DAGOREPORT - MARIA ROSARIA BOCCIA COLPISCE ANCORA: L'EX AMANTE DI SANGIULIANO INFIERISCE SU "GENNY…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago,
l’articolo “Quanto costa la spending review di Costamagna!” contiene una serie tale di inesattezze e forzature dal risultare del tutto destituito di fondamento. Infatti:
1) i lavori di ristrutturazione della nuova sede milanese di CDP sono iniziati e sono terminati prima della nomina dei nuovi vertici di CDP, Claudio Costamagna e Fabio Gallia, e sono parte di una più ampia operazione di valorizzazione di un immobile di proprietà del Gruppo CDP (Palazzo Litta);
2) CDP ha sempre avuto una sede Milanese, ma era sempre stata in affitto (da ultimo presso gli uffici della controllata Fondo Strategico Italiano);
3) la sede centrale di CDP è e rimarrà a Roma: non è pertanto previsto alcuno spostamento dell’Ad Fabio Gallia su Milano
Ricordiamo che l’Ufficio Stampa è disposizione dei media per la verifica delle informazioni riguardanti CDP.
Ufficio Stampa CDP
Lettera 2
Niente primarie, dichiara Renzi, scelgo io: si è accorto che le vincono spesso dei pirla qualsiasi!!
U&M
Lettera 3
Caro Dago, a Roma Marino ha fatto più danni di Nerone senza accendere nemmeno un fiammifero.
Piero Nuzzo
Lettera 4
Caro Dago, Marino dice di aver fermato "Mafia Capitale". Per forza, nell'immondezzaio in cui ha trasformato Roma nemmeno la mafia ci vuole stare!
Jantra
Lettera 5
Caro Dago, tra i candidati Pd a sostituire Marino c'è Gentiloni. Insomma Renzi vorrebbe sostituire uno che ha mentito sugli scontrini, con uno che sembra aver mentito sui riscatti (Greta e Vanassa): prima di tutto la "continuità".
Gildo Cervani
Lettera 6
Caro Dago, mi dispiace contraddirti a riguardo del futuro degli attuali "papi viventi" e del tuo articolo che prospetterebbe addirittura la possibilità, dopo le eventuali dimissioni di Papa Francesco, di arrivare ad avere 3 papi viventi e contemporanei, cosa che come tu dici farebbe ridere il mondo intero. In realtà la Chiesa cattolica é già arrivata ad avere tre papi contemporaneamente nel 1409 quando tra scomuniche reciproche regnarono a Roma e ad Avignone BENEDETTO XIII, GREGORIO XII ed ALESSANDRO V e non rideva nessuno...tutt'altro. Come sempre, niente di nuovo sotto il sole.
Serpico48
Lettera 7
Povera Sabrina, tra il Madoff dei Parioli e la recente condanna ora ci tocca fare una colletta!
Max
Lettera 8
Caro Dago, il Papa è preoccupato per l'impreparazione di Roma al Giubileo. Non si capisce perché se Roma va bene com'è quando deve "aprirsi ai migranti" non vada più bene per il Giubileo. O è adeguata in entrambi i casi o non lo è.
Luc Nardi
Lettera 9
LUCA ODEVAINE DURANTE LE OPERAZIONI DI SGOMBERO DEL CAMPO ROM DI VIA TROILI A ROMA
Come come come?! «Ecco la mail con cui Veltroni mi raccomanda di assumere Luca Odevaine capo dei vigili urbani», «E in queste schede ci sono tutti i favori che in due anni mi hanno chiesto consiglieri comunali ed esponenti politici» ("Repubblica", 09.10.2015; articolo che riferisce sul Dr. Prof. Ignazio notespese Marino). Leggo bene? Davvero ha detto così?! Urge rettifica. Ah, incidentalmente, non è che l'assessore juventino ora torna in Piemonte a Moncalieri, vero?
Giuseppe Tubi
Lettera 10
Caro Dago,
sulla questione Marino lo sconfitto non è solo il sindaco dimissionario ma anche il Pd, che ha sbagliato tutta la sua strategia avendo paura delle eventuali elezioni anticipate. Nella vicenda romana sicuramente la strategia renziana esce ridimensionata. Cordiali saluti. Giovanni Attinà
Lettera 11
Caro Dago
Leggo che Renzi sta seriamente pensando di proporre, come candidato PD sindaco di Roma, l'attuale presidente dell'Autorità anti corruzione, magistrato (che presumo in aspettativa ma sempre nei ruoli della magistratura). Leggo che l'attuale assessore alla legalità (prescindo dal ridicolo di tale funzione), sempre in quota PD, è un altro magistrato anch'esso in aspettativa ma anch'esso sempre in ruolo alla magistratura dove, presumo, tornerà ora a lavorare essendo terminato il suo incarico.
