prodi dalema monti

POSTA! LEONARDO-FINMECCANICA: “L’ARTICOLO DE ‘LA VERITÀ’ SU MORETTI E PARRELLA E’ DESTITUITO DI OGNI FONDAMENTO” - RENZI SI AVVIA A VINCERE IL REFERENDUM GRAZIE AI SOSTENITORI DEL ‘NO’: D'ALEMA, PRODI E ORA PURE MARIO MONTI

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Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

finmeccanicafinmeccanica

In relazione all’articolo pubblicato oggi dal quotidiano “La Verità”, dal titolo “Moretti manda avanti Parrella come nuovo direttore generale”, Leonardo-Finmeccanica sottolinea che tutti gli elementi riportati, sia quelli organizzativi che quelli legati al business, sono falsi e destituiti di ogni fondamento. Si tratta di una rappresentazione di pura fantasia, lesiva dell’immagine e del business aziendale. Leonardo-Finmeccanica adirà, di conseguenza, le opportune sedi per tutelare i propri interessi.  

Cordiali saluti, Federico Fabretti

Responsabile Rapporti Istituzionali, Relazioni Esterne e Comunicazione Leonardo-Finmeccanica

 

HILLARY CLINTON TRUMPHILLARY CLINTON TRUMP

Lettera 2

Caro Dago, invece di limitarsi a palpare culi, Trump dovrebbe far accoppare qualche famosa attrice. Potrebbe così presentarsi come il nuovo Kennedy.

Pikappa

 

Lettera 3

Dago dragoi,

Bergoglio: ipocrita chi difende Cristo e non accoglie i migranti. Mai sentito un Papa criticare cosi il Vaticano.

Aigor

 

Lettera 4

Caro Dago, fonti Ue sulla Manovra 2017: "Qualche perplessità sui numeri, ma aspettiamo i documenti". Le tre carte del famoso gioco.

MATTEO RENZI E BARACK OBAMA FOTO LAPRESSE MATTEO RENZI E BARACK OBAMA FOTO LAPRESSE

Alan Gigante

 

Lettera 5

Caro Dago, Renzi a cena con Obama. Però non aveva mai detto di aver frequentato la scuola alberghiera!

Gregorio Massini

 

Lettera 6

Caro Dago, dire che chi ha evaso le tasse potrà pagare senza interessi o sanzioni, equivale a dire "evadete pure, pagherete quando vi garba".

Ezra Martin

 

Lettera 7

Caro Dago, Inter. Icardi non ha  perso la fascia. O almeno quella che gli metteranno in testa dopo che avrà incontrato gli ultrà per strada.

Arty

RENZI OBAMARENZI OBAMA

 

Lettera 8

Caro Dago, oggi Renzi va a cena da quello che si è rivelato essere il più grande gufo della pace mondiale: Barack Obama.

EPA

 

Lettera 9

Caro Dago, nel mondo milioni di bambini poveri. Ma soprattutto migliaia di associazioni "no profit" che li aiutano...

Theo Van Buren

 

Lettera 10

luigi di maio luigi di maio

Caro DAGO, Maria Giovanna Maglie dovrebbe alla fine raccogliere tutti i suoi report sulle pazze presidenziali 2016 USA in un libro, con una buona prefazione sugli antefatti, una postfazione su come è andata, e degli stacchetti esplicativi fra un report e l'altro. Sarebbe un testo di cronaca-storia eccellente. Diglielo da parte mia. Un caro saluto BLUE NOTE

 

Lettera 11

Caro Dago, centomila euro spesi in eventi sul territorio in tre anni? Di certo Luigi Di Maio non può essere considerato un politico Cinque Stelle e quattro soldi.

Giacò

 

Lettera 12

bettino craxi mario chiesabettino craxi mario chiesa

Egregio Roberto, da immarcescibile craxiano, memore della grande riforma costituzionale invocata da Bettino sin dal 1979, sono intenzionato a votare "sì" al referendum. Il testo pare, a volte, essere frutto di compromessi fra cerebrolesi, eppure configura, comunque, un mezzo passo in avanti.  

 

Dopo aver patito il servizio di Report sul fratello del ministro degli Interni, rimango fermo sul mio suddetto proposito, a condizione, però, che Alessandro Alfano sia immediatamente cacciato dalle Poste, su richiesta dello stesso Angelino. Altrimenti, il mio voto sarà un secco "no".

 

Un altro, non parente di, con quel deprimente voto di laurea breve non sarebbe mai stato assunto. La prima grande riforma, infatti, sta nel combattere la peste del familismo amorale, a cominciare dall'Esecutivo.

Giancarlo Lehner

 

Lettera 13

Un premier e un governo mai votati dal popolo. Un parlamento eletto con una legge elettorale giudicata incostituzionale. Prefetti in linea con all'arroganza di chi li nomina.La polizia che mena un giornalista perchè osa fare una domanda a una ministra. E la chiamano democrazia...

EQUITALIA E GUARDIA DI FINANZAEQUITALIA E GUARDIA DI FINANZA

Ale

 

Lettera 14

Caro Dago, Renzi chiude Equitalia, ma sta preparando la vaselina...

Sasha

 

Lettera 15

Caro Dago, "Vigileremo sulle spese per terremoto e migranti". Moscovici non è fesso, e pensa che Renzi voglia "fare la cresta" sulle spese.

Antonello Risorta

 

Lettera 16

Caro Dago, gli italiani in Iraq possono sparare solo se attaccati. Però sarebbe bene se prima dicessero che "il terrorismo si combatte con la cultura"...

