FLASH! - FERMI TUTTI: NON E' VERO CHE LA MELONA NON CONTA NIENTE AL PUNTO DI ESSERE RELEGATA…
Silvia Fumarola - Estratto da repubblica.it
tiberio timperi foto di bacco (2)
Le battute alla Alberto Sordi, le doti da imitatore, il cinismo romano stemperato nella malinconia quando parla dell’infanzia e dei genitori, la consapevolezza di essere fortunato «perché trasformare in lavoro la propria passione non succede a tutti», e al tempo stesso di non aver raggiunto tutti gli obiettivi. Tiberio Timperi conduce Unomattina estate e da settembre approda alla piazza dei Fatti vostri, in coppia con Anna Falchi, su Rai 2. Dagli inizi alla radio, ragazzino, una lunga carriera: Telemontecarlo, il Tg4, la Rai.
Giornalista, conduttore, attore doppiatore: «Sono spurio» dice ridendo. A 58 anni, tra alti e bassi privati e professionali, dopo aver detto a Pierluigi Diaco che «era pronto per la pensione», è uno dei protagonisti della stagione tv.
Allora, addio rimandato.
«I pianeti si sono allineati. Quando a Salvo Sottile hanno affidato un programma in prima serata su Rai 3, mi hanno chiamato per I fatti vostri».
(...)
È più cinico o disincantato?
«Il cinismo mi ha aiutato a sopravvivere. Dal 1991 al 1996 ho lavorato alla Fininvest, a Milano, cinque anni fondamentali. Grande scuola il Tg4, potevi non votare Berlusconi, nessuno mi ha mai limitato. Emilio Fede era epico nelle sue sfuriate, ma ho imparato tanto».
Aveva un modello?
«Baudo, Corrado, Enzo Tortora che era affilato. Baudo faceva spettacolo con l’incidente, di Corrado amavo la familiarità».
Ha lavorato con Mike Bongiorno e Raffaella Carrà: un ricordo?
«Con Mike presentai il Festival italiano, una sorta di anti Sanremo, era un signore. Con Raffaella preparavamo Navigator, con Sergio Japino a Cinecittà. Non capivo il programma. Japino mi disse: “Io sono la televisione”, replicai: “E io il frigorifero”. Poi Raffaella fu distaccata con me».
L’aspetto fisico nel suo caso ha contato: fotoromanzi, fiction e film.
«Ha contato. E forse è stato un po’ penalizzante, alla fine “bello e un po’ stupido”, no? Quando ho fatto la radio non c’era la telecamera, e l’avvenenza non contava. All’inizio ero cicciotello e con i brufoli».
(...)
Se dovesse descriversi?
«Non sono incline al compromesso, non sono mondano, sono pignolo. Non mi tengo un cecio in bocca, dico la verità e voglio sentirmela dire».
Ha rimpianti?
«A Los Angeles nel 2001 mi fermò un tizio della Philip Morris, grande agenzia di modelli e attori, con un biglietto: “Compliments you are scouted”. Ero in vacanza con la mia fidanzata, non ho compilato i moduli. La curiosità di vedere cosa sarebbe potuto accadere è restata. Ma mi accontento. Se penso da dove sono partito: la casa senza termosifoni, ho patito tanto di quel freddo da bambino. Non esiste solo la tv ma anche la vita. Oggi vorrei innamorarmi di nuovo».
tiberio timperi foto di bacco (1)
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