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UCCI UCCI, MA L’AGI DEVE PAPPARSELA PER FORZA ANGELUCCI? - L’ENI SMENTISCE L’IPOTESI DI UN BANDO DI GARA PER METTERE IN VENDITA L’AGENZIA DI STAMPA, CONFERMA CHE L’UNICA TRATTATIVA IN CORSO E’ QUELLA CON LA FAMIGLIA ANGELUCCI E POI AFFONDA IL COLPO: “PER NOI AGI È UN’ANOMALIA” - IL PD: “FATECI CAPIRE, VI ACCORGETE ORA, DOPO 60 ANNI, CHE È UN'ANOMALIA? CERCATE DI NON DISPERDERE LA STORIA DI ENI NEL DISCREDITO PUR DI ASSECONDARE IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA DELLA DESTRA MELONIANA SULL'INFORMAZIONE" - IN ARRIVO UN NUOVO SCIOPERO DEI GIORNALISTI

Estratto dell’articolo di www.repubblica.it

 

ANTONIO ANGELUCCI

Eni conferma che c’è una sola trattativa attualmente in piedi per la cessione dell’agenzia di stampa Agi. Si tratta […] di quella legata all’offerta […] del leghista Antonio Angelucci. Smentite invece, le indiscrezioni relative all'organizzazione di un bando di gara.

 

È stato un portavoce del gruppo energetico a fare il punto sulla vicenda, ribadendo una “totale apertura a valutare nuove manifestazioni di interesse effettivo” e nel contempo la decisione "di uscire da un'area di attività che gli investitori e il mercato considerano come un'anomalia e che ha richiesto in questi anni un grande sforzo economico, manageriale e organizzativo”.

 

PROTESTA DEI GIORNALISTI DELL AGI CONTRO LA VENDITA AD ANTONIO ANGELUCCI.

Affermazioni contro le quali insorge il Pd: “Fateci capire – interviene Peppe Provenzano - vi accorgete ora, dopo sessant'anni, che è un'anomalia? Eni ha una storia importante, cercate di non disperderla nel discredito pur di assecondare il delirio di onnipotenza della destra salviniana e meloniana sull'informazione".

 

E Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria dem, aggiunge: “La più importante partecipata dello Stato non solo offende la professionalità di chi lavora nell'agenzia ma anche l'eredità di Enrico Mattei che volle fortemente l'Agi all'interno dell'Eni per garantirne indipendenza e autorevolezza. Insistiamo nel dire che la seconda agenzia di stampa italiana non può essere venduta, per di più a trattativa diretta, ad Antonio Angelucci, parlamentare leghista, imprenditore della sanità privata, editore di carta stampata della destra di governo".

PROTESTA DEI GIORNALISTI DELL AGI CONTRO LA VENDITA AD ANTONIO ANGELUCCI.

 

Il Cdr dell'Agi ha intanto proclamato un nuovo sciopero per l'intera giornata di giovedì 11 aprile, in applicazione del secondo pacchetto di mobilitazioni approvato dall'assemblea dei redattori […] “Il Cdr esprime il suo sconcerto per come una delle più grandi multinazionali italiane, partecipata dallo Stato, sta trattando da mesi il futuro professionale e personale di oltre 70 giornalisti, che domandano un percorso trasparente per la eventuale cessione dell'agenzia di stampa e prende atto come si preferisca una trattativa privata ad un bando di gara, per sua natura strumento più idoneo alla corretta valorizzazione di un'azienda”.

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