DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Barbara Costa per Dagospia
Non sc*pano!!! È tutto finto!!! Messo per contratto! Non recitano, di più!!!!! Non credete a quanto vedete: nel cinema tradizionale, anche la scena più hard, più spinta, è finta, perché l’unico cinema dove si fa sesso sul serio è quello porno. E per sesso sul serio si intende la penetrazione davanti e/o di dietro, più ogni atto orale. Sicché, quando nel cinema tradizionale si ha l’irresistibile bisogno di girare sesso vero, fatto sul serio, che si fa? Si chiamano gli attori porno, e glielo si fa fare.
Loro sì che per contratto te lo fanno, ma te lo fanno pure per un altro importantissimo motivo: lo sanno fare!!! Sc*pare sul serio davanti a una telecamera, secondo precise indicazioni e voleri e fisime del regista, coreografati al millimetro, è un’arte che gli attori non porno non sanno fare, e datemi retta: non ci credete quando dicono che quella piccantissima scena gli è costata vergogna, e sudore, perché nove volte su dieci se non dieci su dieci a sc*pare al posto loro c’erano altri corpi, di altre persone.
È come sincero ha dichiarato Lars Von Trier, regista che del sesso vero nei suoi film non lesina, anzi, e regista che da bravo si serve di controfigure apposite per farlo: di ogni scena hot si girano due versioni, quella con gli attori "veri", scena che mai è sc*pata sul serio, mai sono nudi, mai i loro genitali si sfiorano: tutto il sesso fatto da loro che sullo schermo appare è fatto nient’altro che con "toppe", sui sessi, o con protesi, sessuali, cioè organi sessuali finti a coprire quelli veri.
Vagine finte, peni finti, specie nelle scene di sesso orale (finto): con gli attori non porno ogni gesto sessuale è frutto di inquadrature ad hoc, incastri di corpi ad hoc che effettivi incastri di sesso non sono. C’è poi di ogni hot scena quella girata da controfigure ovvero da coloro – uomini e donne – che per lavoro mettono il loro corpo nudo al posto di quello dell’attrice/attore, in momenti dove magari si deve per copione mostrare il sedere, o i seni.
Il sesso vero e proprio, se serve, è affidato ad attori porno di professione il più possibile simili alle star che vanno a "sostituire". Il lavoro di editing e via computer e di montaggio tra queste due versioni di ogni girato, frame sovrapposto a frame, dà il mescolato risultato cinematografico finale. In moltissimi casi, sono gli e le attrici protagonisti/e che scelgono il loro "body double", vale a dire chi metterà bocca e seni e sesso e natiche a far sesso al posto loro.
Procedo ad esempi concreti: in "Basic Instinct", Sharon Stone e Michael Douglas si sono alquanto "cavalcati" – per ore! – ma mai i loro sessi sono venuti a contatto (toppe e tappi). Douglas non ha avuto la minima erezione, né la Stone si è "bagnata". Nei titoli di testa, la Stone sc*pa in cover-girl chi nell’orgasmo pugnalerà, con un corpo che non è il suo, ma dell’allora pornostar tra le numero uno Ashlyn Gere. In "Basic Instinct" ci sono scene lesbo veritiere tolte in extremis per fermo volere del regista Paul Verhoeven.
In "Eyes Wild Shut", le calde sequenze dell’orgia, tutto il sesso in maschera che si vede, quelle ragazze sono pornostar della francese scuderia porno Dorcel, di cui al tempo si diceva fossero costate un botto (può esser stato così, Dorcel è caro). Nel famigerato "Lolita" di Adrian Lyne, remake del 1997 del film di Kubrick, Dominique Swain, all’epoca 15enne, non si pensi si sia ripassato veramente il prof Humbert interpretato dal 50enne sexyssimo Jeremy Irons???
I due non si sono mai toccati, sessualmente, e ci mancherebbe il contrario: ogni scena di sesso tra i due è girata da Irons e da una pornostar, non sempre la stessa, e le scene in cui Irons e la 15enne Swain amoreggiano… la scena ardente di lui sul divano con Swain seduta su di lui a gambe aperte che sta leggendo i fumetti ma poi ansima e gode perché in realtà lui la sta possedendo… non è lei ma una pornostar, e dove c’è la Swain reale tra lei e Jeremy Irons vi è un cuscino.
Adrian Lyne ha realizzato le scene di sesso di "9 Settimane e 1/2" con porno sostituti dove serve, più la consulenza registica di Ron Jeremy, pornostar celeberrimo, e autorevole firma di regie porno. "Ninphomaniac", quelle scene di sesso lì, sono tutte girate in doppia versione: la versione real sex è intera opera di porno attori, per lo più tedeschi. E il lesbico ultra torrido "Vita di Adele"?
Le due inf*iate protagoniste non si sono mai sc*pate: lo ha rivelato la stessa Lea Seydoux, “io e Adele Exarchopoulos non ci siamo neanche toccate, e non in basso. Per quello abbiamo usato delle parti genitali finte, fatte con una sorta di muffa costruita da uno studio per effetti speciali. Ce le applicavano sul set ogni volta, e ci volevano ogni volta un paio d’ore”.
Lo so che così ammoscio sessi e spezzo cuori, ma la verità è che Julia Roberts nelle scene hot di "Pretty Woman" è "doppiata" dal corpo di Shelley Michelle. E Geena Davis… inutile faccia la fanatica la mattina dopo con Susan Sarandon: Geena in "Thelma e Louise" a letto con Brad Pitt non ci è andata, quelle scene di sesso le ha girate una certa Julie Strain. Il sedere che di Brad Pitt in alcuni suoi film dice la sua… non è sempre il suo (in "Vento di Passioni" sì, mah, boh… in "Fight Club" è di sicuro di un altro, e complimenti). Kevin Costner nudo (di c*lo) lo vedi in "Balla coi Lupi", ma in "Robin Hood – Principe dei Ladri", quando al fiume fa il bagno nudo, e si mostra nudo, non è lui. Il corpo nudo di Rose, in posa per Jack, prima che affondi il "Titanic", nel framing totale, non è solo di Kate Winslet. I disegni di nudo nella cartellina di Jack sono del regista, James Cameron.
Ma pure nel porno quello vero ci sono casi di porno sostituzioni. Sono casi limite, e però, il porno underground girato da Sylvester Stallone prima che diventasse Sylvester Stallone, che sui siti trovi nominato "Lo Stallone Italiano" ma il cui titolo originale è "Party at Kitty and Stud’s", il corpo è di Sly ma il pene no, il pene è quello di un porno attore diverso.
E questo perché a Stallone su quel set non gli si alzava tantomeno duro gli diventava secondo gli alti e duri standard del porno. E c’è chi dice che non in tutte le porno scene di Moana c’è Moana. Da tirannica pornodiva, Moana quello che non aveva voglia di porno fare, non lo faceva. Dalla vita in giù, delegava. A volte, demandava pure di bocca. Verità o montatura?
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