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Antonella Luppoli per "Libero"
Nome: Enrico. Cognome: Lucci. Segni particolari: iena. Si potrebbe non aggiungere altro. Enrico Lucci del divo ha praticamente nulla, è un professionista e un uomo divertente. «Non parlo mai con i giornalisti, non per tirarmela, ma solo perché a volte quello che dico viene travisato» precisa.
A Libero però ha deciso di dare fiducia e così gli abbiamo fatto un po'di domande - anche quelle scomode - sulla sua vita e sul suo lavoro. Da stasera sarà in onda su Italia 1 con Le Iene e ci racconterà , come fa da anni, i lati meno noti e per questo più torbidi, della società italiana.
Si parte stasera. Ci anticipa qualcosa della nuova edizione?
«Il leit motiv del nostro lavoro in questi vent'anni è stato uno: raccontare il grottesco e il ridicolo che ci avvolge e che domina la civiltà contemporanea. C'è quindi materiale per altri settecento mila secoli».
Qual è il servizio più divertente che vedremo in onda?
«Quello sulla tipologia di italiani che esportiamo nel mondo. Soprattutto nei paesi emergenti. Non so quando andrà in onda, la scaletta la decide sempre Davide Parenti (ideatore e capo progetto de Le Iene, ndr)».
Ilary Blasi, Alessia Marcuzzi, Simona Ventura. Chi butti giù dalla torre?
«Posso dire chi mi tengo su?».
Certo.
«Ilary Blasi. Tra noi c'è grande stima. Ogni tanto ci mandiamo messaggini per dirci quanto siamo belli e bravi (ride, ndr)».
Ha mai pensato a un programma tutto suo?
«Le Iene lo sento come un programma mio. Io sono anche il prodotto collettivo di tante persone che lavorano a quel programma, senza di loro sarei molto meno. Per questo, una trasmissione solo mia l'ho sempre vista come qualcosa di riduttivo».
Aldo Grasso l'ha definita come uno dei talenti migliori della tv di oggi. Cosa risponde?
«Veramente? Ammazza oh, manco lo sapevo. Devo dirlo a mia madre. Mi fa molto piacere, ma il migliore è già stato Togliatti».
Il suo soprannome è «Palmiro» proprio per questa simpatia nei confronti di Togliatti. Se ci fosse lui oggi in politica le cose sarebbero diverse?
«Assolutamente sì. Ma non solo lui, anche i grandi che hanno fatto l'Italia repubblicana antifascista: Togliatti, DeGasperi, Nenni e La Malfa».
Il suo colore preferito?
«Tutti. In particolare il rosso che è il colore dell'amore e quello della passione politica».
Non è strano che uno che ammira Togliatti e si definisce rosso politicamente lavori a Mediaset?
«No. Mediaset è un'azienda commerciale che fa televisione non è mica ForzaItalia. Puoi lavorare bene anche avendo idee politiche diverse rispetto al proprietario».
Ma l'ha mai incontrato Berlusconi?
«Sì, certo. Sono anche arrivato a cantare nel coro di Forza Italia».
Fare questo lavoro la diverte ancora dopo tanti anni?
«Mi diverto sempre, ma non è solo divertimento sono anche sacrifici. Svegliarti la mattina e vestirti da iena a 50 anni ogni tanto pesa. Di fronte a questi dubbi poi penso ai miei fratelli metalmeccanici che da vent'anni tutti i giorni vanno in fabbrica e mi tengo stretto il mio lavoro».
Da iena ha incontrato grandi personalità . Le piacerebbe incontrare Papa Francesco?
«Sì, perché no. Gli chiederei se ci crede davvero nell'esistenza di Dio».
Lei non è credente quindi.
«No no».
Almeno una fede calcistica ce l'avrà .
«No. Da ragazzino tifavo per il Cagliari perché c'era Gigi Riva».
L'intervista di cui va più fiero?
«Quella in cui ho fatto rinnegare Mussolini a Fini».
Cosa guarda in tv?
«Tutto. Posso passare da programmi di storia, alle porcherie di quello che gira il mondo e mangia gli scarafaggi».
L'ultimo libro che ha letto e l'ultimo cd che ha comprato?
«Il giovane Stalin e il disco di Paolo Conte».
Colazione con caffè o cappuccino?
«Cor the. Quello dell'Uzbekistan».
Ha mai fumato una canna?
«Sì, a 18 anni ma mi faceva venire il vomito».
Che rapporto ha con il suo aspetto fisico?
«Mi piaccio».
Andrebbe mai dal chirurgo estetico?
«Me lo chieda a 70 anni».
Meglio gli uomini o le donne?
«Sono etero al cento per cento - se fossi gay non avrei problemi a dirlo - quindi, le donne. Solo guardandole si dà senso alla propria esistenza».
Chi è la donna più bella che abbia mai incontrato?
«C-h-a-r-l-a-i-z-e-t-h-e-r-o-n (Charlize Theron, ndr)».
Qual è il suo sogno?
«Che tutto rimanga com'è, perché sto troppo bene».
Se non avesse fatto il giornalista avrebbe fatto...
«Avrei vagato per il Sud America dicendo cazzate».
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