salvini di maio

POSTA! - ANCHE DOPO IL VOTO IN ABRUZZO SALVINI INTENDE CONFERMARE L'ALLEANZA DI GOVERNO CON I 5 STELLE. E PER FORZA, VUOLE TENERLI A BAGNOMARIA FINO ALLE EUROPEE. A MAGGIO SARANNO COTTI A PUNTINO - L'ITALO-EGIZIANO MAHMOOD VINCE IL FESTIVAL DI SANREMO. LE ÉLITE CONTINUANO A VOLER EDUCARE IL POPOLINO, COME NEL 1996 QUANDO FECERO ARRIVARE PRIMA A MISS ITALIA UNA RAGAZZA CON LA PELLE NERA, DENNY MENDEZ

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Fantastico...in radio fanno pubblicità a una fantomatica “La biblioteca degli Alpini”, e che musica di sottofondo mettono? “It’s a long way to Tipperary”!

LO TSUNAMI TOUR DI GRILLO DIVENTA UN FILM

Con tutte le “musiche da guerra” italiane...

Giuseppe Tubi

 

Lettera 2

Caro Dago, com'è che lo chiamava Grillo? "Tsunami tour". Ecco, è quello che è successo al M5S: travolti dall'ondata leghista in Abruzzo.

Nino Pecchiari

 

Lettera 3

Caro Dago, dopo le Regionali d'Abruzzo sembra destinata a finire in breve tempo l'esperienza millenaria di Di Maio al Governo.

Piero Nuzzo

 

Lettera 4

GIANLUIGI PARAGONE RENZI BOSCHI

Caro Dago, voto in Abruzzo, "Io credo che il M5S non abbia nulla da rimproverarsi, abbiamo confermato i voti di 5 anni fa". Quindi dopo 7 mesi di Governo - col reddito di cittadinanza e il taglio dei vitalizi - per la candidata alla Regione dei Cinque Stelle l'obiettivo del suo partito era riconfermare i voti di 5 anni fa? Allora oltre ad essere incapaci ed ignoranti gli manca pure qualche rotella.

Luisito Coletti

 

Lettera 5

Caro Dago, Regionali. "Evidentemente gli abruzzesi non vogliono cambiare e sono soddisfatti della gestione del centrosinistra e di quella del centrodestra nel recente passato. Il voto delle amministrative è marginale". Gianluigi Paragone farebbe più bella figura a tacere che a dire baggianate. L'unica cosa "evidente" è che se i grillini sono passati dal 40% delle politiche al 18% di oggi, dopo aver votato per il cambiamento gli abruzzesi sono rimasti profondamente delusi dall'azione di governo del partito di Grillo.

Ettore Banchi

 

Lettera 6

intervista esclusiva di skytg24 a nicolas maduro 2

Probabilmente non c'erano i tempi tecnici, ma se avessero fatto cantare a Sanremo un migrante della Diciotti, sono sicuro che lo avrebbero fatto vincere.

Ali

 

Lettera 7

Caro Dago, il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha rivolto un appello a tutti i venezuelani ad unirsi al piano nazionale di difesa integrale della pace e della sovranità. Ed è così stupido da pensare che bloccando l'arrivo di viveri e medicinali il popolo risponderà?

Axel

 

Lettera 8

Finito Sanremo, ora il Piddì punta tutto sul Festivalbar.

[Il Gatto Giacomino]

 

Lettera 9

MAHMOOD

Gentile Dago, non credo proprio che tu avresti preferito Ultimo a Mahmood. Ma li hai letti anche solo i testi? Dai! Anche se il voto popolare avesse preferito Ultimo, non è detto avesse ragione. Preferiamo Gesù o Barabba? Non sempre il voto popolare fa la scelta giusta. La giuria dovrebbe proprio essere lì ad aiutarci a capire cosa sia nuovo e interessante. Lo stesso Salvini, se crede nel futuro, dovrebbe essere contento che in Italia ci siano nuovi e preziosi talenti come Mahmood.

