DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Gasperetti per Corriere.it
Era stata profetica Elisabetta Savigni Ullmann, interprete ufficiale alla Casa Bianca e docente all’Università del Maryland, diventata famosa (grazie a un video virale) per via degli sguardi apparentemente inorriditi mentre cerca di tradurre (e soprattutto interpretare) gli svarioni lessicali di Donald Trump.
Due anni fa, ospite d’onore in un convegno a Pisa sulla possibilità che l’intelligenza artificiale potesse sostituire l’interpretazione umana, spiegò che l’intervento umano non si basa soltanto sulla traduzione, ma su tantissimi aspetti «che vanno dall’espressione facciale alla mediazione culturale» e dunque a oggi il computer non può sostituire una corretta traduzione. Già, chissà che cosa avrebbe combinato un algoritmo nell’ascoltare le parole del presidente Usa davanti al nostro Mattarella, per non parlare poi dell’ormai famosissimo «Giuseppi» E chissà come l’algoritmo avrebbe interpretato le espressioni della traduttrice.
Radici livornesi
Elisabetta Savigni è livornese doc, si è diplomata al liceo linguistico nella sua città e poi ha frequentato la scuola per interpreti a Firenze prima di laurearsi in Italianistica con Icon (Italian culture on the net), il consorzio di università italiane che ha ideato uno dei primi corsi di laurea online per studenti di tutto il mondo. Poi, dopo una serie di viaggi di lavoro, si è trasferita nel 1989 con il marito di nazionalità svizzera negli Stati Uniti. È una maestra quasi ineguagliabile nell’interpretare (e soprattutto tradurre) il linguaggio altrui.
È nata a Montenero, Elisabetta, una collina davanti a Livorno e al suo mare, diventata un quartiere residenziale e sede di uno dei santuari mariani più famosi d’Italia. E qui ha frequentato elementari, medie e superiori. Madre di due figlie di 39 e 30 anni, vive ormai da vent’anni a Washington e gira il mondo dietro gli uomini più potenti. E’ stata interprete di Clinton, Bush, Obama e adesso di Trump.
L’incontro con Ciampi
In pochi anni, poco dopo essere partita da Livorno, si è fatta apprezzare non solo per le sue doti tecniche di traduttrice, ma anche per l’intelligenza e l’amore, dopo tanti anni trascorsi all’estero, per l’Italia e la sua città, Livorno, la stessa di Carlo Azeglio Ciampi. Che la volle incontrare dopo che il suo predecessore l’aveva nominata commendatore. In un’intervista di qualche anno fa al quotidiano della sua città, Il Tirreno, Elisabetta Savigni aveva descritto Clinton come «un brillante e abile uomo politico», George Bush come «una persona estremamente carina che conquista con la sua cordialità».
Barack Obama, invece, lo aveva raccontato come l’uomo «della svolta epocale per gli Stati Uniti, che nonostante tutto, è un paese ancora molto razzista». E ancora: «Obama è una persona vera, lo adoro: crede veramente in quello che fa e ogni volta che parla accende una profonda riflessione».
Il legame con l'Italia
sergio mattarella donald trump
Elisabetta ha ancora l’Italia nel cuore e quando ha un po’ di tempo trascorre le vacanze a Livorno. Gli amici dicono che è innamorata del mare e soprattutto degli scogli del Romito, con un'acqua da favola, resi celebri anche dal film cult Il Sorpasso di Dino Risi. Ama anche ascoltare il vernacolo della sua gente. Che spesso si diverte a tradurre. E quando lo fa, dicono gli amici, il volto le si illumina e certe “faccine” spariscono.
donald trumptrump e l interprete trump e l interprete
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