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1. STRISCIA CONTRO SKY A COLPI DI SPOILER
Antonio Dipollina per “la Repubblica”
Cuochi e fiamme, la tv che si rivitalizza e va per social e commenti ovunque: ma ci vuole l’atto proditorio di Striscia la notizia. La vicenda è nota. L’altra sera, dal nulla, quelli del programma di Ricci decidono di attaccare a testa bassa Masterchef, programma-gioiellino di Sky. L’inviato Max Laudadio scodella la sentenza: uno dei concorrenti non è affatto un dilettante ma lavora da tempo dal superstellato Sadler. Ma soprattutto il servizio si chiude rivelando il vincitore, e anche il resto del podio, della finale in programma stasera su SkyUno. Una bordata micidiale. Era dai tempi di qualche Sanremo di decenni fa che a Striscia non facevano niente di simile.
giudici master chef
MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE - NICOLO'
Il finimondo è lì a un passo: sui social insorgono a migliaia e mettono Striscia nel mirino. Non si fa così. Da Sky e da Magnolia (la potentissima casa di produzione di Masterchef ) arrivano reprimende feroci e minacce di denuncia in tribunale (si vedrà: in teoria esistono norme del codice civile sulla concorrenza sleale ma tutto, in ambito televisivo, è scivoloso e fluttuante). Sadler smentisce che il concorrente sia in casa loro («fantasiosa invenzione»). Tutto nasce dal precedente dello scorso anno.
MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE - STEFANO
La finale di Masterchef andò in diretta: un disastro, i celebrati chef, che passano per geni televisivi, incapaci di reggere la tensione e adeguarsi alla situazione. Comprensibile: Masterchef , al pari di altri simili talent, può raggiungere vette di perfezione solo se stretto nel cellophane della post-produzione. L’infelice esperienza aveva convinto tutti a tornare sui propri passi, ma resta il punto: quanto è credibile che il vincitore di un programma registrato mesi prima rimanga segreto così a lungo?
E le clausole del contratto che ogni concorrente firma prevedono sì penali allucinanti per il silenzio, ma chi sarebbe in grado davvero di pagarle? Su questo filo sottile quanto debole ha giocato Striscia, per motivi che un giorno forse si scopriranno ma che hanno a che fare anche con la lotta feroce di Antonio Ricci contro i programmi presunti taroccati, in primo luogo il diretto concorrente Affari tuoi che non ne vuole sapere di cedere negli ascolti. Quindi più tarocchi si mettono nel ventilatore, meglio è.
MASTERCHEF QUARTA EDIZIONE
DIRETTA MASTERCHEF A MILANO
Scenari possibili. 1) La faccenda si chiude già stasera con relativi pochi danni e il vincitore annunciato da Striscia. Poco probabile. 2) La questione va avanti con Striscia e Ricci felici della ritrovata giovinezza che si attaccano coi denti al collo dell’avversario e non mollano il colpo. 3) Varie ed eventuali (del tipo: “è giallo”) da scoprire stasera.
Il dovere di cronaca, qualunque cosa sia, impone di riferire che circolano leggende metropolitane da paura, del tipo che Sky avrebbe pronti tre finali diversi con tre vincitori diversi e quindi andrebbe in scena un altro winner rispetto a quello indicato da Striscia: a quel punto valgono anche le scie chimiche, ma in tv non si sa mai. Con la sensazione che in questa faccenda il “cessate il cuoco” (copyright Bergonzoni) sia ancora lontano.
2. BARBIERI: SCONCERTANTE MA CI PORTERÀ PUBBLICO
FEDERICO FERRERO AL WORKSHOP DI BARILLA
Marisa Fumagalli per il “Corriere della Sera”
«Sarà un grande spettacolo, l’ultima sfida. Piatti stupendi, finalisti bravi...».
Allora il vespaio suscitato da «Striscia...» accrescerà ancora di più l’audience di «MasterChef»?
