
DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È…
CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI - POST DI “VANITY FAIR” SU FACEBOOK: “DOPO L’ULTIMO OMAGGIO DEI ‘TIFOSI’, ALLE 20 DI QUESTO VENERDÌ, NELLA BASILICA DI SAN PIETRO SI SVOLGERÀ IL RITO DELLA CHIUSURA DELLA BARA DI PAPA FRANCESCO”. QUANDO L’ARBITRO FISCHIA LA FINE DELL’INCONTRO – “IL FATTO QUOTIDIANO” ESPLORA NUOVE FRONTIERE DEL GIORNALISMO. UN SERVIZIO DI VINCENZO IURILLO SULLA TRAGEDIA DELLA FUNIVIA DEL MONTE FAITO È USCITO, ALMENO NELLA VERSIONE DIGITALE, PRIVO DI TITOLO. CHE IN REDAZIONE NON ABBIANO TITOLO PER FARE QUESTO MESTIERE?
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm)
il post della pontificia accademia per la vita
Sul proprio profilo in X, il social che prima si chiamava Twitter, la Pontificia accademia per la vita posta due pagine del libro Francesco. Pregate per me di Ferruccio de Bortoli, uscito con il Corriere della Sera, evidenziando con freghi rossi un paio di passaggi che l’organismo vaticano presieduto dall’arcivescovo Vincenzo Paglia giudica evidentemente fondamentali, riferiti al caso di Eluana Englaro, vissuta per 17 anni in stato vegetativo.
Ma il secondo brano contiene uno svarione micidiale, di cui il poco prudente prelato tuttologo (se la logorrea fosse una virtù teologale, sarebbe già santo) non si è avveduto, al pari degli editor e dei correttori di bozze del Corriere: «I trattamenti furono interrotti dopo la sentenza della Corte di Cassazione del 2008 ed Eluana morì nel 2009. Era nutrita e idratata attraverso un sondino nasogastrico.
Lo scontro tra laici, da una parte, favorevoli all’interruzione e il mondo calorico e i movimenti pro vita dall’altra, che sostenevano che si sarebbe attuata una “eutanasia mascherata”, fu violento». Non sapevamo che il mondo cattolico si fosse trasformato in un regime alimentare. Tuttavia, lo prendiamo come un buon proposito per monsignor Paglia: quello di cominciare una dieta verbale.
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Filippo Ceccarelli sulla Repubblica: «Questo per stabilire i confini della memoria che lega la città eterna alla figura del “Romano Pontefice”.
Dal che “Ubi Papa – in lingua morta – ibi Roma”. Se poi si vuole mettere a fuoco il senso di tali definizioni varrà la pena di dare una ripassata al XXXVIII canto del Purgatorio, là dove Beatrice promette a Dante: “E sarai meco sanza fine cive (cittadino, ndr) / di quella Roma onde Cristo è romano”».
la repubblica ceccarelli canto xxxviiii del purgatorio
Sarebbe opportuno che Ceccarelli prendesse per buono il suo consiglio e desse una ripassata alla Divina Commedia, nella quale i canti del Purgatorio si fermano a 33, quindi non può esistere un «XXXVIII canto» (che si sia confuso con i 38 capitoli dei Promessi Sposi?).
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Post di Vanity Fair su Facebook: «Dopo l’ultimo omaggio dei tifosi, alle 20 di questo venerdì, nella Basilica di San Pietro si svolgerà il rito della chiusura della bara di papa Francesco». Quando l’Arbitro fischia la fine dell’incontro.
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«Un corteo funebre a passo d’uomo per accompagnare papa Francesco nel suo ultimo viaggio. Sei chilometri in cui attraverserà le vie del centro ricalcando in parte l’antica Via Papalis», annuncia l’Ansa.
Che specifica: «È previsto un tempo di percorrenza di mezz’ora». Sei chilometri. Tempo di percorrenza mezz’ora. Quindi a una velocità di 12 chilometri l’ora. La marcia rapida dei bersaglieri ha una cadenza di 180 passi al minuto e una velocità di circa 8,6 chilometri orari. Se ne deduce che il corteo con la salma del Papa correva più veloce dei bersaglieri. Non proprio a passo d’uomo.
