SAVIANO VUOLE 4,7 MILIONI DI EURO DALLA NIPOTE DI BENEDETTO CROCE E DALLA RAI PERCHE' HANNO OSATO SMENTIRE UN SUO RACCONTO: IERI A NAPOLI L'APERTURA DELLA CAUSA CIVILE CONTRO TG1 E “CORRIERE DEL MEZZOGIORNO”

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Dagoreport

 

1. IPSE ROBERTINO DIXIT

ROBERTO SAVIANO CONDANNATO PER DIFFAMAZIONEROBERTO SAVIANO CONDANNATO PER DIFFAMAZIONE

Non nominare il nome di Roberto Saviano invano (altrimenti ti arriva la citazione civile). Si è aperto ieri, a Napoli, il giudizio promosso dallo scrittore contro la Rai, il vicedirettore del Tg1 Gennaro Sangiuliano, l'editore del “Corriere del Mezzogiorno” (inserto campano del Corsera) e la storica Marta Herling per una presunta diffamazione che vale quasi cinque milioni di euro.

 

La star di Gomorra, infatti, ritiene che quest'ultima lo abbia screditato, agli occhi del pubblico, smentendo sulla stampa e in tv il suo racconto sulla offerta di una mazzetta da 100mila lire da parte di Benedetto Croce ai soccorritori al tempo del terremoto di Casamicciola del 1883 per farsi trarre in salvo dalle macerie.

 

Una storia che non si trova in alcun libro del filosofo napoletano, ma che Robertino ha dato per certo nel corso di un monologo a “Vieni via con me”. La Herling è finita davanti al giudice Rosanna De Rosa solo per aver messo in dubbio – lei che di Croce è la nipote, e qualcosa della sua famiglia dovrà pur saperla – il resoconto di Saviano, strenuo difensore del popolo dei post-it e della (propria) libertà di stampa.

 

Benedetto CroceBenedetto Croce

2. MARTUSCIELLO, MISTER SELFIE VA A BRUXELLES

Angelo Agrippa per “Il Corriere del Mezzogiorno

 

I suoi selfie da Bruxelles e da Strasburgo lo restituiscono alla curiosità comune con l'entusiasmo di un ragazzo in gita scolastica: lo sguardo emozionato, il volto contratto per lo sforzo di orientare l'obiettivo in modo preciso e la soddisfazione adolescenziale che sigla le didascalie delle sue foto (#Strasburgo. #juncker 300 miliardi di crescita in tre anni... ci prepariamo a votarlo).

 

Peccato che i personaggi ai quali si accompagna negli autoscatti tradiscano una sfacciata indifferenza, al massimo un sorriso di circostanza, senza concedere neanche uno spiffero di goliardica complicità. Insomma, rischiano davvero di rovinare tutto. Entusiasmo compreso. Il neo-parlamentare europeo Fulvio Martusciello, di Forza Italia, posta i suoi selfie su Twitter e sul suo profilo Facebook.

Marta HerlingMarta Herling

 

Una volta in compagnia con il presidente uscente della Commissione, il portoghese Barroso. Un'altra con il nuovo presidente dell'esecutivo europeo, il lussemburghese Juncker. Non è riuscito, evidentemente, a farsi ritrarre con il presidente della Bce, Draghi (peraltro ex suo capo, essendo stato governatore della Banca d'Italia, l'istituto del quale è dipendente anche l'eurodeputato) ed ha dovuto accontentarsi di scattare una foto a distanza, mentre l'italianissimo banchiere centrale, l'altro giorno, ammoniva dall'aula di Strasburgo i governi che vogliono annacquare le regole di bilancio, esortandoli a rimanere fortemente ancorati ai paletti già fissati per le politiche di spesa. Martusciello è fatto così.

 

FULVIO MARTUSCIELLO CON BARROSOFULVIO MARTUSCIELLO CON BARROSO

Lui ai moniti della Bce e alle dinamiche aggrovigliate che accompagnano l'elezione di Juncker preferisce l'attimo fuggente, la seduzione di un autoritratto e immortalare la propria vanità di fan che incontra i suoi beniamini. Del resto, cosa sono questi scatti se non autografi con dedica? Mister Selfie il suo lavoro vero continua a svolgerlo in Campania, dove, di fatto, non ha mollato la pesante delega alle attività produttive nella giunta regionale guidata da Stefano Caldoro, seguendone le sorti da consulente del governatore.

 

La passione di Fulvio Martusciello per la documentazione fotografica è antica. Durante una delle sedute-fiume del consiglio regionale di fine anno, quando la battaglia politica contro l'amministrazione Bassolino veniva ingaggiata anche sul piano della resistenza fisica e alle quattro del mattino si tentava di inserire un piccolo finanziamento per la sagra di paese, Martusciello fotografò i suoi colleghi del centrosinistra stravaccati sulle poltrone del Centro direzionale, ormai vinti dal sonno.

 

 POSTATA DA FULVIO MARTUSCIELLO POSTATA DA FULVIO MARTUSCIELLO

Lui, no. Lui fotografava e documentava. Come un nuovo Robert Capa dinanzi alle ultime macerie della guerra. Oggi che non c'è più la guerra, sono rimaste le macerie. E i selfie dell'eurofan Martusciello in gita a Bruxelles.

 

vesuviosegreto@gmail.com