FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE…
da www.dailymail.co.uk
Ecco i migliori fotoreportage di maggio secondo "Time".
Jim Richardson fa una serie di ritratti dei contadini delle Ande che raccolgono le patate. Una vita difficile, fra piantagioni con 70 varietà diverse, ceste caricate in spalla per andare a vendere al mercato. Rodrigo Abd si occupa invece delle miniere d'oro illegali in Perù, dove circa 40.000 lavoratori sono sfruttati e vivono in condizioni pessime.
La cover story di maggio del "National Geographic" è dedicata alla nuova rivoluzione del cibo, che è costata parecchi guai al fotografo George Steinmetz, arrestato in America come in Yemen e Iran. La produzione di grano deve essere raddoppiata entro il 2050 per soddisfare la popolazione mondiale in crescita, così lui è andato in giro a fotografare campi e fattorie ed è finito fra i fuochi dell'industria agroalimentare e le pressioni degli animalisti.
Il reportage di Jost Franko riguarda i bambini siriani rifugiati in Libano. Il numero è spaventoso: oltre un milione. Alcuni si dividono fra scuola e lavoro, più spesso diventano manodopera a basso costo e unica fonte di reddito familiare, poiché gli adulti non trovano un'occupazione in esilio. Qui sono ritratti minorenni che vivono chiedendo l'elemosina, pulendo le scarpe in strada, vendendo fiori, o riciclando ferro dalla spazzatura.
Jessica Lehrman documenta l'hip hop underground di New York (e non solo), un mondo parallelo a quello che conosciamo attraverso le classifiche. Mark Peterson sceglie di seguire l'incontro annuale della National Rifle Association's (NRA), avvenuto il 25 aprile a Indianapolis, frequentato da migliaia di entusiasti dei fucili, una vera e propria celebrazione del culto delle armi, date in mano a quattrenni.
Sebastiano Tomada ritrae la vita nelle favelas brasiliane, a poche settimane dall'inizio dei mondiali di Calcio, mentre la polizia di pacificazione cerca di rimettere ordine per le strade.
C'è poi il video che spicca alla trentesima edizione degli "Infinity Awards" , intitolato "Too Young to Wed", troppo giovani per il matrimonio, una campagna che si concentra sulla lotta alle nozze forzate delle bambine.
Troopo giovani per sposarsi
Polizia di pacificazione a Rio
Nelle favelas di Rio
Migliaia di entusiasti delle armi a Indianapolis
La situazione nelle favelas brasiliane
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