DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Laura Berman per “Wall Street Journal”
Da piccoli imparavamo il sesso leggendo le riviste nascoste dei genitori o dei fratelli, ed eravamo comunque più fortunati dei nostri nonni, che dovevano eccitarsi con le pagine del “National Geographic”. Oggi internet ha demistificato il sesso per milioni di persone, rendendolo accessibile e a portata di clic. La tecnologia lo sta portando a livelli inimmaginabili e pare che entro 15 anni i robot sembreranno esseri umani, in grado di abbracciarci e di fare sesso.
Creeremo il nostro partner perfetto e sarà pronto per noi ogni volta che lo desidereremo. Gli amanti virtuali come la Samantha del film “Her” diventeranno realtà, e già esiste la app “Invisible Boyfriend” che manda messaggi d’amore come farebbe una persona in carne e ossa. Avremo esperienze sessuali senza toccare, si esploreranno fantasie con un mouse e senza rischio di malattie e contagi.
Anche i disabili avranno finalmente soddisfazione sessuale e le relazioni a distanza potranno essere mantenute. Se vorremo, potremmo addirittura procreare senza mai incontrarci di persona. La tecnologia riproduttiva sta facendo passi da gigante e presto dovremo affrontare dilemmi etici su figli nati da genitori lontani che hanno spedito il materiale genetico in laboratorio.
Le ricerche continuano e forse anche la disfunzione sessuale femminile riceverà le attenzioni che merita. Il mondo maschio-centrico si ridurrà e le donne avranno finalmente i loro orgasmi. L’orientamento sessuale sarà una categoria del passato. Già ora gli eterosessuali sono flessibili, pronti a relazioni con persone dello stesso sesso, e in futuro i transgender saranno compresi. Fino a dieci anni non si capiva nemmeno il significato del termine, oggi la serie “Transparent” vince premi e Laverne Cox è una star.
Nei prossimi dieci anni si cercheranno più stimoli in minor tempo, gli accoppiamenti forse saranno veloci e transitori, si correrà dietro l’ultima trovata eccitante, ma di buono c’è che il sesso sarà più sicuro e audace, date le sue caratteristiche virtuali. La brutta notizia è che rischiamo una dipendenza dal sesso e una perdita della connessione emotiva con il partner.
La mancanza di contatti autentici potrebbe portare a depressione e solitudine. Ma siamo ottimisti. Potremmo spostarci con macchine volanti, ma continueremmo comunque a cercare il lui o la lei, un’unica anima gemella. La tecnologia ci darà la libertà, la natura ci riporterà all’amore.
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