
LA MOSSA DEI DAZI DI TRUMP: UN BOOMERANG CHE L’HA SBATTUTO CON IL CULONE PER TERRA – DIETRO LA LEVA…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Dago dragoi,
E' morto Pannella. Ora finalmente tutti possono attribuirsi le sue sconfitte.
Aigor
Lettera 2
caro dago,
se il parlamento vuole onorare veramente Marco Pannella
ha una occasione unica. approvi una amnistia. purtroppo non lo farà.
frank cimini
Lettera 3
Caro Dago, l'Unione Europea: "Fate più tagli". Tagliamo Renzi!
Bibi
giulio andreotti e marco pannella
Lettera 4
Caro Dago, Renzi dice che taglierà le tasse al ceto medio. E a chi le farà pagare, a pensionati e risparmiatori?
Licio Ferdi
Lettera 5
Caro Dago, ora che è tornato a fare il comico, Grillo può anche dirlo. Il "Movimento 5 Stelle" è stato solo uno scherzo.
Pino Valle
Lettera 6
Caro Dago, referendum, Renzi: «Se perdo me ne vado, non come quelli del fronte del "no"». Perché a differenza sua, quelli del "no" sono stati eletti.
Ugo Pinzani
Lettera 7
Caro Dago, Renzi, in vista del referendum di ottobre, ha annunciato che parlerà tutti i giorni alla nazione.?Secondo indiscrezioni dell'intelligence, l'iniziativa mira anche ad inviare un messaggio all'Isis, circa l'inutilità di infierire sull' Italia.
BarbaPeru
Lettera 8
Caro Dago, il Governo greco presenta un pacchetto con nuove misure di austerità. E meno male che Tsipras doveva essere quello che sta dalla parte dei greci: esegue gli ordini di Bruxelles come un automa.
Federico V.
Lettera 9
tsipras e la merkel xxx028049a
Caro Dago, una buona legge sul lavoro produce nuovi posti senza bisogno di aiutini. Ad "acquistare" posti di lavoro con incentivi scaricando i debiti sulle future generazioni son capaci tutti. Il Jobs Act è risultato essere solo un'americanata di Renzi che si è ammosciata in breve tempo.
Martino Capicchioni
Lettera 10
Dago dragoi,
Sol levantino. Arrivato a Hiroshima, Obama non chiedera' scusa ma un doppio cheese con bacon.
Aigor
Lettera 11
Caro Dago, in tv Renzi sembra Wanna Marchi, che racconta di questi miracoli che poi non si verificano.
P.Terzi
Lettera 12
Caro Dago, Renzi: "Via Equitalia entro il 2018". Andrà a fare compagnia alle Province?
Frankie
Lettera 13
Caro Dago,
altro piccolo problema che riguarda noi miseri mortali: perchè Vodafone adesso si fa pagare non a mesi ma a settimane ?
Due conti: 4 settimane fa 28 giorni, quindi avanzano 3 giorni a Gennaio + 3 a Marzo + 2 ad Aprile + 3 a Maggio + 2 a Giugno + 3 a Luglio + 3 ad Agosto + 2 a Settembre + 3 ad Ottobre + 2 a Novembre + 3 a Dicembre. Totale 29 giorni, ovvero una "mensilità" in più all'anno che Vodafone ci frega.
E nessuno che dice niente ?
Recondite Armonie
Lettera 14
ah Dagooo, carissimo!
abolizione IMU, abolizione TASI, riduzione Irpef per il cetomedio, abolizione di Equitalia, se ci mette una mountain bike con cambio shimano e più figa per tutti, quasi, quasi...
Cordialità imbonitrici.
Ivan Viola
Lettera 15
Caro Dago, l'Ue gli ha dato flessibilità. Io faccio di più: se Renzi va a casa gli do 80 euro!
Tas
Lettera 16
Caro Dago, il ministro Padoan si lamenta che in Italia ci sono ancora troppe banche. Ma mica si può mettere un papà Boschi in tutte le filiali.
Andrea Parenzan
Lettera 17
Ma bene, non bastava sorbirsi il nonno, pregiudicato, sui giornali, e il patrigno, noiosissimo, alla radio, e la madre, dal birignao inconfondibile, in televisione, ora pure il nipote, oratore come Demostene, ci dovremo sopportare, in politica.
