RIUSCIRÀ SALVINI A RITROVARE LA FORTUNA POLITICA MISTERIOSAMENTE SCOMPARSA? PER NON PERDERE LA…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Beh. In chiaro in prima serata vi propongo su Italia 1 alle 21, 20 il giocattolone spettacolare,”Edge of Tomorrow – Senza domani”, diretto con gran grinta da Doug Liman, il regista di “The Bourne Identity”, scritto da Christopher McQuarrie (quello de “I soliti sospetti), e tratto da un romanzo di Hiroshi Sakurazaki (“All You Need Is Kill”). Il film è una sorta di mischione di “Starship Troopers” e “Il giorno della marmotta”, visto che si entra nel loop temporale del maggiore William Cage, cioè Tom Cruise, media-man fighetto che si ritrova sbalzato da soldato semplice nel pieno di una battaglia suicida nel nord della Francia contro le truppe aliene che stanno invadendo il mondo e si preparano a distruggere Londra dopo che hanno preso Parigi.
E’ vero che Cage muore, come tutti soldati che vengono sbarcati assieme a lui, dopo pochi minuti dall’inizio degli scontri, ma dopo ogni sua morte potrà rivivere esattamente la sua storia, dal momento che si sveglia nel campo dei soldati che si preparano all’attacco a Heathrow fino allo sbarco e alla guerra con gli alieni, i terribili mimic, sorta di polipetti giganti che si dimenano troppo, e ogni volta capire un po’ di più quello che sta vivendo. Ma solo Cage ha la possibilità di azzerare e rivivere la situazione, cambiandola ogni volta, mentre i soldati accanto a lui ripeteranno dall’inizio le stesse battute.
Sarà però l’eroina del gruppo, Rita, la bella Emily Blunt, a spiegargli che anche lei aveva avuto lo stesso dono per la battaglia di Verdun dopo che aveva ucciso un alieno blu e il suo sangue l’aveva sommersa. Dono che però aveva perso. In pratica Cage-Cruise controlla il tempo e oggi sua morte resetta la situazione e solo grazie alla sua memoria delle mosse degli avversari, e alle sue illuminazioni, si potrebbe arrivare a vincere la battaglia una volta capito dove si trova la mente aliena che controlla come un generatore centrale tutti i mostri dell’invasione. Bang! Sicuramente fracassone, ma anche sicuraemnte superiore al vistoe.
Rivisto “Missione eroica. I pompieri 2” di Giorgio Capitani con Villaggio-Banfi-Teocoli,-Boldi-De Sica, Cine 34 alle 21, o all’adrenalinico poliziesco “Run All Night – Una notte per sopravvivere” dello specialista Jaume Collet-Serra con Liam Neeson, killer ubriacone detto il Becchino che deve concentrarsi un po’ per salvare il figlio, Joel Kinnaman, dai suoi vecchi amici che lo vogliono morto., canale 20 alle 21, 05. Bel cast, Ed Harris, Vincent d’Onofrio, Genesis Rodriguez, Nick Nolte. Rai Movie alle 21, 10 si butta sulla versione al femminile di “Ghostbusters”, diretta da Paul Feig e interpretata dalle comiche più attive del momento, Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon, Leslie Jones, mentre il bel Chris Hemsworth fa il bonazzo senza cervello segretario delle ragazze.
edge of tomorrow – senza domani
Ovvio che è meglio non fare paragoni col vecchio film, ma questo buffo reboot con quattro acchiappafantasmi femmine in quel di New York City, non solo è piuttosto divertente, ma è anche molto rispettoso della saga precedente. Alla faccia di tutti gli haters di twitter che massacrarono il film scaricando su regista e cast ogni genere di insulti (faggot, cunts, feminazis…). Al punto da generare un vero problema con la nerd generation americana di ventenni rompicojoni (sì, ne abbiamo anche noi…) che hanno giocato al massacro.
Ma nel film ritroviamo un amore e una conoscenza del. Vecchio classico di gran classe. Al punto che ritroviamo i vecchi protagonisti, Bill Murray, Dan Aykroyd, Ernie Hudson, Sigourney Weaver, Rick Moranis, e soprattutto tutti i camei dei vecchi fantasmi del vecchio film, a cominciare dal fantasmino verde grasso. Non era male. Su Iris alle 21 trovate “Rivelazioni”, erotic-drama diretto nel 1994 da Barry Levinson e tratto da un romanzo di Michael Crichton che vede Michael Douglas, dirigente di una società di computer, in guerra con una vecchia fiamma, Demi Moore, che non solo gli ha soffiato la promozione, ma gli ha fatto pure causa per molestie.
