DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Giuseppe Gaetano per milano.corriere.it
«A te, che con tutti i bar dove potevi prendere tre spremute e due acque sei voluto andare da Cracco in Galleria, e che poi pubblichi sdegnato lo scontrino: dovevi pagare almeno il doppio». «Paghi la location e il nome: dov’è il problema? Nessuno vi obbliga ad andarci. Oppure ci andate per poi scrivere un post e godere per tutti i “mipiace” o “condividiseseidaccordo” che ricevete?».
«Fai una bella cosa: vai a comprarti succo d’arancia e spremuta al Conad e disconnettiti da Facebook». «I prezzi sono esposti, se non ti va bene alza i tacchi e vai». «Fanno benissimo a spennarvi così: vi piace fare i fighetti... avreste dovuto lasciare anche la mancia, giusto per essere allineati».
Mai colazione fu tanto indigesta per l’utente che nel weekend ha avuto la bella idea di postare sui social lo scontrino battuto dal Café Felix, il bar adiacente al lussuoso ristorante di Carlo Cracco vicino al Duomo di Milano: 41 euro per tre spremute (9 euro l’una e non una da 27 come aveva interpretato inizialmente qualche utente leggendo la ricevuta fiscale) e due bottigliette d’acqua minerale da 7 euro l’una (questo forse un po’ eccessivo trattandosi, effettivamente, di un «bene primario», sebbene delle marche di minerali superino addirittura i 20 euro a bottiglia in alcune rinomate pasticcerie della Galleria ).
Ma se sperava di raccogliere solidarietà per la cifra sborsata, magari inondando la pagina del celebre cuoco di sdegno online, il cliente si è ritrovato invece dalla parte dell’imputato, sepolto da una raffica di critiche e insulti del web. Ricevuti, questi sì, gratuitamente. Tutti i prezzi delle consumazioni sono infatti regolarmente riportati nel menù del locale e la polemica è stata stroncata sul nascere dagli internauti: in tanti gli hanno ricordato come ci siano un’infinità di altri posti, anche in pieno centro, dove rifocillarsi senza bisogno di tirare fuori la carta di credito.
La fama e il successo ottenuto come giudice del reality tv Masterchef, han fatto sì che il 52enne gourmet stellato attirasse a sé negli ultimi anni schiere di fan e ammiratori, ma anche l’odio e l’invidia di numerosi troll e haters. Non è la prima volta che il suo personaggio finisce al centro di bufale costruite ad arte per screditarne l’attività, come nel 2015, quando uscì la «fake news» dell’agnello condito vivo.
Carlo Cracco ristorante cracco in galleria 5il ristorante di carlo cracco in galleria a milano ristorante cracco in galleria 3il ristorante di carlo cracco in galleria a milano ristorante cracco in galleria 4
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