DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
Daniele Capezzone, già portavoce di Forza Italia, scrive sulla Verità: «L’autocensura di ieri non è dunque una buona notizia per i cristiani perseguitati in tutto l’Estremo Oriente, e in generale per chiunque difenda la libertà, religiosa e non».
Eh no, sarebbe bastato ricordarsi di “Uomini e no”, il romanzo di Elio Vittorini. «L’avverbio negativo olofrastico (detto così perché, da solo, costituisce un’intera frase) in italiano è soltanto “no”», ricordava il linguista Luca Serianni nel periodico dell’Accademia della Crusca (numero 11, ottobre 1995).
«L’uso tradizionale richiede dunque “o no” in coordinate disgiuntive ridotte appunto alla sola negazione olofrastica». Il dantista Remo Fasani nel “De vulgari eloquentia” (Padova, Liviana editrice, 1978, pagina 15) condannò senza appello la forma «o non», «forse lo sfregio più grande – e più gratuito – che si poteva fare all’italiano», aggiungendo: «E subito dopo viene il “meno”: “diretti o meno”, che sembra l’invenzione di un ubriaco».
***
Da un editoriale del direttore di Libero, Pietro Senaldi, si apprende che Giuseppe Conte «ha posto la fiducia sul provvedimento che dovrebbe dare il là alla risalita». Questo governo è davvero un disastro: riesce persino a trasformare le note musicali in avverbi.
***
Sommario dall’Espresso: «Jole, 86 anni, pagato l’affitto le restano 250 euro al mese». Invece c’è abbondanza di anacoluti in redazione.
***
Nella sua bellissima intervista con Ernesto Franco, direttore editoriale dell’Einaudi, apparsa su Robinson, il settimanale di Repubblica, Antonio Gnoli comincia dando del lei all’interlocutore, ma nel giro di otto domande passa al tu. Si vede che hanno fatto amicizia in fretta. Attenuante generica: la rubrica dell’eccellente Gnoli si chiama “Straparlando”. Quindi era autorizzato a chiudere il colloquio dandogli del voi.
***
Intervista di Antonio Di Francesco all’assessore regionale veneto all’Istruzione, Elena Donazzan, sulla Verità: «Pura incompetenza, ecco quel che vedo. E pensare che di ministri dell’Istruzione ne ho visti tanti in questi anni, ma come Laura Azzolina mai». Infatti non esiste, semmai c’è una Lucia Azzolina.
elena donazzan 2antonio gnoli foto di baccoconte azzolinaLUCIA AZZOLINAluigi di maio lucia azzolinaLUCIA AZZOLINA AL MARElucia azzolina 2ernesto francolucia azzolina 6LUCIA AZZOLINASABINA GUZZANTI E LUCIA AZZOLINAlucia azzolina 1lucia azzolinaelena donazzanelena donazzan 1elena donazzanelio vittorini
Ultimi Dagoreport
NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI…
DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA”…
C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA…
FLASH – COME MAI IL PRIMO MINISTRO UNGHERESE VIKTOR ORBAN, PUR INVITATO, NON È VOLATO A WASHINGTON…