CALCI AI PALLONI E ALLE PALLE! - LE SUORE SCENDONO IN CAMPO CONTRO I TURISTI DEL SESSO CHE IMPERVERSERANNO IN BRASILE DURANTE IL PROSSIMO MONDIALE DI CALCIO CHE INIZIERÀ TRA UNA VENTINA DI GIORNI

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Manuela Tulli per "ANSA"

Manca ancora una ventina di giorni al fischio di inizio dei Mondiali di calcio in Brasile ma qualcuno già è sceso in campo. Sono le suore di Talitha Kum, rete internazionale contro la tratta, che hanno avviato una campagna chiedendo di denunciare abusi e sfruttamenti. I Mondiali sono infatti non solo un'occasione per vedere del bel calcio, fare festa e per molti anche di trovare lavoro.

Un evento internazionale di questa portata rischia anche di fare aumentare gli affari dei trafficanti di persone che in Brasile lavorano soprattutto con lo sfruttamento della prostituzione. "Gioca per la vita, denuncia la tratta": questo lo slogan della campagna nella quale sono coinvolte circa 250 suore, aiutate da laici, nelle dodici città del Brasile dove verranno giocate le partite. Momenti di sensibilizzazione, per invitare alla denuncia dei casi di tratta, ci saranno nei prossimi giorni anche in altre parti del mondo.

"Uniamo le nostre forze per salvare i più vulnerabili da questa schiavitù della tratta", ha detto in una conferenza stampa il prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata, il cardinale Joao Braz de Aviz, ricordando come Papa Francesco sia più volte intervenuto contro questo dramma. Suor Carmen Sammut, presidente delle Superiori generali, ha evidenziato come "i profitti che arrivano da questo crimine, la schiavitù delle persone, siano enormi".

Ma è Suor Gabriella Bottani, italiana ma da dieci anni in Brasile, in servizio in Amazzonia, innamorata del Paese carioca, e pure tifosa della nazionale che quest'anno gioca in casa, a spiegare il senso di questa mobilitazione: "In tempo di mega-eventi aumenta il rischio della tratta soprattutto nelle modalità di lavoro schiavizzato e sfruttamento sessuale".

E fa presente come il traffico legato allo sfruttamento del mercato del sesso sia aumentato del 30% durante i Mondiali in Germania e del 40% in Sudafrica. E invece l'evento calcistico atteso da tutto il mondo deve essere un momento "per promuovere il diritto alla vita e denunciare tutte le forme si sfruttamento che la svalorizzano e la mercificano", dice suor Gabriella.

Oltre alla prostituzione lo sfruttamento riguarda anche altri campi perché "le offerte di lavoro sono tante - spiega suor Estrella Castalone, coordinatrice di Talitha Kum - e molti, che sono alla ricerca di una vita migliore, finiscono per essere ingannati".

 

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