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GIRA VOCE DI UNA SFURIATA DI RAOUL BOVA COL IL SUO MANAGER PER UN RUOLO CHE SI CONTENDEVA CON RICCARDO SCAMARCIO - IL FILM È PRODOTTO DA ANDREA IERVOLINO, BABY CINEMATOGRAFARO CHE DA CASSINO È ARRIVATO A HOLLYWOOD. A 29 ANNI HA GIÀ LAVORATO A 70 FILM E CON LA SUA SOCIA MONIKA BACARDI, EREDE DELL'IMPERO DEL RUM, INGAGGIA I MEJO ATTORI INTERNAZIONALI

riccardo scamarcioriccardo scamarcio

 

1. BOVA-SCAMARCIO, LA RIVALITÀ E LA SFURIATA

DAGONEWS - Si racconta a Roma nel mondo dei cinematografari che il giovane Andrea Iervolino è stato testimone involontario di uno scontro tra due belloni del cinema italiano. Riccardo Scamarcio e Raoul Bova sarebbero stati chiamati per un provino dello stesso personaggio, e si sarebbero incontrati negli uffici della casa di produzione prima di apparire davanti a regista e casting director. Tutto bene, finché il povero Raoul non ha scoperto che il suo rivale aveva ricevuto il copione tre giorni prima, mentre lui solo il giorno stesso.

cristiano cucchinicristiano cucchini

 

A quel punto sarebbe partita una bella sfuriata, contro lo storico agente di Bova, Cristiano Cucchini. Che però non avrebbe subito in silenzio la lavata di capo, rinfacciando all'attore quanto lui sia stato importante per il suo successo, e pure degli episodi specifici dei suoi esordi...

raoul bovaraoul bova

 

 

2. DA CASSINO A HOLLYWOOD LA FAVOLA DI MR. IERVOLINO - A 29 ANNI È FRA I PRODUTTORI PIÙ INFLUENTI AL MONDO

Giovanni Bogani per 'il Giorno - La Nazione - il Resto del Carlino'

 

Le botte del padre. Le umiliazioni subite dai compagni di scuola. La balbuzie. E non avere nemmeno i soldi per comprarsi un panino e una Coca cola, e stare così insieme a tutti gli altri, il pomeriggio, sul muretto. Vivere da umiliati, in un paese piccolo da cui non si scappa, dove la vita può essere crudele, condannata alla sconfitta per sempre. E invece, Andrea è riuscito a scappare. È riuscito ad affermarsi, è riuscito a farcela.

micheal madsen andrea iervolinomicheal madsen andrea iervolino

Mantenendo quella fragilità che aveva da bambino, ma che adesso ingentilisce i tratti di un vincente.

 

Andrea Iervolino, ventinove anni, è oggi uno dei più importanti produttori cinematografici internazionali.

 

Ha prodotto settanta film, dal "Mercante di Venezia" con Al Pacino a "In Dubious Battle" di James Franco, passando per "The Humbling", sempre con Al Pacino e con Greta Gerwig. E fra non molto arriverà "Beyond the Sun", in cui apparirà papa Francesco, nel ruolo di se stesso. Non proprio "attore": ma, per la prima volta, un pontefice in un film. E la rivista "Variety", la più importante rivista di cinema al mondo, ha già messo Andrea fra i businessmen più influenti di Hollywood.

andrea iervolinoandrea iervolino

 

Eppure, è una storia nata in un posto così improbabile, per far nascere le favole. Cervaro, frazione di Montecassino, provincia di Frosinone. Una famiglia infelice. Il padre che beve, che picchia la moglie. Come è accaduto che Andrea sia diventato quel giovanotto elegante, sempre in completo, camicia bianca e papillon, quello che mette sotto contratto star di Hollywood e registi da Oscar, che viene fotografato con Andrea Bocelli e Keanu Reeves, con Naomi Watts e papa Francesco? Che cosa è successo?

 

Che cosa è successo lo racconta Ugo Di Tullio in un libro, "Da Cassino a Hollywood. Storia di un giovane produttore" (Felici editore, 2017). Un libro che è la storia di Andrea, ma raccontata come un romanzo. O forse anche come un film. Quel film che varrebbe la pena fare, su di lui.

 

Ugo Di Tullio - che ha scritto il libro insieme alle sue assistenti all' università: Giulia Bonuccelli, Gisele Rebecca Davini, Giulia Guidi, Alessia Lanza e Arianna Pera - conosce Iervolino da dieci anni e in questo libro, mostra lo sguardo, l' empatia, l' attenzione per il lato umano di un narratore di storie.

andrea iervolino james francoandrea iervolino james franco

 

E in questo film fatto di parole vediamo l' infanzia di Andrea. Dove, per non essere emarginato, l' unico modo per farsi accettare è portare il pallone. Ma Andrea non ha soldi per comprarlo. E allora? Allora, quelle merendine che la mamma compra in un discount, per risparmiare, ti inventi che siano più buone, più esotiche, che vengano dal Canada. Ci costruisci sopra un mito, e le vendi ai tuoi compagni di scuola. Storytelling.

E business. Le due parole chiave del secolo. Così, alla fine hai i soldi per comprare quel pallone.

monika bacardi al pacino andrea iervolinomonika bacardi al pacino andrea iervolino

 

E tutto il resto sono le mille storie di un bambino solo, ostinato, fragile. Le storie che inventa, nel soppalco, con una cinepresa di cartone, senza obiettivo né pellicola.

E a quindici anni, una storia d' amore divelta dalla indifferenza di lei. E allora a quindici anni andare via, prendere un treno senza biglietto, arrivare fino a Venezia nascosto nel bagno, e trovare il primo lavoro. E poi tutti gli altri.

 

Fino a fondare, con Monika Bacardi, la AMBI entertainment. Quando abbiamo incontrato Andrea, era di passaggio fra Toronto - dove vive - e gli Stati Uniti. Per pagare un caffè, tirò fuori un rotolo enorme di dollari canadesi, come fanno nei film i boss. Solo che lui aveva un sorriso timido, e di quel rotolo, di quel simbolo tangibile di una fortuna girata dalla parte giusta, sembrava quasi scusarsi.

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