Leggo che, sempre in quota PD, i magistrati, in servio e non, abbondano. E mi domando se un cittadino, che pensa di poter essere giudicato o inquisito in maniera imparziale, se NON la pensa come il PD, e manifesta il suo pensiero, può seriamente sperare in tale imparzialità di giudizio. Con la stima di sempre
Escamillo
Lettera 12
Caro Dago, il Nobel per la letteratura è la solita porcata politica. La signora cui è stato assegnato non l'ha ancora ritirato che già ha iniziato a dare addosso a Putin (probabilmente faceva parte dell'"accordo"). Chissà se alla scrittrice Svetlana Alexievich fa piacere avere tra i compagni di premio l'ex repubblichino Dario Fo e l'ex nazista Günter Grass.
Fritz
Lettera 13
Caro Dago, il 9 ottobre 1963 un pezzo del monte Toc franò dentro il lago artificiale del Vajont, provocando un’onda che costò la vita a quasi duemila persone. La metà delle vittime non fu mai trovata, perché letteralmente polverizzata dall'aria che, compressa dall’acqua, acquistò potenza pari al doppio dell’esplosione della bomba di Hiroshima. E noi qui a ringraziare ogni divinità nota all'uomo perché in fin dei conti, almeno così pare a noi dopo sommaria analisi che ci riserviamo di approfondire, la frana del Campidoglio ha causato meno danni.
Aldo Cavallini
Lettera 13
Il prof. Ignazio Marino continua con il suo comportamento da comaruzza. Col suo sorriso ebetino; con i suoi patetici proclami rigorosamente e ridicolmente indirizzati "alle romane e ai romani" nei quali ricorda di aver scoperchiato lui la pentola della mafia; col suo dimettersi con riserva di "parlare" nei prossimi venti giorni; con il suo dico e non dico; con i suoi "non ricordo" e "non so" nemmeno su una cena con un ambasciatore. Il moralista beccato con le dita sporche di marmellata.
Uno che continua a dichiararsi vittima ma che non riesce nemmeno a capire che pagare ADESSO di tasca sua equivale a dichiararsi colpevole. Una figura di italiano da film di Alberto Sordi. Eppure pare che abbia ancora dei sostenitori, quelli che dicono che non è lui il colpevole ma il solito Renzi. C'è ancora qualcuno, insomma, che da Ignaro Marino comprerebbe ...una Panda usata.
E ora ci tocca sentire i prossimi candidati sindaci che promettono di voler cambiare Roma. Ma che vve state a ddì, che vve volete cambià? Non è che per cambiare Roma e farla diventare come Parigi o Londra dovremmo cambiare i romani? Non è che per competere col nord-Europa e non col nord-Africa dovremmo cambiare noi italiani e cercare di diventare meno italianuzzi? Sì; ma per dirla alla Dago: ciao core...
Vittorio Marinuzzo ExInFeltrito
Lettera 14
Egregio Direttore,
Nel periodo dei governi berlusconiani tutti erano preoccupati della figura che faceva l'Italia all'estero. Ora della gestione di Roma da parte del sindaco professor Ignazio Marino c'è forse qualcuno della sinistra che si preoccupa? L'ultima delle chicche sulla torta è la ciliegina delle dimissioni: " ho 20 giorni per poterle ritirare, questo tempo mi servirà per esaminare se ci sono ancora le condizioni per andare avanti ".
Le condizioni? Ma di che stiamo parlando! Roma, capitale d'Italia, è ridotta così com'è ridotta ed ancora si hanno dei dubbi se il sindaco deve rimanere o no in carica? Se ciò dovesse accadere, come non pensare allora che il pericolo non viene dal professor Marino ma dalla coalizione e dal partito della sinistra che lo ha tenuto in carica per più di due anni e continuerebbe a farlo.
Leopoldo Chiappini Teramo
Lettera 15
Caro Dago,
sui monumenti dati in pasto ai privati, ti capisco, ma esiste anche il rovescio della medaglia. Ti posso fare due esempi in Toscana, la certosa di Calci, e villa Medici La Petraia a Sesto Fiorentino...entrambe bellissime, entrambe comode da raggiungere, ma all’abbandono e con pochi visitatori rispetto ai musei più blasonati.
