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POSTA! - E' UN PERIODO IN CUI NON PUOI NEANCHE SALUTARE UNA DONNA PERCHÈ RISCHI DI ESSERE PRESO PER UN MOLESTATORE SERIALE E POI OGNI VOLTA CHE LE DONNE MANIFESTANO PER QUALCOSA LO FANNO SEMPRE SPOGLIANDOSI…

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

scalfari de mita

caro Dago, bisogna riconoscere ai nostri politici almeno un paio di risultati positivi. Il primo è quello di aver approvato una legge elettorale che fa vincere tutti i candidati e secondo di aver organizzato una geniale soluzione per il debito del nostro paese: basta continuare con il flusso degli emigrati ancora un po' e poi, fra pochi anni, l'onere passerà automaticamente a loro.

Grazie per lo spazio.

Gianfranco.

 

Lettera 2

Caro Dago, Scalfari non aveva nemmeno finito di annunciare la sua svolta in favore di Di Maio che già i primi "intelettuali" si presentavano ai Caf per ricevere il reddito di cittadinanza... 

Jonas Pardi

Nicola Zingaretti

 

Lettera 3

sig. Zingaretti se il centro destra non si fosse diviso lei avrebbe perso le elezioni cioè sarebbe stato bocciato. Io le consiglio di far fare il presidente di regione a suo fratello cosdi si presenterebbe dicendo: Montalbono sono a

Giuseppe

 

Lettera 4

Dagovski, 

Giornaloni in crisi. Normale, se te ne infischi dei lettori e cerchi solo elettori.

Aigor

 

Lettera 5

luigi di maio all incontro con renzi

Dago ammaccato, è sacrosanto che la responsabilità del dissesto stradale di Roma nonè solo dell'attuale giunta, ma è pur vero che in due anni per risolvere il problema l'unica soluzione trovata è stata quella di istituire limite di velocità di 30 km,nel mentre le buche continuano ad allargarsi, ma i famosi bandi europei trasparenti per asegnare i lavori sono stati così trasparenti che non li ha visti nessuno. se vogliono governare l'Italia come a Roma saranno cavoli.

saluti Pic

 

Lettera 6

Caro Dago, non per intrupparmi tra i laudatores temporis acti, ma leggere che al Sud la fola del reddito di cittadinanza (modulo-fake sul web incluso) ha scatenato l'assalto ai Caf, m'induce a rimpiangere il CAF (Craxi Andreotti Forlani).

Giorgio Colomba

 

Lettera 7

BOLDRINI SCONFITTA

Caro Dago, tre giorni di annunci del passo indietro di Renzi e tre buone chiusure della Borsa. Se si riesce a farlo dimettere da italiano, Milano fa il botto.

BarbaPeru

 

Lettera 8

Gent. Sig D’Agostino, avrei tre domande alle quali non riesco a dare una risposta

1) Come mai la presidente Boldrini e il partito nel quale ha militato LeU, prima delle elezioni ha smesso di parlare di Ius soli?

2) Per quale motivo nel PD e in LeU , e non solo, hanno aggirato le quote rosa del 40% favorendo le candidature multiple per le donne capolista e inserendo maschi al secondo posto in lista.

MANIFESTANTE PRO IUS SOLI

3) Per quale motivo compare l’informazione sui media che in Puglia in Basilicata (e solo in quelle regioni), hanno già chiesto il reddito di Cittadinanza.

Quaquadra non cosa!

And

 

Lettera 9

Caro Dago siccome vengo da una località dove il nucleo duro del pd è ancora abbastanza solido e conosco bene da chi è costituito: ex democristiani affaristi vari dipendenti e capi e capetti di utilites e cooperative vecchi fedeli e credenti che tanto per dire hanno votato casini lorenzin ed avrebbero votato anche Giovanardi se l'avessero presentato detto tutto ciò mi sento di dire a ciò che rimane dei capataz del pd che se debbono fare un accordo per il governo lo facciano col centrodestra ed ai grillini di stare molto lontani dal pd ,vi brucereste 

scettico

 

Lettera 10

Dago darling, un tempo c'erano le "danze macabre". Ora ci sono le storie truci di Netflix (ultima in arrivo "Annientamento"), come se non bastassero quelle che ci propina ogni giorno la cronaca nera. Anche il "beato" Obama produrrà per Netflix "storie che ispirano" (fonte "Il Messaggero"), ma quasi certamente si dimenticherà di tutti i morti che hanno provocato le da lui sponsorizzate "primavere arabe". 

