TU MI FAI GIRAR COME SE FOSSI UNA BAMBOLA - APRONO, IN FLORIDA E A BERLINO, LE VERE CASE DI BARBIE

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1 - IL SOGNO DELLE RAGAZZINE DIVENTA REALTÀ: HA APERTO LA CASA DI BARBIE A GRANDEZZA NATURALE

DAGOREPORT

Dal "Daily Mail"
http://bit.ly/129WodT

Quante bambine, comprese quelle ora un po' cresciute, hanno sognato di potersi rimpicciolire per entrare nella casa delle bambole di Barbie? Per le ragazzine e le ex-ragazzine di oggi il sogno è diventato realtà.

A Sunrise, in Florida, ha aperto "Barbie The Dreamhouse Experience", la copia esatta a grandezza naturale della casa di Malibu della famosa bambola-icona Mattel.

Quasi mille metri quadrati in cui sono stati ricostruiti tutti gli ambienti dell'originale casa di Barbie, dal soggiorno alla camera da letto, passando per il bagno e la cucina, con tanto di accessori e ascensore. Tutto rigorosamente rosa, meglio se shocking.
Per costruirla c'è voluto meno di un anno, chili e chili di glitter e litri di vernice.

All'interno ovviamente si trovano 350 bambole e oggetti da collezione, oltre al compagno nonché versione maschile di Barbie, il celeberrimo Ken. Il progetto è stato voluto da Mattel in collaborazione con EMS Entertainment.

Il biglietto di ingresso alla casa costa dai 14 ai 29 dollari, ma alcune zone sono disponibili anche per essere affittate in occasione di feste e compleanni. I genitori in quel caso potranno scegliere di far vivere alle proprie figlie delle esperienze uniche: o organizzare una sfilata, truccate e vestite come la mitica bambola, oppure esibirsi sul palco con tanto di coreografie a tema.

A parte il fatto che il risultato finale, e non solo a livello estetico, è abbastanza inquietante, la questione è un'altra: siamo sicuri che alle bambine di oggi piacciano ancora le bambole?


2 - BARBIE, QUELLA CASA A GRANDEZZA NATURALE CHE NON PIACE ALLE DONNE

a.d. per "Daringtodo.com"

Deamhouse Barbie, la casa rosa confetto aprirà le porte ai vistatori il 16 maggio prossimo nel bel mezzo di Alexanderplatz, nel cuore di Berlino. 2500 metri quadrati a riprodurre a "grandezza umana" il sacro tempio di Barbie e permettere alle ragazzine di immergersi nel suo mondo dorato, quello fatto di trucchi, glitter e abiti a profusione. Ci sarà anche il mini Pony, quello con la coda fluente, e il karaoke e la pasticceria virtuale, volendo ci si può fare fotografare, il tutto per 22 euro.

La celebrazione della bambola Mattel è però osteggiata. Già a marzo un gruppo di donne facenti capo al partito di sinistra Die Linksjugend si sono unite e organizzate attorno ad una pagina Facebook chiamata Occupy-Barbie Dreamhouse. La battaglia è contro l'immagine della donna trasmessa da Barbie, le sue misure disumane (è anoressica?); e lo stile di vita superficiale che incarna.

Quelli di Occupy-Barbie Dreamhouse, intanto, dopo aver annunciato di volere prendere d'assalto il castello hanno fatto marcia indietro per rispetto verso i bambini che potrebbero spaventarsi, ma promettono di non abbandonare la battaglia contro la bambola e il suo immaginario. Voluta da un uomo d'affari australiano, Christopher Rahofer, su licenza Mattel la "casa dei sogni" secondo le previsoni dovrebbe raccogliere 3000 visitatori al giorno e dopo Berlino, potrebbe cominciare un tour europeo nelle capitali.

Tutto questo, probabilmente, non servirà a rinverdire il mito della fashion doll nata nel 1959, un'icona ormai sempre più offuscata e penalizzata da un vero e proprio crollo delle vendite. Lo scorso anno, le vendite globali sono diminuite del 3%, dal 2000 nel suo paese natale, in America, le vendite sono diminuite del 50% ed oggi Barbie rappresenta solo il 20% del fatturato di Mattel.

 

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