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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
l'italia ormai è fallita il primo responsabile è il presidente napolitano che ha scelto dei presidenti del consiglio monti letta che non ha superato il periodo di prova ed infine renzi che ci sta portando alla bancarotta.è tragico che un paese come l'italia viene assegnata ad un incompetente ciarlatano che ogni giorno piglia per il culo gli italiani
Antonio Colella
Lettera 2
L'eni ha pagato le tangenti? Scaroni e De Scalzi hanno corrotto qualcuno in Nigeria..e pure in Kazakhistan? Orrore orrore. Ma i Pm in che mondo vivono? Lo sanno che tutte le majors americane, francesi, inglesi, russe indiane e cinese hanno fondi neri e li usano senza problemi? Soluzione: cancellare la obbligatorietà dell'azione penale. I pm stiano al loro posto e la smettano con la pretesa di voler cambiare l'umanità...Se non ungi le ruote non si va da nessuna parte.
Filippo
Lettera 3
Caro Dago,
Caso di tubercolosi di un “migrante” nel centro accoglienza San Severino Marche.
A quando un’indagine sull’enorme mafia delle Onlus che vivono di clandestinità, illegalità diffusa e finta pietas? Su tutti quei medicastri falliti che fanno esperienza “in corpore vili” dove il vile è il disperato dei paesi in guerra?
Ciao
Cyber
Lettera 4
Caro Dago,
anche in questo caso c'aveva ragione il banana, che ha dato l'esempio: andate a zoccole, pardon, escort, che migliora il PIL !!!
Recondite Armonie
Lettera 5
loredana berte 4 foto andrea arriga
Gentile Dago, ma il titolo della Stampa (15 settembre): "Non decolla la coalizione anti-jihad", è una rivendicazione di civiltà contro la barbarie dei supplizi medievali, o una tragica forma di umorismo involontario?
santi urso
Lettera 6
Loredana Bertè, interrogata se le piace Renzi: «Io? Renzi? Ma figurati, parla solo!» (15.IX.2014, ore 14 e 12, "Radio1").
Giuseppe Tubi
Lettera 7
Egregio Direttore,
Al matrimonio della Canalis non potevano mancate le polemiche per l'abito indossato da Belen in chiesa: scosciato, scollato e trasparente! Vorrei sapere se quel luogo sacro ha un prete, se quella parrocchia dipende da un vescovo e se il Vaticano di Papà Francesco ne e' al corrente.
Qualche anno fa molti parroci allontanavano i fedeli che si presentavano in abito non adeguato. Passerò per un bacchettone, ma frequento poco la chiesa proprio per regole che non condivido: non costringo i partecipanti ad accettare le mie trasgressioni. A quel sacerdote sarebbe stato sufficiente un garbato " signora si accomodi fuori" ed avrebbe fatto il " pastore" ed il ministro di Dio senza tanti bla bla!
L. C. G. Teramo
Lettera 8
Ogni volta che mi voglio fare un giro sulla Luna apro la pagina del Mattino.it di Napoli.Succedono sempre cose incredibili a Napoli.Ora è ripresa la guerra di camorra .L'impotenza dello Stato è tutta qui.Si apre una sparatoria in genere di notte ma nemmeno troppo tardi: 1) mai che ci stia in zona una pattuglia 2) mai che le forze dell'ordine arrivano tempestive ma sempre a sparatoria avvenuta. Secondo me ci sono ordini dall'alto che dicono:facciamoli ammazzare e poi interveniamo. Al 99% dei casi non si scopre mai il colpevole .
Si fanno i rilievi di rito, si scopre che il morto era fratello del capo della costa X , che in quella zona c'è la cosca nemica Y che vuole prendere il potere e cosi si seguita stancamente finchè non ci vanno di mezzo degli innocenti con i proiettili vaganti.
E' la pigrizia dello Stato , l'indolenza dello Stato che non vuole duramente e militarmente affrontare il problema.Controllo del territorio significa che se io esplodo un colpo a 100 metri c'è un poliziotto o un carabiniere a fermarmi.Ne sono pochi ? Si mandi l'esercito che invece di stare in Afghanistan deve stare a Napolistan .Gianfranco Bruno San Demetrio NV
Lettera 9
Caro Dago,
ritengo che la morte dell’orso abbia commosso il paese, ma questa indignazione che ne sta scaturendo la ritengo eccessiva e fuori luogo. Mi auguro che non debba servire a coprire i veri problemi del paese. Vorrei consigliare agl’indignati di turno di andare a visitare un ospedale pediatrico oncologico e mettersi nei panni di quei genitori
che si vedono togliere, dall’infausto destino, una creatura che non ha nessuna colpa da doversi fare perdonare. Con chi si dovrebbero indignare questi genitori? Distinti saluti.
Annibale Antonelli
Lettera 10
Caro direttore,
non capisco più il mondo. Il TG di La7, 12 settembre, riepiloga la questione delle presunte tangenti pagate dall’ENI per avere una licenza per il più grande giacimento petrolifero offshore della Nigeria e spiega che per la Procura di Milano 200 milioni potrebbero essere tornati in Italia e finiti nelle tasche di qualcuno, e questo è un male.