sansone e il tesoro degli incas
Ci sono anche Donald Sutherland, Caroline Goodall. Massacrato dalla critica, che lo bollò come “puro e semplice trash”, “instant camp” per la presenza di Michael Douglas ancora inseguito da belle donne pericolose, ma io me lo rivedrei. Su Canale 27 alle 21, 10 arriva “Arma letale 2” di Richard Donner con Mel Gibson, Danny Glover, Patsy Kensit, Joe Pesci, forse anche superiore al primo. Rai Storia alle 21, 10 presenta invece il premio Oscar “La forma dell’acqua” di Guillermo Del Toro con Sally Hawkins innamorata di un uomo-pesce, Doug Jones, Michael Shannon terribile poliziotto anticomunista e razzista che lo vuole morto, grandi performance di Octavia Spencer, Richard Jenkins, Michael Stuhlbarg. Un fantasy ultracinefilo di gran classe che riposizionò Guillermo Del Toro tra i grandi registi del genere.
La ricostruzione del cinema d’epoca e la storia d’amour fou fra Sally Hawkins e l’uomo pesce ci fecero impazzire. Tutto si svolge durante gli anni della Guerra Fredda, primissimi anni ’60. Elisa Esposito, una strepitosa Sally Hawkins, orfanella di origine italiane dimessa e bruttina, ma soprattutto muta, vive in un appartamentino sopra al cinema Orpheum, dove si proiettano assieme peplum, come The Story of Ruth, e simpatici horror, come Mardi Gras. Accanto a lei abita un cartellonista sfigato, Giles, interpretato da Richard Jenkins, fissato per Audrey Hepburn, i film del passato e innamorato con poche speranze di un giovane barista.
Elisa lavora come donna delle pulizie, in coppia con una debordante Zelda di Octavia Spencer, in un segretissimo laboratorio dell'aeronautica, dove si sta studiando un essere misterioso catturato in Sudamerica. La Cosa, cioè l’uomo pesce, interpretato da Doug Jones, è sorvegliato da Strickland, un cattivissimo poliziotto violento e razzista, il grande Michael Shannon, e studiato dal dottor Hoffmeister, Michael Stuhlbarg, che è in realtà un doppiogiochista russo, diviso tra l'amore per la scienza e il partito.
Tra Elisa e l'uomo pesce nasce subito l'amore, contrastato ovviamente dalla guerra tra americani e russi, dalla violenza del momento. A un certo punto, ovviamente, tutti vorranno eliminare il diverso, il mostro. Tutti meno i nostri eroi. Su Cielo alle 21, 15 avete una perla che non dovete farvi sfuggire, “Predestination”, diretto dai fratelli gemelli australiani, Peter e Michael Spierig, al loro terzo film, tratto da un contorto racconto di fantascienza del 1959 di Robert A. Heinlein, “All You Zombies”, legato ai viaggi nel tempo e alla identità sessuale. Tutto l’intreccio principale del film, girato in Australia, anche se è ambientato tra Cleveland e New York, viene proprio dal racconto di Heinlein.
Da parte loro i Spierig ci mettono una sorta di sottotrama gialla con la caccia a un criminale bombarolo, chiamato “Fizzle Bomber”, che nel 1975 a New York ha compiuto una strage e che un agente della Space Corp, interpretato da Ethan Hawke, grazie ai suoi molti viaggi nel tempo, dovrebbe appunto fermare prima che la bomba esploda. Ma il cuore è soprattutto questo complesso, quasi impossibile gioco di specchi tra personaggi che si muovono attraverso una serie di viaggi nel tempo tra il 1945 e il 1985 e l’incontro-scontro tra il poliziotto Ethan Hawke, soprattutto negli anni ’70 travestito da barista, e un transgender bizzarro, John-Jane, che si firma “la madre non sposata”, interpretato dalla strepitosa attrice australiana Sarah Snook (una star di prima grandezza dopo la serie “Succession”), che racconterà al barista la sua assurda storia di cambio di sesso.
Da quando era una ragazzina trovatella senza genitori nel 1945, alla sua storia d’amore nel 1964, la nascita di una bambina che le è stata rapita, e la scoperta non solo di essere ermafrodita, ma che la sua gravidanza ha reso necessario il suo cambiamento di sesso, cioè la scomparsa di Jane e la nascita di John. Insomma, “un serpente che si morde la coda”, sia come sviluppo narrativo sia come sviluppo di una personalità multipla che si autoproduce in mezzo a una marea di zombie che non viaggiano nel tempo.