Francesca

 

Lettera  10

FOIBE-2

Caro Dago, in occasione del Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al Presidente emerito Giorgio Napolitano che "tanto ha fatto per restituire alla memoria nazionale quei tragici eventi". Napolitano ha due facce: una col Muro di Berlino e una dopo la caduta del Muro. Non ha fatto altro che esibire quella che più gli conveniva a seconda del momento storico. Chiedere agli ungheresi.

Diego Santini

 

Lettera 11

Caro Dago, Stati Uniti e Corea del Sud hanno firmato un accordo su come condividere il costo della presenza militare americana nel Paese asiatico. L'importo garantito da Seul passerà da 830 a 924 milioni di dollari all'anno, con un aumento dell'8,2%. Una vittoria di Donald Trump che ha insistito affinché tutti gli alleati paghino di più per le spese militari. Un abisso con Barack Obama, che invece era andato a fare regali e concessioni ai nemici Usa cubani ed iraniani.

MANUEL BORTUZZO FEDERICA ANGELI

Pino Valle

 

Lettera 12

Caro Dago, secondo l'incredibile Rai, Manuel Bortuzzo sarebbe stato "gambizzato" dai due che gli hanno sparato. Ma a Saxa Rubra lo sanno che differenza farebbe per i due criminali se al processo risultasse che hanno mirato alle gambe e non alla schiena, cioè per uccidere, come invece risulta dai fatti? Com'è possibile che alla tv di Stato ci sia tanto dilettantismo?

Bug

 

Lettera 13

Caro Dago, anche dopo il voto in Abruzzo Salvini intende confermare l'alleanza di governo con i 5 Stelle. E per forza, vuole tenerli a bagnomaria fino alle Europee. A maggio saranno cotti a puntino.

Theo Van Buren

 

Lettera 14

MAHMOOD

Caro Dago, Alessandro Di Battista ha un sogno: diventare ministro degli Esteri. Visto l'andamento del M5S sarà tanto se alle prossime politiche riuscirà ancora ad entrare in Parlamento!

Soset

 

Lettera 15

Caro Dago, l'italo-egiziano Mahmood vince il Festival di Sanremo. Le élite continuano a voler educare il popolino, come nel 1996 quando fecero arrivare prima a Miss Italia una ragazza con la pelle nera, Denny Mendez.

Stef

 

Lettera 16

Caro Dago, Abruzzo, la grillina Sara Marcozzi: "Non è la sconfitta del M5S, ma della democrazia. Noi abbiamo tenuto rispetto alle precedenti regionali, altri hanno fatto grandi ammucchiate come hanno potuto vedere gli abruzzesi". Ah, quando sono gli altri a mettersi assieme è «un'ammucchiata». Quando invece lo fanno pentastellati e Lega, ma soltanto dopo il voto e per avere poltrone da ministro e stare al governo, allora è «un contratto».

Simon Gorky

 

Lettera 17

MAHMOOD

Caro Dago, l'autorevole e indipendente (sic!) giuria del festival ha decretato il vincitore.

Per nostra fortuna si tratta solo di canzonette. Pensiamo cosa sarebbe successo se fosse stata in un tribunale; sicuramente avrebbe condannato un innocente magari ubbidendo al volere del Don Rodrigo di turno.

FB

 

Lettera 18

Caro Dago, per il neo segretario Cgil Landini, ospite del programma tv "Alla lavagna",  «Uno di sinistra è felice se tutti quelli attorno sono felici». E infatti basta pensare a tutta la felicità portata dall'Unione Sovietica nei Paesi del Patto di Varsavia!

Rob Perini

 

Lettera 19

mahmood a sanremo 2019

Caro Dago, ti leggo sempre con piacere. Vederti da Gilletti mi ha fatto solo incazzare, Giletti il tribuno del popolo a 600000 € anno, tu parli di radical chic cosa avrai mai di diverso tu purtroppo anche te non sei popolo, ma elite, come tutto il tuo mondo, destra, sinistra, centro basta che si mangi. Difendere la Magli per le stronzate che ha detto su Sanremo mentre tu a facevi il tribuno del popolo ancora con sti radical chic.