Ma poi, testuale, dice: “Per la Procura l’azienda avrebbe ottenuto un profitto dalla partecipazione allo schema, con l’ottenimento della licenza a condizioni molto favorevoli e senza gara.” Ossia, se l’azienda di stato italiana ottiene la licenza per un grande giacimento petrolifero pagando poco sarebbe un reato? Se invece avesse preteso una gara con gli americani e i francesi e avesse pagato molto di più allora avrebbe fatto bene? E poi ci si chiede perché l’Italia sta andando in rovina!
Roland Delmay
Lettera 11
Caro Dago, era ora che ci si preoccupasse di questo “nuovo stato islamico” e del suo esercito di tagliagole, l’ISIS. Però … Obama non vuole inviare truppe, l’Inghilterra nemmeno, gli altri stati si adegueranno. Dicono che manderanno qualche aereo, qualche istruttore, forniranno armi leggere agli oppositori, saranno disponibili a dare informazioni, ma soprattutto stimano che serviranno almeno TRE ANNI per scongiurare la minaccia. I paralleli nascono spontaneamente: ma come, e per l’Iraq, dove è servito giusto qualche mesetto (per due volte)?
Per la Libia? Per la Serbia, ridotta e sfasciata allo stesso modo in molto meno tempo, nonostante un esercito giudicato molto temibile (e probabilmente aiutato dalla Russia)? Ora, diciamocela tutta, l’America (e non solo) non vede l’ora di rovesciare il regime di Teheran e quello di Assad, dove testimoni di prima mano sembrano non imputare i massacri alle forze governative.
E l’ ISIS, guardacaso, è proprio opposto a tutt’e due! A proposito, qualcuno mi spieghi come ha fatto quest’esercito irregolare, in grado di tener testa a quelli della Siria e dell’Iraq con, necessariamente, dotazione di persone, armi e flussi di denaro adeguati, a formarsi in meno di un anno (che prima non se ne sapeva niente). Si è insomma formato beffando i servizi segreti USA, ma anche quelli inglesi, francesi, sauditi, iraqueni, israeliani, olandesi, spagnoli, italiani, pakistani … , e così pure le grandi testate d’informazione (BBC, CNN, Al Jazeera, Fox, ABC etc. etc.)?
Non si potevano prendere contro-misure PRIMA che arrivasse a tale potenza? Questi combattenti non sono normali e non agiscono normalmente. Sono i violenti di ogni nazione, di ogni religione, di ogni gruppo umano.
Sono gli spietati, i plagiati, coloro che hanno dimenticato la fraternità che lega ogni uomo aldilà delle differenze di religione. Qualcuno li ha raccolti e scagliati per i propri interessi. E’ quello stesso qualcuno che non se n e preoccuperà quando non serviranno più. Questo, penso. Comunque ha un bel nome: “ISIS” è un altro dei nomi di Iside, che, con Osiride, formano un mito molto diffuso. Leo Sclavo
Lettera 12
Caro Dago,
ho letto con interesse il rapporto del centro studio Unimprese sul calo dei consumi nel nostro paese e ti posso dire che i dati sono inferiori a quella che è la realtà. Non sono 5 famiglie su 7 ad andare al discount ma 7 su 7 del ceto medio. Ti dico che faccio parte dei pensionati con un reddito medio che Prodi ha penalizzato bloccando l’indicizzazione annuale. Prima dell’avvento dell’euro, mi permettevo di andare una volta alla settimana al ristorante o in pizzeria, con l’euro le mie uscite settimanali si ridussero perché mangiando
le stesse cose i prezzi, in base all’euro, erano raddoppiati. Colpa del governo di allora che non fece gli opportuni controlli e verifiche e dei ristoratori.
Abito in una cittadina con meno di cinquantamila abitanti e quando si apri il primo discount molti del ceto medio storsero il naso per l’assortimento anonimo che vendevano. Tutti quelli che allora disprezzavano il discount, in questo periodo lo frequentano almeno ogni quindici giorni facendo acquisti che superano i 50 euro alla volta.
In effetti gli italiani leggono con interesse ed attenzione i volantini pubblicitari delle catene di distribuzione e vanno, di volta in volta, ad acquistare i prodotti che utilizzano dove trovano i prezzi più convenienti. Non c’è più la fidelizzazione di un tempo e nel negozio sotto casa si comprano le cose che servono all’ultimo momento.
Le ragioni di questo cambiamento negli acquisti sono svariate. La prima che le tasse tartassano il ceto medio, le utenze che sono aumentate a dismisura, l’Ici che è uscita dalla porta ed è rientrata raddoppiata dalla finestra, la tassa asporto rifiuti che è, nonostante la raccolta differenziata, aumentata e ci fanno anche pagare un’aliquota a
CROLLO DEI CONSUMI HARD DISCOUNT jpeg
favore della provincia che dovrebbe essere stata abolita.
A tutti questi fattori si aggiunge il timore per il futuro, con tutte le voci che corrono sui prelievi sulle pensioni medio alte e sull’aumento dei ticket sui medicinali nonostante esenzioni per patologie. Se non si tagliano le spese superflue del governo, non si riducono gli sprechi eliminando gli enti inutili, non si eliminano effettivamente le province, come possiamo sperare in una ripresa dei consumi, se il governo non si comporta come un buon padre
di famiglia? Cordiali saluti.
A.A.
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