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1. VIALE MAZZINI TAGLIA I CONTRATTI DELLE STAR. PER FLORIS C’È L’IPOTESI DI ALLUNGAMENTO
Marco Molendini per “Il Messaggero”
floris a palazzo chigi da renzi
Non ci sono solo i 150 milioni tagliati dal governo, nella seconda parte dell'anno la Rai dovrà fare anche altri risparmi. Rispetto alle previsioni ci sono 50 milioni che mancano all'appello: il budget 2014 aveva in bilancio un più 4 per cento di entrate pubblicitarie che non ci sono, pari a 30 milioni.
E invece, ben che vada, gli incassi resteranno al palo. Poi ci sono 20 milioni in meno dal mancato aumento del canone. Risultato: forbici per tutti. Metà di quei 50 milioni sarà recuperato dai risparmi (fino al 4 per cento) su diritti sportivi e cinematografici e sulle fiction (annoso tallone d'Achille, quanto a costi). Il resto verrebbe dai tagli alle reti, a cominciare da Rai 1 (che perderà 10 milioni) e da un maggior ricorso alle repliche.
matteo renzi a ballaro da floris
Ma un risparmio arriverà anche dai rinnovi di contratti importanti (Rai 1, tra l'altro, ha in palinsesto per l'inverno lo special Benigni sui 10 comandamenti). Quattro i nomi sul tavolo: Carlo Conti (che ha sulle spalle anche Sanremo), Bruno Vespa, Antonella Clerici. Mentre per Rai 3 ci sarà da affrontare il caso Giovanni Floris.
Il conduttore di Ballarò, reduce dalle frecciate del premier Renzi (l'altra sera ha avuto qualche tensione con Simona Bonafè) da alcune sirene viene dato in bilico tra viale Mazzini e Mediaset. Su Canale 5 però c'è Matrix con Telese e la stasi pubblicitaria spinge il polo privato sulla linea dei risparmi (e da Cologno partono frecciate alle lamentale Rai sui tagli imposti: «Noi negli ultimi tre anni abbiamo ridotto costi per 617 milioni e non contiamo sul milione e 700 mila euro di canone», fanno notare).
Dunque, è difficile che l'azienda (che, peraltro, nega contatti col conduttore Rai) si imbarchi in contratti esosi, tanto più che di questi tempi è impegnata su due fronti onerosi: le offerte per i nuovi pacchetti calcio e la scelta se entrare con forza nella pay tv spagnola. Contemporaneamente Rai 3, nella prima riunione di palinsesto del cda, oggi a viale Mazzini, proporrà un allungamento di Ballarò fino a mezzanotte (come chiesto dal conduttore). Un rilancio che, tra l'altro, creerà il problema di sovrapposizione con Porta a porta (che inizia alle 23,30).
Luigi Gubitosi Elisa Isoardi Mario Calabresi
Quanto a Vespa, la formula di rinnovo proposta prevede tre puntate fisse a settimana più un'altra ballerina con una riduzione rispetto al passato di 20 serate. Il compenso sarà ridotto di conseguenza. Non solo: Vespa, come Floris (se firmerà) e come Conti e la Clerici riceverà una proposta di contratto con minimo garantito e il resto a gettone. Escamotage che permetterà di mettere a bilancio accordi di base economicamente più bassi, tagliando su quei 132 milioni che costituiscono la voce lavoro autonomo.
LUIGI GUBITOSI IN VERSIONE BLUES BROTHER ALLA FESTA DI DESIREE COLAPIETRO FOTO DA IL MESSAGGERO
La linea del risparmio riguarda del resto anche Mediaset e anche La7 che, pure, quest'anno ha finalmente rivisto la luce con un più 4,5 milioni che fanno sorridere il proprietario Urbano Cairo: «In 11 mesi - sottolinea - abbiamo recuperato 65 milioni risparmiando sugli acquisti, su compensi, spese, affitti e, unici, senza toccare il personale». E senza toccare Enrico Mentana con cui è stato firmato un nuovo triennale: una stabilità che prevede anche l'esclusiva, fa notare il proprietario di La 7, tenendo lontane le sirene che continuano a invocare il ritorno di Mentana a viale Mazzini.