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Editoriale di Maurizio Belpietro, direttore della Verità, a margine dei funerali di papa Francesco: «Il primo accadimento importante è l’annuncio di Hamas, che durante gli incontri al Cairo si è detta disponibile a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani ancora in vita e a restituire i corpi di quelli defunti durante la prigionia in cambio di una tregua di cinque anni».
Ci sono ostaggi israeliani defunti in cambio di una tregua di cinque anni? No? Allora il periodo andava formulato diversamente: «Si è detta disponibile, in cambio di una tregua di cinque anni, a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani ancora in vita e a restituire i corpi di quelli defunti durante la prigionia». Inoltre Hamas in italiano è un sostantivo maschile (significa Movimento di resistenza islamico), quindi «si è detta» è una forma verbale sbagliata.
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la repubblica canonici scambiati per cardinali
«Il grido degli ultimi e l’ecologia “integrale”» è uno dei tanti titoli dedicati dal Corriere della Sera alla scomparsa di Jorge Mario Bergoglio. Nel sottotitolo si legge: «L’ispirazione del Cantico dei Cantici e il testo sorprendente sul Cuore di Gesù. Ma la svolta era già arrivata dalla prima “esortazione”».
Però il testo del vaticanista Gian Guido Vecchi dice tutt’altro: «Un anno e mezzo più tardi, il 24 maggio 2015, la seconda enciclica Laudato si’ richiama nel titolo il “Cantico delle creature” di San Francesco d’Assisi: “Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra”». Il Cantico dei Cantici è un libro dell’Antico Testamento. Il Cantico delle creature (detto anche Cantico di frate Sole o Cantico del Sole) è un testo poetico in lingua volgare umbra composto dal Poverello intorno al 1224.
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Didascalia dalla Repubblica: «Un gruppo di cardinali sotto il sole cocente prima dei funerali del Papa». Peccato che il sole cocente abbia dispiegato i suoi effetti anche sull’anonimo redattore che ha scritto la dicitura: nella foto si vedono soltanto sei canonici del capitolo vaticano che indossano il loro abito corale, perfettamente distinguibile dalla mozzetta, una mantelletta corta di colore violaceo, non certo rossa come la veste dei porporati.
il fatto quotidiano servizio senza titolo
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Il Fatto Quotidiano esplora nuove frontiere del giornalismo. Un servizio di Vincenzo Iurillo sulla tragedia della funivia del monte Faito è uscito, almeno nella versione digitale, privo di titolo. Che in redazione non abbiano titolo per fare questo mestiere?
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Per illustrare una recensione di un interessante saggio di Ugo Savoia, Il corpo di Mussolini. Odissea di un cadavere (Neri Pozza), il Corriere della Sera pubblica una grande foto con questa didascalia: «Benito Mussolini in visita alle fabbriche Caprotti».
Ma, come testimonia l’immagine del Duce ritto in piedi sull’ala di un velivolo, si trattava dell’industria aeronautica Caproni. Niente a che vedere con Bernardo Caprotti, fondatore dell’Esselunga.
corriere della sera caproni diventa caprotti
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Sul Foglio, Giampiero Mughini cita «la memoria di Gino Birindelli, Fiorenzo Capriotti, Luigi Ferraro, Luigi Durand de la Penne, Teseo Tesei e di molti altri della loro generazione cui toccò affrontare i poderosi cannoni britannici e non». Aridaje! L’avverbio negativo olofrastico – così chiamato perché, da solo, costituisce un’intera frase – è soltanto no, quindi Mughini avrebbe dovuto scrivere: «Politici e no».
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Titolo dalla Verità: «Trento film festival alla 73° edizione». Il gender dilaga. (Edizione è femminile, pertanto richiedeva l’esponente appropriato: «73ª»).
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