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Antonella Baccaro per il “Corriere della Sera”
Decolla il nuovo piano industriale della Rai firmato dall' amministratore delegato Fabrizio Salini. Ieri il ministero dello Sviluppo economico ha dato il via libera al documento approvato dal consiglio di amministrazione ormai sei mesi fa.
Salini, col nuovo piano industriale, ispirato, suppongo, alle sue esperienze internazionali, nasceranno nove direzioni trasversali alle reti, ciascuna delle quali dedicata a un contenuto specifico. Può definirla una rivoluzione?
fabrizio salini bruno vespa teresa de santis foto di bacco
«Non parlerei di rivoluzione ma di una bellissima riforma che s' ispira a quelle già attuate da altri broadcaster , come la Bbc e France Tv. Usciamo dalle logiche verticalistiche, dalle divisioni a compartimenti-stagni, che producevano sovrapposizioni di contenuti e spreco di risorse. Il piano ha anche un obiettivo di efficienza».
Cambieranno le vocazioni delle singole reti?
«No, la differenza è che ora dialogheranno tra loro sui contenuti. L' obiettivo di questa fase 2 è dare nuovo slancio a ogni genere. Bisogna rinnovare i linguaggi se vogliamo davvero raggiungere un nuovo pubblico. Questo sta già avvenendo in parte ma possiamo accelerare, dobbiamo dare una linea più marcatamente innovativa capace di incontrare le nuove esigenze del pubblico e di guardare al futuro oltre che al presente».
Un esempio di questa innovazione?
«Ho voluto fortemente la direzione Documentari: era un' anomalia non averla per un servizio pubblico . L' intenzione è attirare nuovi talenti e anche quelli che sono andati a altrove».
Sarà la direzione Distribuzione a decidere sui contenuti?
«No, non ci sarà un centro decisionale unico ma strutture e direzioni dialogheranno tra loro».
Fa molto discutere la direzione Approfondimenti.
fabrizio salini ad rai e la moglie
Che rapporto avrà con le testate giornalistiche?
«Sarà autonoma come le altre. So che questo è un tema sensibile ma voglio assicurare che il rapporto sarà quello che c' è già adesso tra la direzione di rete e i singoli programmi di approfondimento: massima autonomia. Questo modello porterà a una maggiore serenità».
francesca fialdini tiberio timperi fabrizio salini casimiro lieto
Presto ci sarà un cda straordinario sul calo di ascolti. Può tracciare un suo bilancio fin qui?
«Il primo semestre non è stato negativo. La Rai ha ceduto una piccolissima fetta di share , meno del competitor però. Ma mi aspettavo di più soprattutto dall' inizio della stagione autunnale. Non parlo solo in termini di ascolti, ma soprattutto di innovazione dei prodotti. Avevo chiesto scelte più coraggiose».
Con l' approvazione del piano partirà il valzer delle nuove nomine. Come gestirà le pressioni politiche?
«Ogni nomina in Rai diventa inevitabilmente oggetto di dibattito politico. Quelle che ho fatto per la corporate sono state criticate da molte forze in campo e forse è una garanzia... Una cosa è certa: continueremo con le nomine interne e la valorizzazione delle persone più adatte. È l' unico modo che conosco per sottrarmi a pressioni e critiche».
Intanto lei gode, grazie alla legge di riforma del 2015, di un potere molto più ampio sulle nomine.
«Non è un potere assoluto.
Né lo vorrei: è un' azienda pubblica e il cda deve avere voce in capitolo».
Non cambierebbe niente negli equilibri della governance?
teresa de santis foto di bacco
«Essendo l' attuale ad, qualsiasi cosa dica sembrerà di parte. Ma, insomma, alcune modifiche andrebbero fatte per rendere la Rai più snella. E poi la durata del mandato andrebbe allungata: in tre anni che si può concludere?».
Intanto però è cambiata la maggioranza. Si sente più forte?
«Guardi, anche qui. Affrontiamo le situazioni di volta in volta».
La semestrale Rai si è chiusa in pareggio. Chiederà al governo di lasciare alla Rai l' intero incasso del canone?
«Assolutamente sì. Quel gettito è della Rai».
Fiorello sta per firmare?
«Dal 13 novembre Fiorello su RaiPlay darà vita al primo show live su multipiattaforma al mondo che verrà trasmesso per sei settimane, tre volte alla settimana. Intanto dal 4 novembre avrà una finestra dopo il Tg1 delle 20 oltre che in radio. Questa sì, sarà una vera rivoluzione» .
Qual è il prossimo talento che vorrebbe in Rai?
«Vorrei che ne emergessero di nuovi grazie al lavoro della Rai» .
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