2. FLORIS A MEDIASET? “ABBIAMO GIA’ TELESE COME CONDUTTORE ANTI RENZI”
Scrive Paolo Bracalini su “Il Giornale”: Uno dei vip Rai che non ha fatto mistero di considerare iniquo il prelievo milionario alla Rai è Giovanni Floris, in una nervosa intervista a Renzi prima delle elezioni. Il suo contratto triennale (Floris è un collaboratore esterno della Rai) è uno di quelli in scadenza, e il rinnovo, che già andava a rilento, si è incastrato anche nella vicenda del prelievo Rai e dei probabili sconti che l'azienda chiederà ai suoi big per i nuovi contratti.
Si torna a parlare (lo scrive Il Fatto), quindi, di una possibile uscita del conduttore dalla Rai, verso Mediaset. Una pura tattica, secondo i rumors interni a Viale Mazzini, il tipico gioco al rialzo del suo agente, Beppe Caschetto, per ricontrattare il prezzo in Rai (Mediaset ha già Luca Telese come conduttore non renziano, con Floris ne avrebbe due, un po' troppi...).
Il problema di Floris sarebbe un altro (oltre al tema dell'ingaggio). Il conduttore avrebbe incaricato il suo agente - riporta Prima Comunicazione - di trovare nuovi spazi in Rai, un trasloco su RaiUno oppure piccole pillole quotidiane sulla Terza Rete. Ma il progetto avrebbe incontrato l'opposizione del direttore di RaiTre Andrea Vianello e dal dg Gubitosi che non vuol sentire parlare di traslochi di rete per il programma di punta di RaiTre.
3. RAI: TARANTOLA, RIDUZIONE COMPENSI STAR A SCADENZA CONTRATTO
colombo todini pinto pilati verro rositani tarantola
(ANSA) - "Mano a mano che i contratti vanno a scandenza procediamo a una riduzione del 10-15-20% anche in base al rendimento della persona contrattualizzata". Lo ha detto il presidente Rai, Anna Maria Tarantola, rispondendo a una domanda sui compensi delle star in Rai. "Non e' possibile intervenire sui contratti prima della scadenza - ha spiegato -, perche' questo creerebbe un problema di ricorsi. Finora la linea e' stata di ridurre i compensi alla scadenza". "Spesso si cita come modello la Bbc - ha detto ancora -, ma anche alla Bbc ci sono persone con compensi molto elevati, in alcuni casi pagano molto di piu' di quanto paghiamo noi".
anna maria tarantola e roberto fico in commissione di vigilanza rai
4. SIPARIETTO TODINI-ANZALDI: LA CONSIGLIERA RAI IN VIGILANZA DIFENDE IL DOPPIO STIPENDIO
DAGO-PISSI - Un fuorionda che avrebbe fatto la gioia di “Striscia la notizia”. E’ quello cui hanno assistito ieri i componenti della commissione di vigilanza Rai, poco prima che iniziasse l’audizione della presidente di Viale Mazzini, Anna Maria Tarantola. La consigliera Luisa Todini, appena entrata nell’auletta, dopo aver salutato calorosamente il suo amico senatore e collega imprenditore Raffaele Ranucci, si è diretta tra i banchi dei commissari alla ricerca del deputato piddino Michele Anzaldi e ha dato vita ad un’accorata difesa del suo doppio incarico (e doppio stipendio).
“Lei è il deputato che mi attacca sempre?”, ha esordito la consigliera Rai e neopresidente delle Poste. Replica dell’onorevole renziano: “Veramente ha fatto tutto lei: prima ha annunciato che si sarebbe dimessa, poi ci ha ripensato e alla fine ha detto che lascerà in autunno…”. Ma il siparietto si è concluso con un nulla di fatto, la bella Luisa per il momento ancora non molla la doppia poltrona, se ne riparla dopo l’estate…
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