«Direi di sì, i telespettatori aumenteranno», risponde Bruno Barbieri, uno dei giudici del gastro-programma in onda su Sky, con Cracco e Bastianich. Emiliano, cuoco stellato di lungo corso, Barbieri è la figura meno dirompente dei tre. Si definisce «il tecnico». Colui che, nel bacchettare i concorrenti non usa frasi a effetto ma cerca di spiegare il perché dell’errore. Questo colloquio avrebbe dovuto puntare sul suo libro di prossima pubblicazione, Cerco sapori in piazza Grande (Rizzoli), ma l’urgenza dei fatti sposta inevitabilmente il tiro.
Barbieri, perché questo colpo basso di «Striscia»?
«Non saprei. Ho cercato di capire, senza riuscire a darmi una risposta. Forse un colpo di scena per fare casino, per farci dispetto. Non è stata una bella cosa».
antonio ricci con la moglie e la figlia b3e9 1
«Sono sconcertato», ha scritto in un tweet, parlando di un gesto irrispettoso.
«Certo. È andare contro chi paga l’abbonamento per godersi la serata, contro i telespettatori che aspettano da mesi la finalissima. Irriguardoso nei confronti di chi lavora nel programma».
Non le sembra che l’esposizione mediatica della cucina e degli chef abbia raggiunto livelli di guardia?
«Il fatto è che il cibo è importante. I programmi tv raccontano l’Italia alimentare, stimolano le persone a cucinare in casa, prendendo spunto dal sapere trasmesso dai cuochi. E poi, diciamolo: non ci è rimasto che il cibo».
L’appeal di «MasterChef» sta soprattutto nella sfida.
«La vita è una sfida».
giass antonio ricci con luca e paolo
Cuochi e tv: meno tempo ai fornelli in favore del più redditizio show. Vero?
«Il nostro lavoro è cambiato. Le brigate di cucina sono in grado, da sole, di operare. Oggi lo chef si fa vedere, si confronta, promuove...».
Anche le patatine, la pasta, le conserve. Insomma, la pubblicità.
«Nessuno scandalo, fanno così molti cuochi del mondo».
Una ragione per acquistare il suo libro?
«Per riscoprire i prodotti del mercato, di stagione. Seguendo le mie ricette, in modo da farle proprie, con un tocco personale».
3. QUEI FINALI ANTICIPATI CHE TURBANO ANCHE OBAMA
Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
bill hillary clinton come house of cards
Sostanzialmente il mondo si divide in due tipi di persone, quelle che vogliono sapere come va a finire. E quelle che invece preferiscono la sorpresa. Di recente chi appartiene alla seconda categoria si trova in grossa difficoltà. E la colpa è degli spoiler.
Inezie? Mica tanto se si pensa al putiferio suscitato dalla vicenda MasterChef . E non deve stupire che sul caso dei leaks di House of Cards su Twitter sia intervenuto addirittura il presidente Obama imponendo con un cinguettio il silenzio. Per alleggerire la tensione il colosso dello streaming Netflix (lo stesso che ha «per sbaglio» messo in rete con settimane d’anticipo le ultime avventure di Frank Underwood) ha lanciato Living with Spoilers, sito per imparare a convivere con i guastafeste.
E se l’espressione to spoil (rovinare) affonda le sue radici nel lontano 1982 in una serie di conversazioni su Star Trek II: L’ira di Khan , ora la parola entra nel nostro vocabolario con il diffondersi delle serie tv e dello streaming in rete. Perché più riveli, più click ottieni. Certo i cattivi ragazzi sono sempre esistiti anche i tempi di Keyser Söze e di chi svelava davanti ai cinema il finale de I Soliti Sospetti . Ma con il diffondersi di internet tutto cambia. Non a caso dell’argomento si discute ossessivamente sul sito Reddit dove è stata creata una vera e propria etichetta degli spoiler. Tra le soluzioni ideate per i portali di recensioni c’è anche speciale codice html che permette di mostrare sulla pagina web la parte sensibile della recensione solo a secondo dell’interesse.
Al di là dei problemi tecnologici resta però un fatto. Che chi odia gli spoiler è un inguaribile ottimista. E lo spiegava già nel 1989 Harry a Sally quando diceva: «Se compro un libro, io leggo l’ultima pagina per prima: così, se muoio prima di finire, so quello che succede».
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