 

MASSIMILIANO ALLEGRI E AMBRA ANGIOLINI

E chissà, forse anche Elio e le storie tese, dopo il loro tanto reclamizzato tour d'addio (???), potranno trovare pace girando qualcosa per Netflix, magari ambientandolo nel  Cimitero Monumentale di Milano, o per essere più "democratici" e cabalistici in quello di Chiaravalle a due passi dal "world wide famous" boschetto della droga di Rogoredo e da Sky. Pace e bene 

Natalie Paav    

 

Lettera 11

Gentil Dago, Allegri, il miglior tecnico d'Europa-che B. cacciò dal Milan, ritenendolo troppo "de'sinistra"- nuovo leader del PD ? No, Max si diverte troppo a continuare a vincere , e a incassare, con la Juventus, dopo la notte magica di Londra, e a litigare, in TV, con il forzista Arrigo Sacchi. Ma il "Conte di Livorno", forse, buoni consigli ai suoi corregionali, Matteo Renzi e Luca Lotti, e a Paolo Gentiloni Silverj, detto "er moviola", per una ripartenza del partito, più efficace di quelle ordinare dal grillino nonno Zeman, ex Pescara, potrebbe darli...O no ?

Ossequi

Pietro Mancini

 

Lettera 12

Caro Dago. E' un periodo in cui non puoi neanche salutare una donna perchè potresti essere preso per un molestatore seriale che punta solo al corpo della povera donna. Poi ogni volta che le donne manifestano per qualcosa lo fanno sempre spogliandosi (femen, pellicce, biciclettate ecologiste ecc.). Mi pare che qualcosa non va...

balotelli

Vig Pizzi

 

Lettera 13

Dago caro, neppure un magistrato ha ritenuto di ravvisare nelle parole del nostro concittadino Mario Balotelli (fratello, ricordati che sei nero) una frase incitante all'odio razziale. Anche gli africani che hanno devastato il centro di Firenze in seguito al folle gesto di uno squilibrato di area sinistroide non subiranno conseguenze.

 

E che dire dell'afgano che ieri ha accoltellato a morte 4 persone nel centro di Vienna, attenendosi quindi alle prescrizioni dell'Isis? Nulla, non si dice nulla, la notizia è sparita dai radar dopo aver aperto i TG del mattino, quelli che un brandello di verità la dicono, prima di passare al vaglio del Minculpop. E poi tutti a interrogarsi sulle cause della "deriva populista"...

Gianluca

 

Lettera 14

Caro Dago, le stronzette occidentali non dedicano una parola, almeno per l'8 marzo, alla donna persiana condannata a due anni di galera per essersi tolta per un attimo il chador. L'8 marzo, in Occidente, lo festeggiano non le suffragette, ma le stronzette.

marcello sorgi

Giancarlo Lehner

 

Lettera 15

Caro Dago, veramente istruttivi alcuni commenti al dopo-elezioni apparsi sui giornaloni. Oggi, Marcello Sorgi sulla Stampa depreca che i partiti che hanno vinto le elezioni non abbiano ancora, a ben quattro giorni dall'apertura delle urne, rinnegato i loro programmi elettorali, mettendosi a disposizione dI Mattarella per un governo di emergenza che faccia fronte alla situazione economica, che è assai grave (adesso ce lo dice...). Insomma, siccome sono i poteri forti, interni ed esteri, che decidono, la volontà dei cittadini non conta nulla, e il voto pure.

 

Forse avrà ragione, ma ci si chiede come mai la notte delle elezioni il notista principe del quotidiano subalpino saltabeccasse da una tv all'altra per commentare un evento così insignificante. Quelli di Repubblica, invece, non si preoccupano del paese ma del Pd (che per loro è più o meno la stessa cosa): e il direttore Mario Calabresi ieri ha elencato i punti qualificanti ai quali il partito non dovrà mai rinunciare , che corrispondono, vedi caso, alla linea politica del suo giornale.

 

TOMMASO CERNO MARIO CALABRESI

Gli ha risposto bene il Feltri giovane, quello del Fatto: è proprio seguendo questa linea che quello che fu un grande partito di sinistra ha perso il suo elettorato popolare e rischia di finire nell'irrilevanza. Manca ancora all'appello un giudizio definitivo sul dopo-elezioni del giornalone per eccellenza, il Corrierone: ma non disperiamo, certamente nei giorni prossimi apparirà un ponderoso fondo del suo direttore o di qualche grande firma a illuminarci; e vedremo se, almeno da quelle parti, hanno imparato qualcosa dal risultato del 4 marzo. Con stima.

Federico Barbarossa

 

Lettera 16

Caro Dago, a suo tempo, la corte costituzionale dichiarò incostituzionale la legge elettorale fatta da Calderioli, il famoso Porcellum, che, tutto sommato aveva ben funzionato, nei limiti consentiti dalla costituzione che prevedeva e prevede l’elezione del senato su base regionale.

 

PORCELLUM

Il porcellum ha consentito la formazione di governi di centrodestra e di centrosinistra che hanno avuto una buona stabilità minata peraltro, in alcuni casi, dalla compravendita di parlamentari. A mio parere, il porcellum tutto sommato ha funzionato bene.

 

Poi la Corte Costituzionale lo ha dichiarato incostituzionale e ci siamo trovati il Rosatellum, approvato a colpi di fiducia imposti da Renzi nell’intento non troppo nascosto di fare una legge elettorale che penalizzasse i cinque stelle, che ha condotto il paese alla situazione di stallo che si è prodotta nelle elezioni di domenica scorsa.

