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1. GRANDI NAVI A VENEZIA, ARRIVA IL LIBRO FOTOGRAFICO DI OLIVIERO TOSCANI
Alessandra Arachi per "Il Corriere della Sera"
Il governo ha fissato una data per la laguna di Venezia: il primo ottobre. E sia il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, sia quello dell'Ambiente, Andrea Orlando, garantiscono che nel vertice che si terrà a Palazzo Chigi in quella data, convocato dal premier Enrico Letta, verrà deciso quale progetto adottare per liberare definitivamente i canali del centro storico di Venezia dalle grandi navi.
Anche il ministro della Beni Culturali Massimo Bray interviene per ribadire: «Il governo deve affrontare il problema, per la tutela della laguna non è più rinviabile». «Ci sono tre progetti pronti» dice il ministro Orlando. E poi spiega: «O la costruzione di un altro canale, o la costruzione di un porto off shore, oppure lo sbocco su Marghera a regime.
Certamente nessuna di queste tre soluzioni è indolore, ma la troveremo». Non sono progetti nuovi quelli per liberare Venezia dalle grandi navi. Anzi, sono anni che si trovano nei cassetti del governo senza che ci sia mai stata alcuna decisione. «Ma quella del primo ottobre sarà finalmente una decisione definitiva perché tutti concordiamo nel dare piena applicazione al decreto Passera-Clini, per cui le grandi navi non passeranno più dal canale della Giudecca e dal Bacino San Marco», garantisce il ministro Lupi.
Nel frattempo si comincerà già a deviare il traffico delle grandi navi su Marghera «con una delibera di un percorso decrescente fissando un numero chiuso e lo spostamento progressivo su Marghera», spiega ancora il ministro dell'Ambiente che ricorda come a novembre il traffico delle grandi navi dovrà cessare necessariamente nella laguna storica per via dei lavori del Mose. I lavori del Mose dovrebbero poi durare fino a marzo e dunque bloccare per forza il traffico delle grandi navi almeno fino a primavera.
«Sono contento che il ministro dell'Ambiente si sia deciso a prevedere lo spostamento progressivo delle grandi navi verso Marghera, come noi dicevamo da tempo, visto che San Marco e la Giudecca sono sbarchi per navi di legno e di dimensioni limitate», commenta Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia.
E aggiunge: «In ogni caso non capisco che senso abbia convocare un vertice sullo spostamento delle navi dalla laguna senza chiamare il diretto interessato, cioè il primo cittadino di Venezia».
Intanto, Oliviero Toscani si ispira alla protesta dell'altro giorno in laguna per un nuovo progetto. Dice il fotografo: «La mobilitazione di questo weekend ha prodotto una moltitudine di foto di ogni tipo, alcune con notevoli riscontri artistici, altre più tecniche, altre semplici immagini. Chiederò a chiunque abbia scattato immagini di inviarle all'indirizzo mail info@nuovopaesaggioitaliano.it. Saranno selezionate per un libro che possa descrivere al mondo l'enormità e la follia del passaggio delle navi nel Canale della Giudecca».
2. VENEZIA: GRANDI NAVI; PD-SC, BENE INIZIATIVA TOSCANI
(ANSA) - "Il progetto di Oliviero Toscani, riportato oggi da alcuni organi di stampa, volto a sensibilizzare il mondo sul problema dell'ingresso delle grandi navi a Venezia e' un'ottima iniziativa, proveremo a chiedere un'anticipazione del libro fotografico per farlo pervenire alla riunione convocata dal Presidente del Consiglio per il prossimo 1 ottobre ". Lo dichiarano i deputati Michele Anzaldi (Pd), Bruno Molea (Scelta Civica), Mario Morgoni (Pd) e la senatrice Alessia Petraglia (Sel).
"In una sola settimana l'Italia si e' distinta nel mondo prima, per la spettacolare rotazione della nave Concordia poi, per lo scempio del traffico di giganti nel Canale della Giudecca. Un 'week end orribilis' per una citta' unica al mondo che, come denunciato anche da Adriano Celentano, ha visto transitare tredici navi, alcune gigantesche come la Msc Divina, 130 mila tonnellate per 333 metri di lunghezza (la Concordia ne pesa 114 mila per 290 metri di lunghezza)".
"Siamo fiduciosi che la concretezza del presidente Letta, portera' finalmente alla trasformazione dei tanti buoni propositi e delle belle parole in provvedimenti seri e immediati", conclude.
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