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Michele Anselmi per "il Secolo XIX"
Qualcuno, per scherzo, scomoda il famoso "patto della crostata" tra D'Alema e Berlusconi in casa Gianni Letta. Ma in realtà non c'è niente di particolarmente ghiotto. Nessun "inciucio". Se non il fatto che, per non pestarsi i piedi nei primi due mesi del 2012, di fronte al notevole spiegamento di filmoni americani, da "Mission: Impossible. Protocollo fantasma" a "J. Edgar", da "Hugo Cabret 3D" al remake hollywodiano di "Uomini che odiano le donne", Giampaolo Letta e Aurelio De Laurentiis hanno trovato un accordo sulle uscite delle loro commedie di punta.
Sono quattro: tre targate Medusa, una Filmauro. Trattasi, naturalmente, di tregua post-natalizia. Per le feste, infatti, i due rivali storici lanceranno nelle sale il 16 dicembre, in centinaia di copie, due classiche cine-strenne: cioè "Finalmente la felicità " di Leonardo Pieraccioni e "Vacanze di Natale a Cortina" di Neri Parenti. Ma non sarà una passeggiata, perché i comici italici, lo stesso giorno, dovranno vedersela con "Sherlock Holmes. Gioco di ombre", che promette sfracelli al botteghino come il primo. La torta natalizia ogni tanto riserva sorprese.
Ma è con l'anno nuovo, appunto, che bisogna dosare le forze, in modo da non sovrapporsi, pure per ottimizzare i notevoli costi affrontati. L'ambizione è di doppiare la favolosa stagione 2010-2011, nel tentativo di sfondare, alla voce Italia, la quota di mercato del 40 per cento. Però ci sono segnali di controtendenza: se il calo complessivo degli incassi, rispetto al 2010, è imputabile all'insuccesso dei kolossal americani, il fenomeno Zalone potrebbe tuttavia non ripetersi.
Così, dopo annunci, smentite e ritocchi di date, ecco l'idea di scaglionare con cura l'uscita del quartetto comico. Il primo ad arrivare sugli schermi, il 4 gennaio, sarà "Immaturi-Il viaggio" di Paolo Genovese, cronaca di una buffa/corale vacanza in Grecia dei sette bamboccioni ritrovatisi, nella speranza di bissare i 15 milioni del primo. Il 20 gennaio tocca a un altro numero 2 molto atteso, cioè quel "Benvenuti al Nord" di Luca Miniero che trasporta gli stessi personaggi dal sole di Castellabate alle brume di Milano e dintorni. Altre tre settimane ed ecco, il 10 febbraio, uscire "Com'è bello far l'amore" di Fausto Brizzi, volendo pure in 3D, dove la coppia sessualmente spenta Fabio De Luigi e Claudia Gerini viene risvegliata alla passione erotica dal pornodivo Filippo Timi. Tre film il cui investimento complessivo, per Medusa, si avvicina a 30 milioni di euro, tra produzione e lancio.
Solo il 24 febbraio, passata la buriana sanremese, si vedrà "Posti in piedi in Paradiso" di Carlo Verdone, nel quale il comico romano, affiancato da Pierfrancesco Favino e Marco Giallini, si misura, senza rinunciare a far ridere, col tema dei padri separati ridotti sul lastrico causa alimenti. Doveva uscire il 20 gennaio, ma il duello con "Benvenuti al Nord" avrebbe sfavorito entrambi. E quindi... «Quindi va bene così» spiega Verdone dalle Giornate professionali di Sorrento, dov'è sceso con Micaela Ramazzotti e De Laurentiis per mostrare agli esercenti di tutt'Italia venti minuti del film. «Non è che temessi gli altri colleghi, penso di aver fatto una buona commedia: divertente e toccante. Ma preferisco uscire così, da solo, staccato da tutti, fuori dall'agone. Magari avrò anche più sale a disposizione. Una scelta sensata, meglio spalmarsi nell'arco di due mesi e non farsi guerre inutili».
Conferma Giampaolo Letta, ad di Medusa: «Non parlerei di patto o di tregua. Semplicemente una decisione di buon senso presa insieme a De Laurentiis. A metterci l'uno contro l'altro, avremmo perso tutti, facendo il male dei film, che sono venuti bene, e del mercato, che sta dando segni di ripresa». In effetti è così.
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