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DAGONEWS
presentazione di soldati d italia con andrea salvadore marco giudici e marcello foa
Stamattina al MAXXI proiezione in anteprima del "meglio di” (60 minuti) di Soldati d’Italia, la serie sulle missione all’estero delle nostre Forze Armate. Sono sei docufilm girati in Kosovo, Libano , Iraq, Afghanistan, Kuwait e Golfo di Aden che raccontano chi sono i nostri soldati. Piu’ racconto che inchiesta, appunto. Prodotto da Rai Italia, la divisione che trasmette agli italiani nel mondo diretta da Marco Giudici.
Era presente il neo presidente della RAI Foa, che si e’ detto “orgoglioso del prodotto”. La sala piena di militari.
Una realta’ mai vista prima cosi’. Parlano le donne (il dieci per cento). Parlano veterani e chi e’ alla prima missione.
Dal calcio ai figli a casa si rompe un ordine formale con cui sempre la narrazione dei soldati è passata sugli schermi. Meno scontata.
L'introduzione di Andrea Salvadore
Le missioni internazionali dei nostri circa settemila soldati italiani sono in aree (terra, mare, cielo) fondamentali per la tenuta della stabilità nel mondo.
presentazione di soldati d italia con andrea salvadore marco giudici e marcello foa
Ci ricordiamo di loro, i nostri soldati, quasi solo in occasione degli auguri di Natale e in sciagurati casi di incidenti.
Eppure sono connazionali che nelle notti sulle brande parlano di noi, del nostro Paese, ricordano affetti che noi a casa diamo per scontati. Nel Mediterraneo, in Africa, nei Balcani, in Medio Oriente, in Asia.
E nelle missioni navali e aeree.
Questi soldati italiani sono la nostra carta d’identità nel mondo, la fotografia e anche lo specchio di quello che siamo.
Sono i cervelli espatriati che vivono su quella sottile linea che divide la giovinezza dall’età adulta, in luoghi sospesi che segneranno per sempre
la loro vita.
soldati d italia di andrea salvadore 2
Sono in quei territori in cui si fa la nostra storia e quella delle generazioni future. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale l’Italia ha partecipato a oltre centodieci missioni militari all’estero.
Ma chi sono questi italiani che, fuori dai nostri confini, proteggono i nostri confini, partecipando a missioni con Forze Armate alleate?
La pubblicistica, la letteratura e anche la televisione ci hanno raccontato l’invio dei nostri “portatori di pace”. Ci hanno raccontato la qualità “umana” delle nostre missioni. Il “peacekeeping all’italiana”. Che è assolutamente vero. Le nostre Forze Armate lasciano una striscia di rimpianto al termine delle missioni.
E noi ci siamo accontentati di questo.
In realtà i soldati italiani sono per definizione truppe scelte.
Innanzitutto perché scelgono di farne parte volontariamente.
Scelgono di fare una vita che consente a noi di fare una vita più tranquilla.
Una scelta che riempie d’orgoglio chi la compie.
soldati d italia di andrea salvadore 3
La caduta del muro di Berlino (1989) e il crollo delle torri di New York (2001) hanno ridisegnato la mappa dei conflitti mondiali aprendo una fase in cui il terrore è entrato nelle nostre vite.
Viene da pensare alle parole del nostro inno d’Italia, gridate a squarciagola dai calciatori della nazionale di calcio prima di una partita (“Siam pronti alla morte…”). E viene voglia di rimettere queste parole in contesti più propri. Di ridare alla parola il significato che il dizionario (e la storia) le hanno assegnato.
Pronti alla morte per portare la pace, la solidarietà.
Racconto sul campo
È matura, urgente una narrazione nuova di chi ha scelto di indossare la divisa delle Forze Armate italiane.
soldati d italia di andrea salvadore 1
È ora di restituire una complessità che da sempre manca nel racconto dell’essere soldato.
Il ritorno a casa inaspettato di un soldato, l’incontro con il figlio, la moglie, che impazziscono di gioia, cristallizza emozioni e ci riporta dentro i confini di una trama che i social hanno ormai trasformato in consuetudine.
Ma cosa c’è tra la partenza di quel soldato e il suo ritorno?
Noi ci siamo proposti di chiudere questo arco di tempo, questo vuoto di racconto, riempiendolo di storie, di luoghi, di relazioni, fino a far sentire metaforicamente l’odore di quel rancio in un paese lontano.
soldati d italia di andrea salvadore 5
Sei episodi da 40/50 minuti e un film, alla fine (di 60 minuti del “meglio di”) possono provare a raccontare agli italiani che vivono fuori dal loro paese quegli italiani invisibili che pure sono andati fuori. Anche per loro.
E’ stato un viaggio lungo oltre un semestre. Con l’obiettivo di restituirci un’Italia nel mondo inedita. Una fotografia di cui andare orgogliosi.
Come accade ai nostri “Soldati d’Italia”.
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