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Carlo Tarallo per Dagospia
Sigaretta elettronica, ma quanto fai male? Il "giallo" dell'anno, ovvero il mistero che ruota intorno ai danni causati dalle "svapate" in relazione alle boccate di fumo dalle sigarette tradizionali, potrebbe essere arrivato a una svolta. Stamattina a Napoli, presso il dipartimento di chimica dell'Università Federico II, la "Ovale", leader nella produzione di e-cig e liquidi, ha presentato i risultati di due studi: uno di un laboratorio americano e uno dell'ateneo partenopeo.
Due ricerche che, stando ai committenti, dimostrano come la sigaretta elettronica sia estremamente meno dannosa di quella normale e che l'idea di tassare le e-cig per decreto al 58,5% sarebbe il colpo di grazia per il settore. Di seguito, alcuni stralci del documento diffuso al termine dell'incontro di questa mattina.
NICOTINA ASPIRATA: ECCO I DATI
"La sigaretta elettronica Ovale utilizzata con i i liquidi Ovale - recita la nota - rilascia un massimo di nicotina pari ad un terzo di quella emessa dalla comune sigaretta. Il dato emerge da uno studio condotto da uno dei più noti laboratori di ricerca americani, l' Arista Laboratories, che per mesi ha condotto test e raccolto prove e analisi.
Secondo lo studio utilizzando la e cigs più potente, quella con maggior capacità di erogazione e abbinandola al liquido con maggior concentrazione di nicotina (16 mg per ml) si è rilevato che per 10 puff, quindi per dieci aspirazioni di questa ecigs, il contenuto complessivo di nicotina aspirato è mediamente di 0,3 mg per ml, dunque un terzo rispetto ad una sigaretta tradizionale che mediamente rilascia 0,9 mg per ml per 10 aspirazioni.
Un dato notevolmente al di sotto del limite previsto dalla legge (sempre per la sigaretta comune) che è 1 mg per ml. Il metodo utilizzato per la ricerca è un metodo standard di riferimento per quanto riguarda test effettuati anche su sigarette comuni.
Si tratta di procedimenti standard ISO che tengono conto di una serie di test condotti utilizzando una macchina che viene chiamata smoking machine, a cui sono state installate le sigarette elettroniche ovale, caricate con i liquidi ovale con concentrazione di nicotina a 16 e 9 mg per ml. Il test è consistito nell'effettuare delle aspirazioni e analizzare i filtri su cui si depositavano le sostanze erogate per poter capire quali fossero e in che concentrazione erano presenti".
I LIQUIDI: LE ANALISI DELL'UNIVERSITÃ FEDERICO II
"Le sostanze contenute nei liquidi Ovale - prosegue il documento - non sono dannose per la salute umana. Il dato emerge da uno studio effettuato dallo staff del dipartimento di scienze chimiche dell'Università Federico II di Napoli".
"Nei nostri laboratori di ricerca abbiamo esaminato alcuni liquidi per sigaretta elettronica della ditta Ovale. - spiega Marco Trifuoggi, docente di chimica analitica degli inquinanti della Federico II - Si tratta di soluzioni acquose, quindi acqua e un aroma naturale con l'aggiunta, in alcuni casi, di nicotina.
Abbiamo cercato di certificare se nella composizione dei liquidi ci fossero oltre ai normali metalli quali sodio, potassio, calcio, magnesio naturalmente presenti sia nelle acqua di partenza sia negli aromi naturali, anche metalli che possano dare nocumento alla salute, quindi metalli tossici e nocivi per l'uomo. La verifica è stata fatta sulla presenza in quantità tangibili, di metalli quali arsenico, manganese, cromo, vanadio, piombo e così via. Sostanzialmente - aggiunge Trifuoggi - quello che abbiamo verificato è che la loro presenza può essere esclusa fino ai limiti di rilevabilità strumentale e soprattutto fino ai limiti di rilevabilità compatibili con normali prodotti per questo uso.
Ci siamo spinti anche oltre e abbiamo verificato se fossero presenti solventi organici, sostanze organiche clorurate volatili, cloroformio, che possono derivare da processi di lavorazione industriale e che sono tossici e nocivi. Abbiamo verificato anche in questo caso, l'assenza di queste sostanze nei prodotti analizzati".
"IL MINISTERO DELLA SALUTE SI OPPONGA ALLA TASSAZIONE. LE E CIGS STRUMENTI CONTRO IL TABAGISMO".
"In questi giorni osserviamo sconcertati quanto succede in materia di sigaretta elettronica - commenta Riccardo Ascione, amministratore delegato di Ovale Europe - Non mi aspettavo una spinta così determinata da parte del governo Letta su una tassa per sigaretta elettronica. Il prodotto che abbiamo introdotto in Italia ben sette anni fa è stato da sempre proposto come alternativa al fumo.
Oggi invece vogliono spingere il prodotto nel settore dei tabacchi dove si creerebbe un grandissimo conflitto di interessi fino alla probabile completa eliminazione dal mercato. Per questo chiediamo al nostro Ministero della Salute, come sta avvenendo negli altri paesi europei sull'onda di quanto asserito dalla Comunità Europea, di intervenire con forza e opporsi quindi a questi interventi legislativi che vogliono distruggere il settore e creare 10 mila nuovi disoccupati".
"Il Governo - aggiunge Ascione - introducendo con decreto una tassazione spropositata al 58,5% ed una regolamentazione fiscale simile a quella dei tabacchi non ha pensato alla tutela del consumatore ma solo ad annientare il settore pensando di guadagnarci. Inoltre ha di fatto consegnato il prodotto ai tabaccai. Noi tuteleremo l'azienda, i rivenditori e i consumatori presso tutte le sedi preposte sia nazionali che europee contro un provvedimento che è ingiusto e incostituzionale".
I CONSUMATORI
"Si pensa solo a fare cassa, a imporre tasse senza pensare alla salute del consumatore e anche alle sue tasche". Così il presidente nazionale di Adiconsum Pietro Giordano commenta l'intenzione del Governo Letta di introdurre la tassa del 58,5% sulle ecigs. "E' come con le liberalizzazioni - ha aggiunto - tutti ne parlano, tutti le auspicano, ma nessuno le applica. Si fanno le cose sempre in funzione degli interessi delle lobby e non dei consumatori".
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