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UN’A-MARA CONSTATAZIONE – ALDO GRASSO INFILZA MARA VENIER E INDICA LA STRADA DELLA PENSIONE A LEI E AI SUOI OSPITI: “A 'DOMENICA IN' MARA VENIER, CON QUALCHE ACCIACCO FISICO, ACCOMPAGNAVA AL CENTRO DEL PALCO TONY DALLARA. E CHI LI SCALZA QUESTI ARZILLI VEGLIARDI? C’ERANO AL BANO, MARINA OCCHIENA, MICHELE, MAURIZIO MANDELLI, TIZIANA RIVALE. SE MARA VENIER SI CIRCONDA DEI “VECCHI” URLATORI, SU CANALE 5, MARIA DE FILIPPI OFFRIVA LA VERSIONE DOMENICALE DI “AMICI”, PIENA DI GIOVANI PER UN PUBBLICO DI GIOVANI…”
Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il "Corriere della Sera"
A un certo momento, nel presentare un cantante con qualche acciacco fisico, Mara Venier ha ricordato che era un «urlatore». Ci sono parole che hanno una soverchiante forza evocativa, aprono mondi dimenticati, creano un innesco emotivo inaspettato. Negli anni 50, l’appellativo urlatori, affibbiato dalla stampa dell’epoca con connotazioni spregiative, identificava un gruppo di giovani cantanti emergenti che si contrapponevano ai principali interpreti della melodia all’italiana: a Claudio Villa, Nilla Pizzi, Luciano Tajoli, Tonina Torrielli.
Il filone degli urlatori italiani fu aperto nel 1958 da Tony Dallara con il successo di «Come prima», seguito poi dagli urlatori cosiddetti «melodici», come Betty Curtis e Joe Sentieri, e da quelli più aggressivi come Little Tony, Adriano Celentano e Mina. Ci fu anche un film: «Urlatori alla sbarra», 1960, di Lucio Fulci.
Il momento? Nel salotto di «Domenica In», in trasferta a Sanremo, Mara Venier stava accompagnando al centro del palco Tony Dallara perché riproponesse «Come prima» («co-o-me pri-i-ma» sull’esempio del singhiozzato «o-o-only you-u» dei The Platters) e «Romantica». E chi li scalza questi arzilli vegliardi? C’erano Al Bano, Marina Occhiena (la bionda dei Ricchi e poveri), Michele, Maurizio Mandelli, frontman dell’Equipe 84, Tiziana Rivale. Accanto agli urlatori c’erano gli imitatori, come Bobby Solo che veniva presentato come l’Elvis Presley italiano. […]
Se Mara Venier si circonda dei «vecchi» urlatori, nel 1956, al termine della competizione, il Festival propose i vincitori dei primi quattro festival trasmessi solo alla radio. Così il distinto pubblico nella sala del Casinò poté cantare a squarciagola «Papaveri a papere». Intanto, su Canale 5, Maria De Filippi offriva la versione domenicale di «Amici», piena di giovani per un pubblico di giovani.
mara venier tony dallara 5
ALDO GRASSO
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aldo grasso
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