 

La Maglie una giornalista inutile, volatagabbana da sempre, basta seguire il potere per lei Craxy ora Salvini nessuna vergogna come le note spese alla rai, il problema sai Dago qual' è che a soffiare sul fuoco come fa la Maglie in una guerra che non farà, lei si che è ed è stata una vera radical chic prendersi lo spazio dopo il tg nessun problema è in buona compagnia con un altro santone del nulla come Freccero.

Caro Dago torna ad essere graffiante come sempre, non seguire come stai facendo ora il potere, specchiati di più ti accorgerai che non sei popolo in nulla nemmeno come ti vesti

con affetto e stima

sara marcozzi con luigi di maio

Enrico

 

Lettera 20

Caro Dago, "È un voto abruzzese, non credo che gli amici 5 Stelle debbano temere nulla". Cornuti e mazziati. Oltre ad aver ribaltato i rapporti di forza, Salvini infierisce pure menando i grillini per il naso.

Berto

 

Lettera 21

Caro Dago, l'Iran festeggia i 40 anni della rivoluzione. Qualcuno ricorda gli ebeti di sinistra che festeggiavano? Ebbene, dopo Russia, Cina, Cuba e Cambogia non si sono persi nemmeno questa figura di merda!

Flavio

 

Lettera 22

Caro Dago, sono tra quelli , la stragrande maggioranza degli italiani , che non guardano Sanremo. Naturalmente per il mondo dell'informazione, compreso per il vero anche il tuo sito, sembra che il festival in questione sia l'avvenimento più importante d'Italia. Tale considerazione vale per la tv pubblica, che sponsorizza se stessa, ma non certo per la maggioranza italica.

 

MAHMOOD

Quello che non si capisce poi riguarda la discettazione sul valore sociologico di Sanremo. In realtà sono solo canzonette che poi sono in pochi a cantare. Quanto alla questione del voto popolare che deve decidere, non mi apre che nelle trasmissioni canore tanto sponsorizzate sulle reti private sia il popolo a decidere: cvi sono sempre i cosiddetti giudici che passano per specializzati. Cordiali saluti.

Giovanni Attinà

 

Lettera 23

Caro Dago, condivido in pieno le tue considerazioni da Giletti. Il punto è che questi radical chic purtroppo ce li abbiamo in casa e non possiamo farci niente, e questo va bene, hanno anche i loro giornaletti su cui si sfogano raccontandosela come gli pare, tra un allerta sul fascismo in arrivo e un allarme su 60 milioni di italiani tutti diventati razzisti, e va bene anche questo, ma dargli un palcoscenico popolare come la RAI per dare la stura in diretta nazionale alle loro frustrazioni, quando è chiaro che sono sideralmente lontani (anche come soldi disponibili) dal popolo che tanto aborrono, beh questo non va proprio bene. Mi auguro che i nuovi vertici RAI qualche considerazione in proposito la facciano.

cordiali saluti

gioR

MAURIZIO LANDINI OSPITE DI ALLA LAVAGNA

 

Lettera 24

Dago darling, mentre impazzava il sanremismo, c'é stata un'affermazione di pura comicità, passata nel silenzio quasi assordante dei media del Regime delle elite. Sabato scorso durante la Manif della Triplice a Roma, Landini ha detto "Noi siamo il cambiamento". E meno male che non c'era un congiuntivo di mezzo. E meno male che non ha (S.E. & O,) tirato fuori il surriscaldamento globale (che pare preoccupi tanto anche il Papa Re) con l'Artico che si scioglie, gli orsi bianchi che invadono la Russia, le palme che cresceranno sull'Himalaya, la giovane pasionaria svedese Greta che si strappa le vesti ben pagate dai grembiulini, ecc. ecc.

 

E ovviamente Pisa che tornerà ad avere il suo porto, con buona pace dei livornesi. 

