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LE TV PUBBLICHE NON SONO MESSE BENE DA NESSUNA PARTE: LA RAI È TELE-MELONI, MA LA BBC ERA TELE-HAMAS – OLTRE A MANIPOLARE I DISCORSI DI TRUMP, LA TV INGLESE HA PER MESI AVUTO UN APPROCCIO ACCONDISCENDENTE VERSO I TERRORISTI PALESTINESI: HA CONTINUATO A DEFINIRLI “MILIZIANI” E HA AFFIDATO AL FIGLIO DI UNO DEI LEADER UN DOCUMENTARIO SU GAZA – IL DOCUMENTO INTERNO CHE HA PORTATO ALLA DECAPITAZIONE DEI VERTICI DELLA BBC SI PARLA ANCHE DELLA NARRAZIONE A SENSO UNICO SU TRANS E FEMMINISMO: SEMPRE DEFINITI POSITIVAMENTE, SENZA DARE VOCE A OPINIONI CRITICHE DELLA COSIDDETTA “IDEOLOGIA GENDER”
Il direttore generale della BBC, Tim Davie, e l'amministratrice delegata di BBC News, Deborah Turness, si sono dimessi dopo che il Telegraph ha rivelato che in un documentario dell'emittente britannica un discorso di Donald Trump è stato modificato in modo da far sembrare che… pic.twitter.com/kw3vuZM3eg
— Ultimora.net (@ultimoranet) November 9, 2025
Estratto dell’articolo di Luigi Ippolito per www.corriere.it
La polemica attorno alla Bbc, che ha portato alle dimissioni del direttore generale, Tim Davie, e della direttrice dei servizi giornalistici, Deborah Turness, è esplosa dopo che una settimana fa il Telegraph, il quotidiano della destra conservatrice, ha pubblicato un documento interno redatto da un ex consigliere della Bbc, Michael Prescott, e indirizzato al consiglio di amministrazione dell’emittente, in cui si mettevano in risalto diversi episodi di mancata obiettività da parte della Bbc.
Trump contro la Bbc: la versione originale e quella 'modificata' del discorso del 6 gennaio 2021
Il video manipolato di Trump, e le frasi originali
In particolare, il popolare programma di approfondimento «Panorama» era accusato di aver manipolato il video del discorso di Donald Trump del 6 gennaio 2021 in modo da far apparire che l’allora presidente, alla fine del suo mandato, stesse incitando direttamente i suoi sostenitori a dare l’assalto al Campidoglio (cosa che era poi avvenuta drammaticamente).
IL DISCORSO DI TRUMP TAGLIUZZATO DALLA BBC
Nel documentario, andato in onda poco prima delle elezioni americane dell’anno scorso, sembra che Trump dica: «Marceremo al Campidoglio e io sarò con voi e combatteremo, combatteremo come l’inferno».
In realtà si trattava di due frasi diverse montate assieme: dopo 15 minuti dall’inizio del discorso, Trump aveva detto «marceremo al Campidoglio e io sarò con voi: so che ognuno qui presto marcerà sul Campidoglio per far sentire le vostre voci pacificamente e patriotticamente».
Solo dopo 54 minuti Trump dice, in un altro contesto, «combatteremo, combatteremo come l’inferno»: ma aver montato le due frasi assieme ha prodotto tutto un altro effetto sui telespettatori.
[…] Il video […] è però solo la punta dell’iceberg di un problema sistemico: nel report svelato dal Telegraph si rimproverava alla Bbc, specie al suo canale in lingua araba, di dar voce alla propaganda di Hamas. L’emittente era già finita nella bufera per aver confezionato un documentario su Gaza la cui narrazione era affidata al figlio di uno dei leader dell’organizzazione terroristica palestinese, i cui membri la Bbc aveva esitato a lungo prima di definire «terroristi» (preferendo il più neutro «militanti»).
[…] Su un altro versante, quello delle questioni Lgbt, veniva poi rimproverato all’emittente di dare spazio solo a storie positive sui trans, evitando di dare voci a opinioni critiche della cosiddetta «ideologia gender» o alle femministe preoccupate dall’erosione degli spazi femminili.
bbc accusata di antisemitismo 1
Ciò a cui si sta assistendo a Londra, in ultima analisi, è uno scontro all’ultimo sangue fra i due establishment che dominano la vita pubblica britannica: quello liberal-progressista, che accanto alla Bbc e a giornali come il Guardian e l’Observer vede schierati il mondo accademico, quello artistico-culturale, l’editoria e parte della professione legale, contro il blocco di destra, che oltre a giornali come il Telegraph, il Daily Mail e lo Spectator conta sul sistema di donatori dei conservatori, la galassia dei think tank thatcheriani, le scuole private, la City, l’industria delle pubbliche relazioni.
È una battaglia per l’egemonia culturale nella quale il controllo della Bbc, o quantomeno il suo indirizzo, riveste un ruolo cruciale.
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