STEPHEN KING TORNA A LUCCICARE: TRA UN ANNO USCIRA’ “DOCTOR SLEEP”, IL SEQUEL DI “THE SHINING” - KING, SEMPRE CONTRARIO AI SEQUEL, FA UN’ECCEZIONE PER RIACCIUFFARE IL SUCCESSO PERDUTO -L’INCONTRO CON UNA 12ENNE DALLA STRAORDINARIA “LUCCICANZA” E’ LO SPUNTO PER UN HORROR “AL MASSIMO DEI GIRI, DA TENERE LA LUCE ACCESA”…

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Loredana Lipperini per "la Repubblica"

Fin qui, Stephen King preferiva i ritrovamenti ai sequel veri e propri, e disseminava i personaggi dei suoi romanzi in altri romanzi. Doctor Sleep, invece, è a tutti gli effetti il seguito di The Shining, e permetterà di ritrovarne il protagonista Danny Torrance. King aveva annunciato il titolo del libro (confermando quanto detto due anni prima a David Cronenberg nel corso di una conversazione a Toronto) in un'altra giornata di settembre, un anno fa e a sorpresa, intervenendo alla George Mason University di Fairfax e leggendo agli astanti le vicende di un gruppo di vampiri mentali chiamati la tribù.

Ora siamo alla data ufficiale: sul suo sito si legge che Doctor Sleep uscirà il 24 settembre 2013 presso la Scribner e, in Gran Bretagna, presso Hodder& Stoughton. Non solo. King promette un ritorno ai vecchi tempi, ovvero: "orrore al massimo dei giri, roba da tenere la luce accesa", dopo anni in cui aveva costeggiato e distillato l'horror in romanzi storici come 22/11/63 o nel grande affresco americano (in microcosmo) di The Dome.

Di certo c'è che Doctor Sleep è stato rivisto, ripensato e riscritto decine di volte: comprensibilmente, dal momento che il bambino con la "luccicanza" viene dal lontano 1977, anno di pubblicazione di The Shining, poi divenuto film per la regia di Stanley Kubrick (trasposizione non molto amata, e con qualche ragione, da King, che vide passare in secondo piano quello che per lui era l'elemento centrale: il rapporto tra padre e figlio, e la dipendenza dall'alcool del primo).

Se, dunque, King non conclude mai davvero le sue storie (ne riversa episodi nel metamondo della Torre Nera, o fa seguire un racconto a un romanzo, come ne Il bicchiere della staffa, mini-sequel de Le notti di Salem, oppure ancora riprende le tracce di un personaggio secondario, come avviene ne Il gioco di Gerald, derivazione di Dolores Claiborne), questa volta si è lasciato dichiaratamente incuriosire dalle sorti di Danny Torrance.

I primi accenni di Doctor Sleep si devono a una notte insonne di tre anni fa, quando King si interrogò sulle sorti di quel bambino speciale sopravvissuto all'entità crudele che infestava l'Overlook Hotel. Presto detto: Danny ha quarant'anni e lavora in un ospizio per malati terminali. La "luccicanza", la possibilità di intuire episodi che appartengono al futuro o al passato e di comunicare telepaticamente, gli serve ad alleviare l'agonia dei morenti e a vincere alle corse dei cavalli.

Di Jack, padre terribile ma - a differenza di quanto si evince dal film di Kubrick - capace di immenso amore per il figlio, Danny serba evidentemente ricordi e cicatrici. E' l'incontro con una bambina di dodici ani, Abra Stone, il cui "shining" è di sbalorditiva brillantezza, a determinare anche gli schieramenti, e la lotta contro i misteriosi membri della "tribù", che si nutrono proprio di "luccicanza": anzi, della sofferenza dei bambini che la posseggono quando vengono torturati a morte. Il bene, il male e il riscatto: cose (preziose) che appartengono alla King-opera. Fra un anno.

 

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