luca e paolo sanremo

SANTI LUCA & PAOLO – RIVOLTI A CONTI: “IN QUESTO PERIODO SE PRENDI UNO DI FIRENZE E LO METTI IN TV A DIRE CAZZATE LO SEGUONO TUTTI. IO NON MI DIVERTIVO COSÌ TANTO DAL DISCORSO D’INSEDIAMENTO DI MATTARELLA”

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1. FINALMENTI I COMICI FANNO RIDERE

Renato Franco per il “Corriere della Sera”

luca e paololuca e paolo

 

Spettatori disorientati e confusi: finalmente al Festival si ride. Perché fin qua i comici avevano girato a vuoto. Siani era partito con la gaffe sul bambino sovrappeso, Pintus non era nemmeno arrivato. Invece Luca e Paolo convincono tutti: una canzone parodia sulla moda rituale di ricordare i morti famosi; una serie di battute in cui tirano in mezzo il conduttore; un matrimonio gay (il loro) sceneggiato sul palco di Rai1. 
 

Luca e Paolo si rivolgono a Conti: «Sei l’uomo del momento. Del resto basta prendere uno di Firenze, metterlo in tv a dir cazzate e ci credono tutti. Sai che non mi divertivo così tanto dal discorso di insediamento di Mattarella». Ironizzano: «Chi era quella ragazza che quando le parli risponde un quarto d’ora dopo? No, non Samantha Cristoforetti, quell’altra, Arisa».

PINTUS 3PINTUS 3

 

irene grandiirene grandi

Guardano il direttore generale della Rai Gubitosi presente in platea: «Quando ha visto il collegamento con lo spazio si vedeva che pensava: ha chiamato lei o abbiamo chiamato noi?». Poi sul tris di vallette Emma, Arisa, Rocío: «Di solito c’è solo una delle tre che non parla italiano, invece qua tutte e tre». Su Amici di Maria De Filippi che domani non va in onda: «Ci credo, tutto il cast è qua». Quindi chiusura sulla normalità di Conti, di cui parlano tutti: «La gente ha bisogno di normalità, è per questo che prima hai invitato una famiglia con 16 figli e poi la donna barbuta. Stasera che c’è? Una valletta brava?». 
 

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Al loro ingresso invece Luca e Paolo avevano messo in note una satira sulla consuetudine stanca di ricordare i morti famosi, la «Rip Parade»: «Quando un grande artista passa a miglior vita / sei distrutto perché non te l’aspetti / Ma già in televisione cominciano gli omaggi / TG… Vita in diretta… e poi Giletti... E allora… ciao Gaber ciao / e anche a quello dei Nomadi… coso… va bè ... Ho visto lo speciale / condotto da Mollica / con Baudo che accennava un ritornello / Intanto su Raiuno / comincerà la fiction / Il morto chi lo fa? / Beppe Fiorello / E impazza sulla rete la commemorazione / coi colleghi tutti lì a twittare / rip forever - hashtag immortale / con il selfie fatto ieri al funerale». Applausi. 
 

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Tornano sul palco un’altra volta dopo mezzanotte. Questa volta inscenano il loro matrimonio che gli dà il diritto più importante: «No, non la family card dell’Ikea, ma l’adozione». Anche se Paolo ha qualche dubbio sull’idea di adottare «bambini negri». Un pezzo meno riuscito e che suscita anche un dubbio: come la barbuta Conchita Wurst, anche questa scena che avrebbe potuto «disturbare» il pubblico di Rai1 in sonno viene confinata nella notte. 
 

alessandro siani con bambino ciccione sanremoalessandro siani con bambino ciccione sanremo

Fino alla loro esibizione, uno dei temi del Festival era stato il lato debole della comicità. Carlo Conti aveva dissentito. Del resto come padrone di casa non poteva fare altrimenti, ma se dice che Siani «ha fatto il suo» e Pintus pure dà l’impressione di non essere tanto convinto nemmeno lui: «Io mi sono divertito, la comicità è soggettiva. Siani ha fatto il suo, ha fatto una piccola gaffe, ma si è scusato ampiamente. Anche Pintus ha fatto il suo, era la prima volta che saliva su quel palco».  Una risata vi seppellirà. A Sanremo i fiori per l’occasione ci sono, sul resto si sta lavorando. 

platinette grazia di micheleplatinette grazia di michele

 

