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Maria Volpe per il "Corriere della Sera"
Una fiction che scotta. Questo è uno dei pochi punti certi. Si intitola «Le due leggi», protagonista è la brava attrice Elena Sofia Ricci che interpreta una direttrice di banca. Dapprima «cattiva», poi redenta e «buona». Quel che emerge dal film tv sono truffe continue di questa banca ai danni dei clienti. La Rai prevede la messa in onda l'11 e 12 marzo.
Ma d'improvviso la fiction, il giorno prima, viene sospesa. Motivo ufficiale poco chiaro. Pare ci fosse una banca (secondo alcuni), una società finanziaria vicino al fallimento (secondi altri), con nomi troppo vicini a nomi realmente esistenti. Quindi l'ufficio legale Rai avrebbe intravisto un pericolo serio e avrebbe fermato la messa in oda per valutare e porre rimedio. Possibile che questioni di una tale importanza vengano valutate all'ultimo minuto?
Coincidenza vuole che l'Abi, Associazione bancaria italiana, qualche giorno prima avesse scritto una lettera alla presidente Rai, Annamaria Tarantola, (che nel suo prestigioso curriculum vanta anche un'alta carica dirigenziale nella Banca d'Italia) per sensibilizzarla sui temi trattati dalla fiction.
Nelle anticipazioni, trailer, schegge del web, era possibile infatti constatare la «pesantezza» dei temi trattati: una direttrice che ruba i soldi ai clienti, un imprenditore che si suicida proprio all'interno della banca che gli nega i soldi di cui ha bisogno. Abi resta senza parole. Si preoccupa seriamente per la fotografia che esce da «Le due leggi», per la gravità della narrazione. E decide di scrivere appunto una lettera alla presidente.
Abi dice di non aver ricevuto al momento alcuna risposta dalla Tarantola, per cui di non sapere cosa la Rai abbia deciso di fare rispetto alle questioni sollevate dall'Associazione. Quel che si sa è che la messa in onda è slittata al 25-26 marzo e che attualmente si sta provvedendo, in post produzione, a modificare, rivedere il doppiaggio, togliere i richiami visivi e il logo della banca che riportano a nomi e loghi esistenti. E sulle scene forti? Sui contenuti più drammatici ci sono modifiche in corso? Resta il mistero.
A viale Mazzini fanno notare che se la Rai non avesse voluto trattare certi temi non avrebbe girato la fiction e non sarebbe certo un taglio a cambiare il senso del film tv. Quanto alla lettera dell'Abi, si fa notare ancora che se fosse vera dimostrerebbe solo che il vertice Rai è impermeabile a pressioni esterne.
RAI di viale Mazzini Anna Maria Tarantola ABI Associazione bancaria italiana
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