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LA VENEZIA DEI GIUSTI - ''A STAR IS BORN'': LADY GAGA NON È NÉ JUDY GARLAND NÉ BARBRA STREISAND, MA METTERLA IN COPPIA CON BRADLEY COOPER IN QUESTA QUARTA VERSIONE È STATA UNA BELLA SCELTA. LE MODERNITÀ, LA SCENA AI GRAMMY, SNL CON ALEC BALDWIN, NON PORTANO MOLTO AL FILM, MA LADY GAGA È COMUNQUE NOTEVOLE, SOPRATTUTTO QUANDO CANTA "LA VIE EN ROSE" NEL LOCALE QUEER, E QUANDO DUETTA CON COOPER. NEL FINALE TUTTE LE RAGAZZE PIANGEVANO. LEI ESIBISCE IL NASONE COME DA COPIONE
Marco Giusti per Dagospia
lady gaga bradley cooper a star is born
Beh lo sappiamo tutti che Lady Gaga non è né Judy Garland né Barbra Streisand ma metterla in coppia con Bradley Cooper per questa quarta versione di A Star Is Born, diretto dallo stesso Bradley Cooper, è stata una bella scelta, perché i due funzionano bene sia nelle scene romantiche e drammatiche sia nei numeri musicali, anche se un'ombra di gusto XFactor rovina l'operazione.
Rispetto alle altre versioni della storia, la prima venne diretta e scritta da William Wellman nel 1936, e fa davvero piacere dopo tanti anni ritrovare il suo nome a Venezia, questa di Cooper è quasi un remake non dei primi due, ma del terzo, quello musicarello rockpop con Barbra Streisand e Kris Kristofferson diretto nel 1976 da Frank Pierson.
lady gaga bradley cooper a star is born
Già lì i protagonisti non erano più due attori di cinema, ma due cantanti, uno folk rock in discesa e una tendente pop in salita. Ideato per James Taylor che lo rifiuto', venne poi offerto dalla Streisand a Elvis. Ma Kristofferson, ubriaco davvero anche sul set, dette al personaggio il glam vero che tenta di riprendere oggi Cooper, mentre la Streisand, canzoni a parte e mal di pancia che ebbero tutti a sopportarla sul set portò da subito quella qualità queer rock che ci ritroviamo oggi anche in Lady Gaga.
Viene ripreso dal film di Pierson anche il fratello manager e badante del cantante, Bobby, qui interpretato da un notevole Sam Elliott e allora da Gary Busey. Diciamo che la prima parte del film, esattamente come in tutte le versioni, funziona meglio della seconda, con lo scivolamento nel melò.
Le modernità, la scena ai Grammy Awards, il Saturday Night Live con Alec Baldwin, non portano molto al film, ma Lady Gaga è comunque notevole, soprattutto quando canta "La vie en rose" nel locale queer, e quando duetta con Cooper. Nel finale tutte le ragazze piangevano. Lei esibisce il nasone come da copione, Bradley Cooper a un certo punto la offende proprio: "Sei brutta". Non lo doveva fare...
lady gaga bradley cooper a star is born
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