2. DOPO SIANI E PINTUS LA RISCOSSA DEI COMICI

Silvia Fumarola per “la Repubblica”

 

Pierini: «In questo periodo se prendi uno di Firenze e lo metti in tv a dire cazzate lo seguono tutti. Io non mi divertivo così tanto dal discorso d’insediamento di Mattarella»; cinici, con la canzone R. i. p forever che ironizza sui continui omaggi televisivi, selfie inclusi ai funerali, agli artisti scomparsi. Lo sberleffo di Luca e Paolo riconcilia il Festival con i comici. Prima parte veloci, divertenti, perfetti. Ironizzano sul Sanremo “normale”:

 

arisa carlo contiarisa carlo conti

«C’è la famiglia con 16 figli, la sera dopo la donna barbuta... Stasera c’è una valletta brava?… La De Filippi non va in onda, il cast è tutto qua». Poi, più tardi, lo sketch non riuscito sulle nozze gay. Erano gli ospiti più attesi, in questo Sanremo avaro di risate: tra Siani, Pintus, i Boiler si salva solo Rocco Tanica. Luca e Paolo erano stati a Sanremo nel 2011, in pieno caso Ruby, con la canzone cult Ti sputtanerò.

 

In scena a Sanremo dopo la débacle dei comici: come vi sentite?

luigi gubitosi con moglieluigi gubitosi con moglie

Luca: «Beh, insomma. Chi s’immaginava tutta questa attenzione ».

Paolo: «Quello dell’Ariston è un palco molto molto difficile, che fa paura, perché non sai mai come reagirà il pubblico».

 

Perché è più difficile far ridere?

Paolo: «Nel 2011 c’era già Twitter ma non era usato come oggi. I social network aumentano la pressione».

Luca: «Hanno già scritto tutto loro, anche battute eccezionali. Arriviamo dopo, risulta tutto vecchio ».

arisa carlo conti emma marronearisa carlo conti emma marrone

 

Perché la satira di costume e solo un accenno alla politica?

Luca: «La politica è complessa e monotona, è veramente difficile trovarne il lato comico».

Quattro anni fa era al centro di qualsiasi sketch.

Paolo: «In quattro anni è cambiato il mondo, era tutto più facile per i comici».

conchita wurst carlo conti 1conchita wurst carlo conti 1

 

Che pensate dell’esibizione di Siani?

Luca: «Avrà sbagliato a mettere in mezzo il bambino, ma non ha ucciso nessuno».

 

Come giudicate il Sanremo di Conti?

Luca: «È stato bravissimo, il festival si fa così».

Paolo: «Carlo piace perché è rassicurante, normale, il pubblico si riconosce in lui. Ma non bisogna fermarsi alla prima lettura. È intelligente e astuto, zitto zitto aggiunge pepe: mette insieme Conchita Wurst e i sedici figli… Ed è molto più trasgressiva la famiglia Anania».

Luca: «È vero, è l’erede ideale di Baudo ma Pippo alla risposta di quel padre sullo Spirito Santo avrebbe fatto una battuta... Carlo no, è molto rispettoso».

 

conchita wurst carlo conticonchita wurst carlo conti

Lo definireste un festival democristiano?

Paolo: «È una macchina perfetta e i numeri gli danno ragione, ma è meno democristiano di come appare. Lui è davvero popolare, ma non scontato».

rocio e carlo contirocio e carlo conti

Luca: «Eravamo stati ospiti a I migliori anni e a Tale e quale: lì capisci come lavora, un successo così non nasce per caso».

 

Se negli sketch vi occupate di politica venite etichettati come «qualunquisti», a destra vi giudicano «di sinistra» a sinistra dicono che siete «di destra », un po’ come Giletti.

 

Paolo: «È vero, ci danno dei qualunquisti o degli estremisti, a seconda dei casi. Non guardiamo in faccia nessuno».

carlo conti come ml kingcarlo conti come ml king

Luca: «Però non tiriamo i libri. Brutta immagine, però Giletti si è scusato. Il momento davvero tragico è stato quando ha detto che “lavora per la donna morta d’infarto”. Come gli sarà venuto in mente?».

Paolo: «Peccato perché per me è anche bravo. Rino Formica diceva: la “politica è sangue e merda”. Io dico sempre che la tv è sangue e merda».