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Cosa spinge la Rai di Lorenza Lei a chiudere senza tante spiegazioni la fiction "Agrodolce"? Per la produzione siciliana girata a Termini Imerese, la Regione ha stanziato ben 25 mln che Viale Mazzini perderebbe, per non parlare del danno occupazionale fatto a molti giovani che hanno contribuito alla realizzazione della serie (un quinto dei quali viene dagli ex dipendenti Fiat del locale stabilimento).
Lo stesso servizio pubblico che piange miseria, è capace di rinunciare a 50 miliardi di vecchie lire: roba da fa apparire Tafazzi un avveduto gestore dei propri interessi.
E mentre il sindaco di Termini, Salvatore Buffarato, si vede costretto a scrivere a Napolitano chiedendo che da Viale Mazzini arrivi quantomeno una ragionevole risposta, la Einstein Multimedia di Andrea Olcese e Luca Josi (che ad agosto ha già querelato Gianni Minoli) ha depositato un ricorso d'urgenza per chiedere alla Rai di pagare milioni di fatture inevase da ottobre 2010, una montagna di extra costi prodotti dalle richieste della stessa Rai e imporre la riapertura della produzione secondo contratto.
IL SINDACO DI TERMINI SCRIVE A NAPOLITANO "AGRODOLCE? LA RAI CONTINUA A TACERE"
Da "Il Corriere di Sicilia" (www.ilcorrieredisicilia.it)
Il sindaco di Termini Imerese Toto' Burrafato rompe il silenzio che avvolge da mesi il caso della fiction Rai "Agrodolce" e scrive al presidente della Repubblica. "Mentre Termini Imerese - scrive il primo cittadino - continua a illuminare la cronaca per la vertenza Fiat, si sta consumando un nuovo "delitto" alla nostra comunità . Questa volta non sono nemmeno il "privato" o il mercato i responsabili di questa azione ma il "pubblico".
Centinaia di giovani formati alla nuova industria audiovisiva che hanno concorso, con successo, alla realizzazione di una produzione Rai vedono il loro lavoro scomparire nella piu' totale assenza di risposte dell'azienda di Stato".
Chiede Burrafato: "Com'e' possibile che in quest'epoca grigia, di sofferenza economica e di tagli, Rai rinunci a 25 milioni di contributi gia' impegnati ed allocati dalla Regione siciliana per quella produzione (cosi' da andare ora dispersi)? Com'e' possibile che Rai sprechi quest'opportunita' e tiri un calcio alla fortuna, inginocchiando e compromettendo una realta' virtuosa?
Com'e' possibile che Rai, diversamente da tutte le istituzioni pubbliche, inclusa quella che io interpreto, goda di questo benessere finanziario che le consente tanta superbia e dissipazione di risorse pubbliche (situazione che in qualunque altro contesto interrogherebbe e verrebbe segnalata alla magistratura contabile)?".
Per questo, si rivolge al capo dello Stato, "le chiedo un intervento nella difesa dei cittadini che rappresento e di tutti i cittadini, padroni della Rai e costruttori di questo Stato, di cui Lei e' il massimo garante. Disgelare la natura di questo scempio e' nei Nostri poteri e doveri".
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