 

Visti i risultati prodotti dal Rosatellum mi auguro che tale legge elettorale venga al più presto abrogata. In ogni caso mi chiedo come abbia fatto la corte costituzionale a dichiarare incostituzionale il Porcellum. A suo tempo lessi velocemente la sentenza ma non riuscii a trovare quale articolo o quali articoli della costituzione fossero violati dal Porcellum.

 

ROSATELLUM PD

Io mi aspettavo che la sentenza, più o meno, dicesse : Il Porcellum è incostituzionale perché viola l’articolo xxx della Costituzione. Ma, solvo errore non ho visto nulla di tutto questo. Ho visto solo dei ragionamenti sulla base dei quali venne dichiarato incostituzionale il Porcellum. Ragionamenti simili avrebbero potuto essere fatti da giudici costituzionali aventi altre idee politiche di quelli che decretarono l’incostituzionalità del Porcellum e avrebbero portato a dichiarare la costituzionalità del Porcellum.

 

In altre parole, una sentenza che dichiara l’incostituzionalità di una legge dovrebbe sempre indicare l’articolo della costituzione che la legge violerebbe.

E’ chiedere troppo?

Cordialità

Pietro Volpin

 

Lettera 17

RUGGERO FREDDI

Insomma non riesci a fare una giornata senza mettere le scarpe nel guano! Non c'è niente da fare: anche oggi c'è il tuo contributo personale diretto o indiretto per inzaccherare le cose buone, o quantomeno passabili, che pubblichi. Parlo a te Dagospino che ci metti ogni giorno la briscola, la puttanata, la cosa licenziosa come il cuoco mette il prezzemolo su ogni pietanza.

 

Oggi "brilla" l'appello del tizio paradocente alla Sapienza che ha  il coraggio spudorato (è il caso di dirlo, senza pudore) di criticare i bigotti che non lo fanno lavorare. Ma quale lavoro e lavoro? ma quale appoggio degli studenti? Hai fatto e fai le porcate sodomitiche e te ne vanti e vuoi pure l'applauso e la cattedra di ingegneria frocia? Ma fatemi il piacere! D'accordo che l'Università italiana non è il massimo, però non buttiamola giù del tutto!

ruggero freddi al gaypride

 

Ci vogliono docenti e paradocenti preparati ma anche moralmente integri, in modo da dare l'esempio agli studenti che hanno già belli spettacoli da vedere ogni giorno grazie ai lestofanti morali alla Dagostino. E proprio 'sta gente che blatera di diritti e di libertà sessuale in realtà è schiava del sesso e delle sue pratiche sozze: non gli basta farle le porcate, vogliono pure la pubblicità. Ma andate a...Per non parlare dell'occasione offerta alla vera jena Dagostino di approfittare della cosa per fare l'occhiolino ai lettori di una certa parte pompando il servizio alla sua maniera.

 

Sta cosa mi ha veramente disturbato e pensare che volevo invece parlare di ben altro, ossia del buon intervento - quantomeno di buon senso e realismo, ancorchè prudentillimo - stilato da Pino Corrias sul Misfatto quotidiano. Peccato che una serie di considerazioni azzeccate e condivisibili venga svolta solamente (almeno credo, può darsi che mi sia sfuggito ..) sul giornale del travagliato robespierre de noantri che manda in giro circa trentamila copie, una più una meno.

 

ruggero freddi 3

Strano che, appunto, i giornaloni non abbiano preso in considerazione la cosa. Vediamo quale: la partecipazione diretta, o indiretta, o virtuale, o parziale delle mafie italiane che allignano soprattutto nel Meridione d'Italia al successo elettorale dei cinquestelle. Corrias si pone la questione e formula alcune ipotesi assennate in merito, ma non è in grado di dare risposte, non dico certe o attendibili, nè almeno verosimili.

 

E invece questo argomento sarebbe in effetti da ultraapprofondire, non tanto per motivi di casacca partitica, ma proprio per ragioni antropologiche, ossia per sapere se il sud italiano è indissolubilmente legato alle varie mafie, camorre, ndranghete, sacrecorone in maniera tale che niente e nessuno potrà mai sradicare questo malofenomeno, divenuto dna di queste terre.

 

ruggero freddi 19

Sarebbe appunto necessario sapere  se il tempo che avanza - e con esso il  pensiero unico che massacra  le menti giorno dopo giorno - proceda anche di pari passo con il radicamento sempre più completo e pressante della nostra malavita tipica all'interno dei gangli sociali, dalla gente comune a quella benestante, dalla politica all'imprenditoria, etc.

 

Mi fermo qui sperando di sollecitare (mi illudo) qualche intervento di peso su questo tema meritoriamente messo in luce dal Pino. E a proposito di tematiche vere, non capisco Dagospino -  che peschi a piene mani da La Verità e fai bene visti i servizi sfornati dal team di Belpietro - perchè non hai pubblicato (se mi sbaglio chiedo venia) il bel pezzo di Perna sull'inciviltà dei romani di oggi. Un servizio, corto, ma da non perdere. Già, come mai non l'hai messo?  Campanilismo? Puoi sempre recuperarlo a vantaggio dei lettori. 

Luciano