In seconda serata, Cine 34 alle 22, 55, trovate l’opera seconda diretta e interpretata, in ben tre ruoli, da Antonio Albanese, “La fame e la sete”, scritto da Vincenzo Cerami, prodotto dai Cecchi Gori, con Lorenza Indovina, Aisha Cerami. Rosa Pianeta, Beatrice Macola e il grande Gigi Burruano. Ricordo che funzionò meno bene di “Uomo d’acqua dolce”, primo film di Albanese. E non lo rivedo davvero da allora… Per i vecchietti arzilli che adorano il cinema erotico spagnolo propongo un film che va dritto allo scopo, “Tra le gambe”, diretto da Manuel Gomez Pereira nel 1998 con Victoria Abril e Javier Bardem che interpretano due dipendenti dal sesso, lui è sceneggiatore, lei lavora alla radio e è timida solo col marito poliziotto. Poi i due si mettono inseieme e il marito poliziotto indaga. Tornano i film con gli attori e i cani con “Io e Marley” di David Frankel con Owen Wilson, Jennifer Aniston, Kathleen Turner, Alan Arkin. Marley, il labrador, è interpretato da 22 labrador diversi. Bau.
Su Canale 27 alle 23, 10 ritorvate in replica “James Bond. Casino Royale” con Peter Sellers, Orson Welles, Ursula Andress, David Niven. Su Canale 20 l’action “Codice: Swordfish” di Dominic Sena con John Travolta, Hugh Jackman, Halle Berry, Don Cheadle. Occhio però che su Iris alle 23, 40 arriva il capolavoro di David Lynch “Mulholland Drive” con Naomi Watts, Laura Herring, Justin Theroux, Ann Miller, Melissa George, Dan Hedaya, un film importante sia per la carriera di Lycnh che per quella di Naomi Watts, che dopo dieci anni a Hollywood stava per scappare non avendo combinato un granché e invece diventò una star. Girato nel 1999 come pilot per una serie della ABC che non verrà mai accettata con Naomi Watts e Laura Herring, un anno dopo viene in gran parte riscritto, rigirato e rimontato da Lynch in versione film. Incredibilmente quel che viene fuori, al di là di una storia che è davvero difficilmente comprensibile anche dal critico più attento, è una sorta di omaggio acido, misterioso e affascinato a Hollywood e alle sue vecchie star e ai suoi misteri. Naomi Watts, sotto la direzione attenta di Lynch, darà un’interpretazione pazzesca del personaggio di Betty, che tiene in camera sua una foto della “Beatrice Cenci” di Guido Reni.
Il film, prodotto da Studio Canal mostrerà tutta la grandezza del regista, amato anche da Roger Ebert che non era stata tra i fan dei primi film del regista. Celebre e difficilissima da girare la scena lesbo fra Naomi Watts e Laura Herring. Attenti all’apparizione di Angelo Badalamenti come il boss Luigi Castiglione che vene il caffè filtrato da un fazzoletto. Scendiamo di livello con “Il lupo di mare” di Maurizio Lucidi con Andrea Roncato, Gigi Sammarchi e il caricato di belle ragazze della sua nave (“Questo non è il Poseidon è il Figheidon”).
missione eroica. i pompieri 2 3
Tra gli altri film della notte, segnalo “Stregati” di e con Francesco Nuti in coppia con ornella Muti, Cine 34 alle 2, l’action “Gioco a due” di John McTiernan con René Russo e Pierce Brosnan, il raro thriller francese che non rivedo da cinquant’anni “Qualcuno dietro la porta” girato dallo svizzero Nicolas Gessner con Charles Bronson e Anthony Perkins, Iris alle 2, 25, “La contessa bianca” di James Ivory con Ralph Fiennes diplomatico americano cieco che nella Shanghai degli anni ’30 si lega a Natasha Richardson, contessa russa che vivacchia alla giornata come ballerina e escort a pagamento, tratto da un romanzo di Kazuo Ishiguro, Rete 4 alle 2, 30, il bellissimo thriller di Terence Young “Gli occhi della notte” con Audrey Hepburn cieca alle prese dentro casa sua con un gruppo di cattivi che vogliono qualcosa da lei capitanati da un terribile Alan Arkin, Rai Movie alle 3, 05. Chiudo con un capolavoro degli strange movies come “Sansone e il tesoro degli Incas” di Piero Pierotti, un peplum, con tanto di Sansone che si mischia a un western…
Ricordava Alan Steel cioè Sergio Ciani: “Era una coproduzione con la Constantin Film di Monaco, e poco prima dell’inizio della lavorazione ai tedeschi venne l’idea di modificare il soggetto e di farne un western, perché in Germania il successo del western europeo aveva preceduto, seppure di pochi mesi, il successo di Leone e degli altri. Così Sansone diventa il nome di uno sceriffo particolarmente forzuto, che alla fine, nelle solite grotte, viene incatenato e riacquista il suo stile mitologico. È stato un film bastardo: io, e con me il regista Pierotti, non ci sentivamo sicuramente pronti a passare dal mitologico al western così, nel giro di pochi giorni”. Lo trovate su Rai Movie alle 5.
tra le gambemulholland driveghostbusters 2uomo d’acqua dolcerivelazioni
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