renzi e berlu

1. MATTEO RENZI NON SI FA DISTRARRE PIÙ DI TANTO DALL’EMERGENZA IMMIGRATI E PROCEDE CON GLI SCARPONI CHIODATI SULLA LEGGE ELETTORALE: FUORI DALLE PALLE MEZZO PD 2. “REPUBBLICA” RIPORTA UNA NOTIZIA CHE SAREBBE ECLATANTE: “LA TENTAZIONE DI BERLUSCONI. RICUCIRE CON RENZI PER UN PATTO RINNOVATO E NON DARE SPAZIO A SALVINI.

Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia

 

1. L’EUROPA CHE NON C’ERA

soccorsi mediterraneo strage migrantisoccorsi mediterraneo strage migranti

L’immigrazione clandestina? Un problema di Grecia e Italia, che hanno anche le loro colpe perché sono due paesi colabrodo. L’hanno pensata così, per anni, nel Nord Europa. E ci hanno lasciato soli con un problema molto più grande di noi. L’Italia ha puntato i piedi, l’autunno scorso, revocando un proprio programma di soccorso (“Mare nostrum”) e sostituendolo con il molto più ridotto “Triton”, che è una semplice azione di pattugliamento, finanziato dall’Unione europea. Non basta e non funziona, come si è visto in questi giorni.

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Ora la tragedia di domenica scorsa, con quasi mille morti in un colpo solo, sembra aver risvegliato Bruxelles. Giovedì ci sarà un consiglio straordinario dei capi di governo e la Germania propone di raddoppiare le risorse per “Triton” che, ricordiamolo, restano un terzo di quelle che spendevamo noi da soli per “Mare nostrum”.

 

In più, si parla di azioni di “polizia” contro i trafficanti di essere umani con affondamento preventivo dei barconi. A occhio è un po’ pochino, anche perché bisognerebbe intervenire sulla Libia, snodo fondamentale dei flussi migratori, come ci chiedono gli Stati Uniti.

 

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Vedremo come andrà a finire, giovedì. Vedremo che risorse e che progetti metterà in campo l’Europa. Ma intanto è triste vedere come questa Europa sia attenta e presente solo quando c’è da esaminare i conti pubblici dei singoli Stati, mentre è distratta e lenta di fronte a emergenze umanitarie epocali. Un’Unione di ragionieri, freddi e implacabili, che non sa neppure difendere i propri confini. Una costruzione triste e distante, ancora una volta.

 

 

2. NELLE MANI DEGLI SCAFISTI

Il Corriere della Sera dà grande risalto a un’inchiesta della procura di Palermo sui trafficanti di uomini. “Gestiva il traffico di uomini con il permesso di soggiorno. Sgominata a Palermo la banda all’opera fra Africa e le città italiane. I costi e i tragitti dei viaggi, dalla traversata del Sahara al Nord Europa. Risate al telefono: ‘Sui barconi il doppio del carico’. Nei dialoghi le stragi nascoste. ‘In casa ne ho 117, dormono in piedi. Noi facciamo cose illegali, non siamo mica il governo che può aiutare e ascoltare tutti. I miei connazionali mi pressano perché non sanno se i loro parenti sono morti o in carcere” (pp. 2-3).

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Su Repubblica, il bollettino di giornata: “Migranti, a Rodi un’altra strage. Si ribalta un barcone, 200 a bordo. ‘Un milione di profughi in arrivo” (p. 2). Libero sceglie uno sguardo alternativo e racconta: “Quanti italiani fanno i soldi con il business dei rifugiati. Nel mezzo miliardo stanziato per il triennio 2014-2016 emergono appalti pilotati, amici sistemati, inchieste. Un militare di Marina: ‘Associazioni vanno in mare a recuperare i disperati per lucrarci” (p. 5).

il cadavere di un bambino trasportato a riva dai soccorritori di rodiil cadavere di un bambino trasportato a riva dai soccorritori di rodi

 

Il Giornale prova ad analizzare gli interessi (sporchi) in gioco: “Gli affari d’oro degli scafisti: la tratta umana vale 34 miliardi. Nel mondo un business da capogiro, mentre in Italia nel 2014 il guadagno è stato di un miliardo. Ma con i numeri da record del 2015 il dato potrebbe sestuplicare. Ogni emigrante vale 8-12mila dollari” (p. 3).

 

 

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3. CI PENSA L’EUROPA (STIAMO SERENI)

Dunque l’Unione Europea pare che ci sia e che lotti insieme a noi. Corriere: “L’Europa si muove, subito un vertice. Berlino e i Paesi del Nord dopo le lunghe resistenze aprono a un potenziamento di Triton. Più pattugliamenti delle navi di fronte alla Libia, si pensa a un’azione di supporto nei Paesi africani” (p. 9). Repubblica prende molto sul serio Bruxelles e sceglie un titolo enfatico in prima pagina: “L’Europa: guerra agli schiavisti”. Dentro spiega: “Distruggere le barche dei trafficanti e più soccorsi in mare’. Ecco il piano della Ue” (p. 9).