Leo Eredi

 

Lettera 17

VERONICA PANARELLO VERONICA PANARELLO

Caro Dago, condannata a 30 anni. Veronica Panarello è così bugiarda che potrebbe sostituire Hillary Clinton nella corsa alla Casa Bianca.

Mauro Soffianopulo

 

Lettera 18

Caro Dago, ormai è certo, Renzi si avvia a vincere il referendum grazie ai sostenitori del NO, ad iniziare da D'Alema, passando da Prodi e soprattutto grazie a Monti, il cui governo tutti ricorderanno come il più incapace degli ultimi 70 anni, ad iniziare dalla mitica riforma Fornero che (ops!) si era dimenticata di qualche milione di esodati, poi l'anticipo della scadenza del cambio lira/euro, e tante altre leggi e leggine che i governi successivi hanno dovuto smontare obbligatoriamente.

Forza Renzi, Il NO ti sostiene!

alessandro alfano reportalessandro alfano report

FB

 

Lettera 19

Caro Dago, quando Renzi dice, parlando della finanziaria: "Giù le tasse!", a molti viene in mente, come risposta, l'immortale battuta del film di Sergio Leone: "Giù la testa, coglione!"

BarbaPeru

 

Lettera 20

Non preoccupatevi dei cattivi osservatori, quelli che vedono culi e tette dappertutto...e ne fanno la morale cristiana. Il porno è negli occhi di chi guarda...giusto...e gli altri che cerchino e trovino arte o volgarità. Chi se ne sbatte. Il porno è la vera morale!!

Lo schifo è la politica.

Marco il papero

 

Lettera 21

angelino alessandro alfanoangelino alessandro alfano

Quanto “sciacquon” per nulla... Oggi fa scandalo un banale seppur costoso “water” chimico installato nell’ufficio direzionale delle Poste Italiane ad uso del manager Alessandro Alfano, fratello del ministro dell’Interno. Si pensi che a metà degli anni Ottanta un settimanale cercò invano di far fotografare segretamente l’enorme tazza fatta installare a Palazzo della Marina nell’ufficio del ministro della Difesa Spadolini, la cui stanza da bagno era stata attrezzata come un ufficio esecutivo, con linee telefoniche e accessori portagiornali accanto al “trono”.

 

La lussuosa e funzionale ristrutturazione era stata eseguita dalla Richard Ginori, con il “sedile” a misura della stazza del ministro. Il settimanale aveva appreso la notizia da un alto esponente socialdemocratico, che l’aveva a sua volta saputa da un capo dei Servizi di sicurezza. Se ci fosse stata la foto, ne sarebbe risultata una copertina umoristica. Così non fu. F.D.C

CLAUDIA CARDINALECLAUDIA CARDINALE

 

Lettera 22

Caro Dago, ho sempre apprezzato la Cardinale, poiché non ha mai nascosto le sue rughe a differenza di tante nostre dive. Vedendola, però, alla Festa del  Cinema a Roma, sono rimasto deluso poiché l’ho vista meno rugosa, gonfia e con zigomi più sporgenti del passato. La prima sensazione che ho avuto è che il gonfiore fosse la conseguenza di infiltrazioni  di Botox inoltre l’ho trovata imbruttita, l’avrei preferita molto meglio con le sue evidenti rughe.

 

La sua dichiarazione nel criticare le colleghe, che si fanno ritocchi e ritocchini, mi lascia perplesso poiché il Botox è considerato a tutti gli effetti un ritocco e negare l’evidenza, dal momento che hai pubblicato foto ove le rughe si notano benissimo, mi sembra offensivo nei confronti di chi ha letto la sua intervista. Le donne sono sempre imprevedibili e molto spesso ingiustificabili nei loro comportamenti. Un altro mito che si adegua all’andazzo negativo generale.

WARREN BEATTY CLAUDIA CARDINALEWARREN BEATTY CLAUDIA CARDINALE

Annibale Antonelli

 

Lettera 23

Sardonico Dago, i tuoi devoti maghetti – come te del resto - sono sempre lieti di assistere al lancio di fetidi cenci, soprattutto quando ciò avviene tra personaggi quali Feltri e Brunetta, il cui – diciamo così – periodo aureo è cominciato e mostra segni di incipiente tramonto nell’arco dell’ultimo ventennio o poco più.

 

Assistiamo con grande godimento intellettuale e fisico alle risse della servitù, patiti quali siamo  della volgarità almeno quanto te. Ma la cosa più gustosa a nostro avviso è la veemenza con cui il premio Nobel all’economia prestato alla politica accusa il famoso giornalista errante di avere impugnato il manganello fangoso del “metodo Boffo”, da lui usato (sic)  “contro gli avversari del momento quando non si hanno altri argomenti” ma soprattutto “non per passione ideologica o politica, ma semplicemente per denaro”.

 

Bene, bravo, bis! Ma Brunetta che ricorda così bene il reato ha una tragica amnesia riguardo il mandante (sono passati 7 anni e dintorni ma ce lo ricordiamo ancora bene).

 

Qualcuno se lo ricorda o no che il povero Boffo, all’epoca direttore di “Avvenire” , forse perché autore di editoriali critici nei confronti di un famoso uomo politico tutto figa e family day fu “attenzionato” da Feltri? Suvvìa, Silvio, fai qualcosa, sennò finisce che gli schizzi arrivano addosso  anche a te.

I Maghi del Tuscolano