P.S. Tra le elite che hanno votato per San Remo, paremi che c'era anche casco bianco Severgnini. E poi si lamentano se buona parte del popolo un tempo sovrano vota per Salvini! Omaggi 

Natalie Paav 

 

alessandro di battista e luigi di maio

Lettera 25

Caro Dago, i mass media, cercando di mettere dissidio all’interno del governo, parlando del tracollo dei 5S. E’ inopportuno confrontare le elezioni regionali con i risultati delle politiche, in quanto hanno una valenza diversa, ed il confronto deve essere fatto sulle regionale del 2014. Se esaminiamo e paragoniamo i dati il vero sconfitto da questa consultazione è il Pd che ha perso il 14,37%( l’11,13% contro il 25,5% del 2014) mentre i 5S ha perso lo 0,80% (20,20% contro il 21% del 2014) Il trionfatore è stato Salvini che, assente nel 2014, ha avuto il 27,54%.

 

Suggerirei ai partiti di non enfatizzare, arrampicandosi sugli specchi, il risultato poiché il vincitore in assoluto è stato l’assenteismo, il 47%, che dovrebbe farli riflettere e comportarsi di conseguenza. Ai mass media, da sempre contro questo governo, suggerirei di lasciarli lavorare e non sbattere in prima pagina dissidi giornalieri per inasprire l’elettorato. Il governo va avanti e se ne devono fare una ragione.

Annibale Antonelli

 

Lettera 26

Ho letto la lettera di tale Scanzi in cui il piccolo garzone toscano - tutto chiacchiere e megalomania - si dipinge da par suo. Ne esce un ritratto verosimile ed autentico di un personaggio miserrimo e tale e quale a come lo avrei pensato io se putacaso mi fossi perso del tempo a pensarci su. Ora, uno può, dire:"ma se non ti frega nulla di un povero similgruber in salsa scanzica, perchè perdi tempo a scriverci intorno?"

 

ANDREA SCANZI

Giusta osservazione, che però eclisso subito perchè il quadretto autobiografico - non richiesto ma evidentemente suggerito al nostro nanetto ipomontato di sè dal suo smisurato ego - non è solo un semplice quadretto autobiografico ma è l'esatto ritratto dei tanti italiani nipoti del sessantotto.

 

E' indicativo proprio dal punto di vista antropologico - e con lui i vari Labate, Gramellini, Cazzullo, Cruciani, Parenzo l'elenco è ovviamente purtroppo infinito e senza soluzione di continuità - dato che delinea i contorni di uomini/ragazzi, ma più che alt ro ragazzi rimasti immaturi, senza visione nè del passato (che non hanno conosciuto) nè del futuro, nel senso che non riescono autonomamente ad elaborarne uno. Sono figli di un'epoca spiritualmente morta, senza ideali veri, ma con l'ideologia "anti" nella testa e con il grave gravissimo handicap di non sapere contro chi andare a parare. Sono una sorta di Don Chisciotte e sancio panza, che vivono alla giornata tra una comparsata in tv dove recitano giaculatorie di sinistra, progressiste e soprattutto antifasciste.

 

scanzi

Ecco, questo è il loro terreno: l'antifascismo e il sinistrismo. Alcuni sostantivi come antifascismo, femminismo, progressismo, antirazzismo, diritti umani e altre amenità iperinflazionate sono il loro biglietto da visita. Si sentono pure degli intellettuali ma purtroppo per loro, nessuno dei loro coetanei, nè i giovani, li seguono o li capiscono. Non vogliono essere scambiati per culatoni, ma lo dicono girandoci intorno, ossia facendo bene attenzione a non sbagli are parole per non incorrere nella censura - sarebbe letale per loro - della famigerata "stasi lgtb".

 

Va là, va là Scanzi: sei un povero untorello di manzoniana memoria. Un galletto nel cortile della gallina gruber. Un povero fioel senza arte nè parte. Vuoi mettere Dagospino? Iddu ha visto cose importanti nella sua vita: banca, boom economico, democrazia cristiana e pci. Ti mangia il riso in testa, difettacci a parte!

Chiara ex Luciano