L'ASSESSORA “TOGLIMULTE” SFIDA DE MAGISTRIS: NON SI DIMETTE E FA TREMARE IL NARCISINDACO

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Carlo Tarallo per Dagospia

Finisce nel modo peggiore l'avventura dell'assessore allo Sport del Comune di Napoli Giuseppina Tommasielli. La fedelissima del sindaco Luigi De Magistris, pilastro della "rivoluzione arancione", è da 48 ore sulla graticola: indagata per falso e truffa. Avrebbe fatto le cosiddette "carte false", secondo la procura di Napoli, per far annullare sette contravvenzioni stradali da 94 euro ciascuna a sua sorella e al cognato, Francesco Gaudieri, che è un giudice amministrativo e pure sindaco di Villaricca.

L'inchiesta coordinata dall'aggiunto Gianni Melillo, e condotta dai pm Teresi, Sepe, de Simone e Santulli, è basata su intercettazioni e documenti acquisiti presso il comando di polizia municipale.

In pratica, per i Pm, la Tommasielli avrebbe fatto pressioni affinchè venisse "alterato il registro di protocollo degli atti in entrata all'assessorato alla Mobilità facendo risultare depositate, in data anteriore alle contravvenzioni indicate, istanze di autorizzazione al transito nella Ztl da parte del cognato e della sorella sovrascrivendo e cancellando le preesistenti annotazioni del registro". In sostanza, per far risultare nulle le contravvenzioni, la Tommasielli avrebbe fatto concedere dei permessi alla sorella e al cognato retrodatandoli e ottenendo così la "cancellazione" delle multe.

E adesso? L'intero fine settimana (la notizia è di sabato mattina) è trascorso tra richieste di dimissioni e indiscrezioni sulla linea difensiva della Tommasielli, che potrebbe sostenere che su quelle due auto contravvenzionate circolava il cognato-sindaco per motivi istituzionali. Una toppa peggiore del buco, come sostengono i maligni? Non si sa. Quello che si sa è che, stando a quanto risulta a Dagospia, quando le forze dell'ordine hanno acquisito presso i vigili urbani di Napoli la documentazione relativa all'indagine, si sono trovati di fronte a una situazione assai curiosa.

In totale negli ultimi 4 anni, sono state elevate a Napoli circa 5 milioni di contravvenzioni. E quanti sono i verbali annullati? Appena 196. Una percentuale infinitesimale, costituita per lo più da multe comminate a automobilisti "pizzicati" dalle telecamere mentre entravano nella Ztl, e successivamente cancellate perchè i conducenti hanno potuto dimostrare, carte alla mano, che erano diretti verso l'ospedale Vecchio Pellegrini, in piena Ztl, per un pronto soccorso. Un "caso" come quello che vede protagonista la Tommasielli, invece, non si sarebbe mai verificato.

Agli atti ci sarebbero anche le note pervenute dall'assessorato alla Mobilità per cancellare le contravvenzioni. Mercoledì prossimo la Tommasielli sarà interrogata, ma al Comune la tensione è altissima.

L'assessora non molla: stando a indiscrezioni, avrebbe fatto presente di non essere la sola protagonista dell'amministrazione comunale a essere finita sotto inchiesta (il riferimento sarebbe all'avviso di garanzia piovuto sul groppone del vicesindaco Tommaso Sodano, accusato di abuso d'ufficio e truffa per una consulenza sospetta).

Dunque, perchè dovrebbe essere la sola a pagare? Una bella gatta da pelare per De Magistris, incazzatissimo per l'accaduto e che per oggi avrebbe fatto "saltare" l'annunciato incontro con "la Pina"...

 

DE MAGISTRIS ALLO STADIOLUIGI DE MAGISTRISde magistrisdemagistrisPINA TOMMASIELLI