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CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – VITTORIO FELTRI RIEVOCA LE TRATTATIVE PER LA NOMINA A DIRETTORE DEL “GIORNALE”: “ACCETTARONO LA MIA RICHIESTA DI MEZZO MILIARDO DI VECCHIE LIRE”. PASSATI TRENT’ANNI, DEVE AVER DIMINUITO LE PRETESE: NEL LIBRO “IL VITTORIOSO”, RACCONTAVA DI AVER RICEVUTO “UNA MILIARDATA” – “REPUBBLICA”: “SINNER RIAVVICINA ALCARAZ AL N.1, A PARIGI POTREBBE ESSERCI UN SIA PUR BREVE ‘CONTROSORPASSO’”. CHE COSA SARÀ IL CONTROSORPASSO? FORSE UNA RETROMARCIA…

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Dalla rubrica “Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto, pubblicata da "Il Foglio" – Estratto

 

VITTORIO FELTRI CON UN BICCHIERE DI VINO

Miliardata. In una spumeggiante intervista rilasciata a Elvira Serra del Corriere della Sera, Vittorio Feltri rievoca le lunghe trattative per la sua nomina a direttore del Giornale in sostituzione di Indro Montanelli: «In particolare, ricordo un incontro al quale partecipò tutto lo staff contabile: mi offrirono uno stipendio ridicolo, di pochissimo superiore a quello che già prendevo.

 

Contestai l’offerta e loro non vollero sentir ragioni. Allora indossai l’impermeabile e mi diressi verso l’ascensore. E proprio quando la mia mano era ferma sul pulsante venni bloccato. Finì che accettarono la mia richiesta: mezzo miliardo di vecchie lire».

 

Ma nel libro Il Vittorioso (Marsilio), scritto con Stefano Lorenzetto, quell’incontro con Paolo Berlusconi, azionista di maggioranza del Giornale, Amedeo Massari e Roberto Crespi, dirigenti del quotidiano, è raccontato diversamente: «Erano i primi di gennaio del 1994. Andai negli uffici di Paolo, in Foro Bonaparte, e i tre mi fecero delle proposte economiche e normative. Io rifiutai subito.

 

paolo berlusconi

Gli dissi: ma scusate, voi non avete bisogno di un direttore, avete bisogno di un cretino, perché io questi soldi già li prendo adesso e in più sto conquistando copie mentre voi le state perdendo, anzi, con L’Indipendente vi farò un culo sempre più nero.

 

Sarei anche onorato di sostituire Montanelli, ma non guadagnando lo stesso stipendio che ho già adesso e assumendomi in cambio dei rischi maggiori. Presi il cappotto per andarmene. Mi chiamarono indietro e accettarono le mie condizioni. Era una miliardata, tanto per essere chiari». Passati più di 30 anni, Feltri deve aver diminuito le sue pretese economiche. [25 ottobre 2025]

 

IL VITTORIOSO - LIBRO DI VITTORIO FELTRI CON STEFANO LORENZETTO

Crisanti. Nell’editoriale di prima pagina, Maurizio Belpietro, direttore della Verità, definisce Andrea Crisanti «noto zanzarologo» e «virologo veneto».

 

La prima qualifica, quantunque irridente, è giustificabile, considerato che l’attuale senatore del Pd ha studiato la malaria. La seconda è semplicemente sbagliata: Crisanti non è un virologo, bensì un immunologo, già docente di parassitologia molecolare all’Imperial College di Londra e ordinario di microbiologia all’Università di Padova.

 

Nel medesimo fondo, intitolato «L’unico tema che unisce il campo largo è l’aborto», Belpietro infila una frase incomprensibile: «Può mancare un’organizzazione che raccolga i ginecologi per l’applicazione della 194?

 

Ovviamente no e presto potremmo avere camici bianchi che si battono per la 104 o per qualche altra legge». Che cosa c’entri con l’aborto la normativa numero 104 del 1992 in materia di assistenza, integrazione sociale e tutela dei diritti delle persone disabili è un mistero. [14 ottobre 2025]

andrea crisanti

 

Esplicativa. Andrea Malaguti, direttore della Stampa, nell’editoriale di prima pagina spiega come Giorgia Meloni «sia decisamente contraria all’abolizione del diritto di veto nell’Unione, quella norma, che consente a qualunque paese dei ventisette di impedire in solitudine agli altri ventisei di fare ciò che ritengono giusto».

 

La virgola dopo «norma» è errata. La frase «che consente…» serve a precisare quale norma s’intende, quindi trattasi di una proposizione relativa restrittiva. E le restrittive non vogliono la virgola.

 

andrea malaguti

Le relative si dividono in due categorie: restrittive, che limitano il significato del nome e non si separano con la virgola, ed esplicative, che aggiungono un’informazione e si isolano con la virgola. Malaguti rimandato a settembre in italiano. [26 ottobre 2025]

 

Ha. Federico Fubini, vicedirettore ad personam del Corriere della Sera, nell’editoriale di prima pagina: «La Casa Bianca ha ripreso ha parlare». Ha, però! Più avanti Fubini scrive che l’Iran è «sottoposto alle attuali sanzioni sul petrolio dal 2012».

 

federico fubini

Le espressioni «attuali» e «dal 2012» creano un’incongruenza temporale insopportabile agli occhi. Era meglio: «Sottoposto alle sanzioni sul petrolio introdotte nel 2012». Oppure: «Ancora soggetto alle sanzioni sul petrolio imposte nel 2012». [27 ottobre 2025]

 

Controsorpasso. Titolo dal sito della Repubblica: «Sinner riavvicina Alcaraz al n.1, a Parigi potrebbe esserci un sia pur breve controsorpasso». Che cosa sarà il controsorpasso? Forse una retromarcia.

 

la repubblica controsorpasso

(Poiché non se ne trova traccia nei dizionari, ipotizziamo che sia un neologismo partorito dalla fervida fantasia dei nostri colleghi per designare un sorpasso a ruoli invertiti, nel quale chi era stato superato riesce a sorpassare di nuovo l’antagonista). [27 ottobre 2025]

 

Popolosi. «Oggi se si considerano Germania, Francia, Spagna e Italia, ovvero i Paesi Ue più popolosi, l’unico ad avere una leadership che non sia in crisi è il nostro», osserva Maurizio Belpietro, direttore della Verità, nel suo editoriale di prima pagina.

 

maurizio belpietro[98]

La classifica delle nazioni citate non è quella indicata dal direttore della Verità, per quanto concerne le ultime due: Germania 84,5 milioni; Francia 66,5; Italia 59,3; Spagna 47,9 (fonte: Onu; anno di riferimento: 2024). [12 ottobre 2025]

 

• Prati. Flavia Fiorentino intervista Maria Grazia Cucinotta su un’intera pagina della cronaca di Roma del Corriere della Sera. L’attrice descrive i luoghi che frequenta nella capitale, prevalentemente nel quartiere Prati, sorto più di un secolo fa a ridosso del Vaticano, e svela l’abitudine dell’«aperitivo la sera da Canziani in via Cola di Rienzo».

 

maria grazia cucinotta 5

Solo che si tratta della pasticceria Cantiani, attiva da quasi una novantina d’anni, come dev’essere sicuramente ben noto all’intervistata, che l’apprezza. Ma, parafrasando Francesco De Gregori, tutto questo l’intervistatrice non lo sa. E forse nemmeno i redattori che mettono in pagina la rubrica intitolata La mia Roma senza rileggerla con attenzione. [27 settembre 2025]

vittorio feltrimaria grazia cucinotta