 

soccorritori a rodi del barcone di immigratisoccorritori a rodi del barcone di immigrati

La Stampa assicura: “L’Ue raddoppia i fondi per Triton. ‘Colpire gli scafisti come i pirati’. Giovedì vertice a Bruxelles: ipotesi di azioni sul modello di quelle in Somalia. Si discuterà anche di possibili quote per suddividere i rifugiati fra tutti i Paesi” (p. 12). Il Fatto riepiloga la posizione italiana: “Renzi e Malta: ‘Operazioni di polizia, come con i pirati’. Sarà questa la richiesta all’Unione europea. Gli schiavisti dei barconi sono i nuovi nemici. Palazzo Chigi: ‘Ma un intervento militare è escluso” (p. 4).  

 

 

4. UN UOMO SOLO AL COMANDO

Matteo Renzi non si fa distrarre più di tanto dall’emergenza immigrati e procede con gli scarponi chiodati sulla legge elettorale. “Italicum al voto senza i 10 dissidenti. Il Pd sostituisce in commissione i deputati della minoranza contrari alla legge elettorale. In settimana il via libera, poi l’Aula con l’opzione fiducia. Il nodo della riforma costituzionale”. “Da Bersani a Bindi, lo stop ai ribelli. ‘Ma così il governo è a rischio’. E la Festa dell’Unità è un caso: l’ex leader, Cuperlo e Civati non ci saranno” (Corriere, pp. 12-13).

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Su Repubblica, la strategia renziana: “L’ultimo pressing di Renzi. ‘La maggioranza del gruppo sta con me e va rispettata, non è un’armata Brancaleone” (p. 12). Invece la Bindi lancia un avvertimento pesante dalle colonne della Stampa: “Bindi: ‘Se mettono la fiducia altro che i 101 di Prodi’. ‘Rischia di esserci qualche conseguenza…’” (p. 15).

 

 

5. ULTIME DA FARSA ITALIA

Il Cavaliere cerca di serrare le fila. “Berlusconi rinforza il cerchio magico. L’ex premier nomina responsabile degli Enti locali il fedelissimo Marcello Fiori. Estinzione della pena, la Procura generale chiede gli atti del Ruby Ter e valuta un ricorso” (Corriere, p. 15). Repubblica invece riporta una notizia che sarebbe eclatante: “La tentazione di Berlusconi. ‘Ricucire con Renzi per un Patto rinnovato e non dare spazio a Salvini’. Il pressing degli uomini-azienda, da Confalonieri a Doris. Cena ad Arcore. La svolta dopo la tragedia al largo della Libia” (p. 14).

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La Stampa fotografa la confusione di Arcore: “Le tre vie di fuga di Forza Italia. Con Silvio, con Renzi, o centristi. Verdini spinge per andare con il premier, Fitto sogna di riunire Alfano e cgi ci sta” (p. 14).

 

 

6. LO SCHIAFFETTO DI DRAGHI

Fedele-Confalonieri-BerlusconiFedele-Confalonieri-Berlusconi

Mario Draghi ci sgrida un po’ e prova a suonare la sveglia a Pittibimbo. Corriere: “Draghi: ‘Più decisione nelle riforme. Italia, Francia e Portogallo deludono’” (p. 32).  La Stampa sfuma i toni il più possibile: “Draghi vede una ripresa forte ma chiede uno sprint di riforme. Il presidente della Bce: serve un’azione risoluta e urgente in Italia e Francia” (p. 24).

 

 

7. QUEL FILANTROPO DEL GUZZETTI

RED RONNIE OSCAR FARINETTI GINO PAOLIRED RONNIE OSCAR FARINETTI GINO PAOLI

Che fosse un bravo cattolico col cuore in mano si sapeva e allora vergogniamoci di aver sospettato, come fa la procura di Milano, che si sia macchiato di aggiotaggio. Oggi Giuseppe Guzzetti, potente capo della Cariplo e delle casse di risparmio tutte, ci fa sapere a mezzo comunicato stampa che “sul Monte dei Paschi ho solo aiutato la Fondazione” (Repubblica, p. 25). Bene, bravo, bis. 

 

 

8. IL BALZELLO DEL COMPAGNO OSCAR E LA TRASPARENZA DEI MASSONI

farinetti sul cantiere di eataly a romafarinetti sul cantiere di eataly a roma

Il Fatto Quotidiano pizzica ancora il renzianissimo patron di Eataly: “Expo, la tassa Farinetti: per esporre devi pagarlo. 750 euro più Iva: è la quota che ogni azienda italiana dovrà versare al patron di Eataly per mostrare i propri prodotti nei suoi due padiglioni” (p. 9).

 

Sempre in zona Expo, illuminante articolo del Giornale: “I massoni ‘in mostra’ all’Expo. ‘La nostra casa è aperta a tutti’. Inaugurata a Milano la nuova sede del Grande oriente d’Italia. Il gran maestro Bisi: ‘Realizzata in tempo per l’Esposizione. Alla faccia di chi dice che ci nascondiamo’. Alla cerimonia c’era pure Cecchi Paone: ‘Un tetto  e una storia di libertà” (p. 12).

 

verze comunione berlusconi verze comunione berlusconi

 

9. ULTIME DA UN POST PAESE

Notizie surreali da Milano. “E’ abusiva, abbattete la casa di don Verzè”. E una cascina alla periferia di Milano, vicina al San Raffaele, dove oggi vivono ancora le “Sigille”, ovvero le fedelissime del prete-imprenditore morto nel 2011. Il Comune di Milano ha decretato l’abbattimento della residenza, ma le “Sigille” si sono rivolte al Tar (Corriere, p. 23).