A Villa La Petraia c’è addirittura un vascone di cemento grande quanto una piscina che viene lasciato vuoto...se uno ci cade dentro rischia anche di farsi male sarà profondo 3-4 metri...mi domando se non sarebbe giusto in questi casi, o dare in gestione una parte, tipo il chiostro della Certosa di Calci (completamente degradato)...o affittare per feste a privati come nel caso della Petraia, visto che ha un bellissimo giardino e volendo anche potrebbe avere una bellissima piscina, invece la burocrazia, e un eccesso di zelo da parte delle Soprintendenze la fanno da padrone,
Alessandro
Lettera 16
IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IN CAMPIDOGLIO
Si dichiarano onesti (tipo Marino per capirci), perche sono convinti, onestamente, di non sbagliare nulla e questa mi pare già presunzione. Sono onestamente certi che quello che loro fanno sia sicuramente da onesti, perchè loro sono onesti di professione.
Poi si scopre che, onestamente, questi onesti sono sì onesti perchè non sanno nemmeno distinguere il bene dal male. Personalmente ho sempre diffidato da buoni, onesti e santarelli.
Ottavio Beccegato
Lettera 17
Dago darling, e te pareva che i conterranei di Carlo XII di Svevia, sconfitto da Pietro il Grande di Russia a Poltava (in Ucraina, "of all places"), non assegnassero il Premio Nobel per la letteratura a una bielorussa rifugiata a Parigi e nemica dal "cattivissimo" Putin? "By the way", tra i tanti misteri del "grande gioco" di business & guerre (specie quelle non dichiarate, come va di moda ora), c'é quello della "neutralità" della Svezia, molto brava nell'accogliere migranti ma anche nell'esportare armi e, paremi, presente nella grande "missione di pace" occidentale in Afghanistan, dove si possono bombardare persino ospedali neutrali senza che i sinistrati italiani, ormai convertiti al capitalismo selvaggio, spendano qualche parola in memoria dei medici e pazienti trucidati dalle bombe dei "nostri". Pace e bene
Natalie Paav
Lettera 18
Caro Dago,
non ho guardato mai con attenzione le foto che ritraggono l’ex sindaco Marino,
poiché, dal primo momento, non mi è mai stato molto simpatico, forse per un fatto
epidermico, ma dopo gli ultimi avvenimenti e le minacce velate pronunciate, ho iniziato
a guardarlo nei telegiornali con più attenzione e sono giunto alla conclusione che è
molto vendicativo e che cercherà, in tutti i modi, di rendere pan per focaccia ai suoi
avversari. Ritengo che entro i 20 giorni della conferma delle sue dimissioni, ne vedremo
e ne leggeremo delle belle.
Cordialmente.
Annibale Antonelli
Lettera 19
IGNAZIO MARINO E MATTEO RENZI IN CAMPIDOGLIO
Caro Dago, era lecito immaginarsi che, dopo le dimissioni di Marino, la discesa dal carro del perdente diventasse lo sport dei partiti coinvolti, prima e dopo, nella voragine politico amministrativa della capitale. Sembrava che Schettino fosse l’ultimo campione da annoverare tra gli “italiani moderni”, ma l’ex sindaco (salvo ripensamenti di legge entro i prossimi venti giorni), sembra essere diventato il nuovo comandante incapace e Roma la sua nave Concordia.
Ma dare colpe ad una persona per lo sfacelo generale, mi sembra onestamente esagerato. Forse è un amministratore incapace, forse è una persona che usa in maniera leggera il denaro pubblico, ma la giunta? Domandarsi come sia possibile tutto questo e che il colpevole sia solo un uomo lo credo altamente improbabile. Di certo ha messo molto del suo, ma lo vedo come capro espiatorio di una situazione altamente intossicata, politicamente ed economicamente.
Occorreva il servo sciocco, utile alla causa e sacrificabile. E Marino rispondeva al ruolo. Adesso si aspettano novità, soprattutto dal punto di vista dei candidabili, PD in primis, ed i primi che circolano son veramente tristi.
SEL, dal canto suo, non si smentisce e si propone per un proseguimento di legislatura se si recuperano le basi del programma elettorale. Della serie non se ne vogliono andare, patetico!
Incrociamo le dita. Saluti
Pegaso Nero
Lettera 20
D'Agostino, tu non sei colpevole tanto perché pubblichi un articolo sui carmelitani scalzi con uno, o alcuni, di loro che macchiano ignobilmente (sodomia e/o peggio pedofilia) il loro essere sacerdoti di Cristo. Tu sei colpevole fortemente per le immagini che metti a corredo dell'articolo, questo sì una vera porcheria, un insulto ai cattolici, uno sfregio alla pietas cristiana.
Per altro verso goduria diabolica per anticattolici e insatanassati tuoi pari. Per questo sei colpevole e sono sicuro che pagherai. L'iniquo che non teme Dio prima o poi paga. E poi sei un povero coniglio perchè ti voglio vedere all'opera con rabbini e imam: ma qui ci vuole coraggio caro Abbondio d'agostino.
Ranieri da Monaco di Baviera
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