavoro per tutti, servizi sociali pubblici, redistribuzione del benessere), in sana e pacifica cooperazione con gli altri Stati.
Da un punto di vista politico-economico, i migranti altro non sono che "esercito salariale di riserva", cioè uno degli strumenti, insieme alle leggi tipo jobs act, per ridurre salari e diritti dei lavoratori in assenza della flessibilità valutaria che abbiamo perso con l'introduzione della moneta unica (euro).
Da un punto di vista politico-sociale i migranti sono "cittadini sostitutivi" di quelli indigeni per sradicare ogni residua consapevolezza culturale e politica del benessere e dei diritti sociali che erano stati conquistati.
Alberto Monaco
Lettera 16
Dago darling, pur essendo atea ormai nemmeno più devota, volevo lamentarmi per la blasfemia della gaia rivisitazione (molto razzista, perché tutti i gay rappresentati sono bianchi, palestrati e belli... se per belli si ritengono i giovani ospiti maschili del supertrash di Maria de Filippi) dell'Ultima Cena di Leonardo.
Poi, controllando in rete, ho appreso che ce ne sono già state altre di rivisitazioni dello stesso affresco. Persino una che reclamizza la fiera del sesso gaio popperizzato di Folsom Street in quel di San Francisco. Comunque sia, vien da chiedersi se vedremo presto anche famose madonne rivisitate in chiave trans, sacre famiglie con dodici padri putativi e un utero in affitto e San Sebastiani... mi autocensuro.
De profundis alla libertà sessuale che sta finendo nel ridicolo.
Tra non molto, sarà più anticonformista tornare a celebrare due simboli della purezza corporea come Santa Maria Goretti e San Luigi Gonzaga (sento già le grida di orrore e sdegno di certi "moderni benpensanti") che vantarsi di averla/lo data/o a legioni di peccatori o peccatrici. Anche perché a lungo andare l'anticonformismo finisce nel conformsimo più "demodé". Proprio come sta succedendo ora sotto il regime del luogomunismo.
Amen
Natalie Paav
MARCO TRAVAGLIO ANTONIO DI PIETRO
Lettera 17
In primis, non capisco perché il giornalista tanto Travagliato non faccia outing, dichiarando la sua fede e militanza politica grillina (guardare un "Direttore" di giornale seduto accanto al leader di un movimento politico durante una loro manifestazione, è da rosolìa), tanto per essere "trasparenti" e "puliti" come tal signore dice di essere.
In secondo luogo, allo stesso, travagliatissimo e sedicente giornalista, che ora si scopre difensore indefesso della trasmissione Report, impilando in modo confuso presunti motivi politici per cui la stessa trasmissione si è ritrovata al centro delle critiche, ricorderei quello che il medesimo Direttore del Pacco Quotidiano, disse qualche anno fa (all'epoca il nostro travagliato era invaghito politicamente del Di Pietro):
‘So bene quanto sia difficile controllare la veridicità, l’accuratezza e la precisione di un’inchiesta condotta da un collaboratore. Può capitare a tutti di sbagliare e quando accade non resta che precisare, rettificare e scusarsi. È il caso del servizio di Report, tendenzioso e poco preciso, su Di Pietro‘.
ANTONIO DI PIETRO GIOACCHINO GENGHI MARCO TRAVAGLIO
Tralasciando la gravità del servizio sui vaccini andato in onda (che niente ha a che fare con discorsi politici, ma i grullini sono abituati a creare streghe per poi dar loro la caccia, tipico anche del travagliato), non tanto per il contenuto, quanto per il mancato equilibrio tra due opinioni che non sono paragonabili tra loro (di questo passo, sdoganiamo pure le cure del Mago Othelma), quello che balza all'occhio è l'assoluta mancanca di onestà intellettuale da parte di molti direttori di testate e di molti giornalisti.
Siamo finiti nell'epoca del sensazionalismo: non importa verificare la fonte, l'attendibilità di un fatto o di una dichiarazione, l'essenziale è strillare un qualcosa e che questo qualcosa arrivi alla pancia del povero cittadino ignorante (che non sa, né si occupa in modo approfondito di tali beghe).
Questa mancanza di equilibrio e di onestà (intellettuale e non) costringe le persone a inseguire quasi-verità fino a perdersi tra vero e veritiero e, nel dubbio, insultare chi la pensa in modo diverso. Non perché la pensa in un modo diverso, ma perché non ha argomenti per entrare nel merito della discussione. Bastava, in questo caso, al travagliatissimo, un invito a Report a "precisare, rettificare e scusarsi". Ma oggi non gli fa comodo politicamente. Sono persone troppo piccole per accorgersi di avere un'etica.
JJB
Lettera 18
Caro Dago, la manovrina correttiva, elaborata da Padoan e discussa con Renzi (Gentiloni è corso a contrattare con Trump l’amicizia politica con il nuovo presidente), rischia di farci esplodere una nuova era immobiliare tra le mani. Messa da parte l’aumento dell’I.V.A., per il momento (avrebbe creato un effetto a catena terrificante). Sembrerebbe che ci sia una sorta di via libera (anche da tasse comunali di competenza ed altre voci che toccano noi mortali), per tutte le costruzioni su mare nel territorio di competenza italiano.
Si prospetta una corsa a tutto ciò che possa essere costruito in acqua. Piattaforme petrolifere, pale eoliche, alberghi ristoranti. Il tutto senza che i comuni interessati possano accampare diritti di tassazione, come avviene sulla terraferma. Una sorta di scopiazzatura delle navi o delle piattaforme che la mafia utilizzava per il gioco di azzardo negli Stati Uniti, eludere la territorialità per liberarsi dagli obblighi di legge.
Noi stiamo facendo ancora meglio, riusciamo a eludere le tasse e le voci di incremento economico per i comuni interessati, nello spazio territoriale italiano. Direi che questa, se dovesse concretizzarsi è la ciliegina sulla torta alla visione di sinistra particolare del PD. Immaginati una distesa di casinò, alberghi e ristoranti di lusso, che costeggiano le nostre coste. Tutto per sceicchi, petrolieri russi e ricchi finanzieri.
Perché i poveri metalmeccanici, sempre che ne esistano ancora, o ragionieri non credo che siano in grado di permettersi un lusso del genere. Cosa spinga una squadra di governo ad avere delle idee economiche così “alternative” o degne del peggior Silvio da Arcore, è semplice. Basta vedere le frequentazioni dei vari ministri per capire che il loro fulcro di interesse non è la base, la “marmaglia”, ma la crema.
Una sorta di lecchinaggio di stato promosso a legge o decreto. E capire che di sinistro è rimasto solo lo sguardo e le intenzioni, in questo partito dell’ei fu Berlinguer, non è cosa complicata. Diciamo che il quadro politico ormai è bene delineato. Se si coalizzano i partiti vicini per ideali e progetti, per il M5S, non ci sarà speranza. A destra, Forza Italia, Fratelli d’Italia la Lega e il Pd, da soli fanno il 50%, più o meno. E se così fosse, saranno dolori per tutti e piattaforme per pochi. Incrociamo le dita. Benvenuti in Italia, terra di santi, poeti e ministri che con una mano ti salutano e con l’altra ti affogano. Saluti a tutti
Pegaso Nero
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