Giuseppe Tubi
Lettera 18
Grillo: "In un anno o andiamo al governo o ce ne andiamo a casa". Te li vedi tu, Dago, i parlamentari grillini che tutti contenti l'anno prossimo lasciano poltrone e soldoni e, con la benedizione di Padre Beppe, se ne tornano a casa a vedere i chiari di luna?
Vittorio Lafestaèfinitaandateinpace ExInFeltrito
Lettera 19
Nel maggio 2004, Marco Pannella, scomparso a 86 ammi, ed Emma Bonino celebrarono il trentennale della prima vittoria, laica e democratica, nel referendum, promosso nel 1974 dai cattolici tradizionalisti e dalla DC di Amintore Fanfani, allo scopo di abrogare la legge sul divorzio, che porta il nome di un deputato socialista friulano, Loris Fortuna (1924-1985)
E i due dirigenti radicali ricordarono che fu Mancini, allora segretario del PSI, ad intervenire alla Camera. chiarendo al segretario della DC, Forlani, che i socialisti, seppure alleati di governo, non avrebbero, mai, rinunciato, al loro impegno per fare dell'Italia un Paese più civile e più moderno.
Tra i dirigenti del vecchio e un po'sonnolento partito socialista dell'era pre-Craxi, l'ex ministro calabrese fu quello che più degli altri comprese l'importanza dell'impegno della sinistra per la difesa e lo sviluppo dei diritti civili.
Mancini e Pannella, insieme, costituirono la LID, Lega per il divorzio, e parteciparono a tanti convegni sui problemi dello Stato, della magistratura, dei servizi segreti, che furono al centro della relazione del segretario del PSI, al congresso del 1972.
MARCO PANNELLA PRENDE ACQUA E MEDICINE
Giacomo e Marco incontrarono, a Parigi, il leader del PS, Francois Mitterrand, 10 anni prima della sua elezione a Presidente della Repubblica. In quel vertice, il leader francese auspicò un collegamento, anche in Italia, tra le forze socialiste e quelle radicali. E offri' ai suoi amici italiani il nuovo simbolo del PS, la Rosa nel pugno.
Mancini si disse d'accordo, ma ne condizionò l'accettazione all'assenso della direzione del PSI. Mentre Marco, che era già il capo carismatico di un piccolo ma combattivo partito, accettò, subito, l'offerta del simbolo.
Tornato in Italia, Giacomo senti'gli atri dirigenti, trovando un caloroso consenso, oltre che dei manciniani, anche da parte della corrente autonomista di Nenni, in primis da Fortuna, "padre", con il liberale Baslini, della legge sul divorzio. Perplessità e obiezioni, invece, furono formulate dai seguaci di Riccardo Lombardi (1901-1984) e di Francesco De Martino (1907-2002). Non si trattò di un netto rifiuto, ma di un rinvio della scelta. E, dunque, Mancini spiegò la situazione a Mitterrand, mentre Pannella portò, in Italia, il simbolo dei socialisti francesi.
Di recente, Giovanni Negri, un ex deputato radicale-che è stato il segretario più giovane di uno dei partiti italiani più antichi, il PR, che oggi scrive romanzi e produce un buon vino rosso-ha raccontato di un incontro tra Craxi (1934-2000) e Marco Pannella, alla vigilia della partenza per Hammamet di Bettino, travolto dalle inchieste giudiziarie del pool Mani pulite di Milano.
L'ex segretario del PSI disse a Marco, di cui era amico, dai tempi dell'università, quando entrambi fecero le prime battaglie politiche nell' UGI :"Ti lascio, caro Marco, in eredità un'area laica e socialista del 20 per cento : ora tocca a te !".
Purtroppo, Pannella non volle accettare quella sfida, preferendo il piccolo e bello PR: meglio l'1 per cento purchè sia tutto suo. Era un capo carismatico e accentratore.
Tra i socialisti, Mancini-che Pannella ricordò nel decennale della scomparsa, con un commovente intervento, a Cosenza- difese dalle ingiuste accuse di collusioni con la Camera il giornalista Enzo Tortora (1928-1988), che Pannella fece eleggere europarlamentare, e condivise tante battaglie garantiste con Leonardo Sciascia (1921-1989). Lo scrittore di Racalmuto fu deputato del PR e collega dell'ex segretario nazionale del PSInella Commissione d'inchiesta sull'assassinio di Aldo Moro (1916-1978).
Pietro Mancini
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