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LO CHIAMAVANO “JEEG” VERDONE: “IL NUOVO FILM È PRONTO, LUNEDÌ CONSEGNO IL COPIONE”- GLI SCENEGGIATORI SONO QUELLI DI “JEEG ROBOT”, CI SARA’ ANCHE ILENIA PASTORELLI – "UNA SIGNORA MI HA DETTO: NON FARA’ MICA UN’ALTRA 'GRANDE BELLEZZA'? LEI DEVE FARE LE COMMEDIE. NON FACCIA CAZZATE…” - VIDEO

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DA Il Messaggero

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Lunedì consegnerò al produttore il copione del mio nuovo film». A dirlo, Carlo Verdone, protagonista ieri alla presentazione del libro dedicato ai suoi 25 film, Carlo Verdone di GianLorenzo Franzì (ed.

Città del sole - Collana i grandi registi), tra gli appuntamenti del 18/o Festival del cinema europeo di Lecce.

Prodotto da Filmauro, il nuovo film, dice il regista che ne sarà anche interprete, «sarà sul set a metà giugno».

 

«Ho scritto la sceneggiatura - ha precisato il cineasta - insieme a Nicola Guaglione e Menotti (alias Roberto Marchionni ndr), gli stessi autori di Lo chiamavano Jeeg Robot. Per realizzarlo ho accantonato un progetto mio cui stavo lavorando, ma che ha bisogno di maggior tempo. Con me ci sarà Ilenia Pastorelli (protagonista anche in Jeeg Robot, ndr) che ho incontrato per la prima volta un anno fa proprio qui al festival di Lecce. Poi abbiamo scoperto di avere casa in campagna a 10 km di distanza nel reatino e ci siamo conosciuti meglio. Tra un mese presenteremo tutto in una conferenza stampa».

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Probabilmente il progetto «accantonato» è quello «sul cliché de La grande bellezza» di cui il regista aveva parlato recentemente, precisando: «Qualcosa ho già messo a fuoco, sicuramente lo farò e sarà un grande rischio. Un po' di appunti già li ho presi, su delle storie che ho vissuto, sempre però con un minimo di ironia. È un' esistenza mia, devo fare un passo azzardato ma lo devo fare».

Oggi Carlo Verdone e il fratello Luca consegneranno il Premio Mario Verdone, dedicato alle opere prime, che quest' anno omaggia anche i 100 anni della nascita del loro papà, critico cinematografico. In finale sono Marco Danieli per La ragazza del mondo, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro per Mine, Michele Vannucci per Il più grande sogno.

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VERDONE: NON SONO UN MEDICO MA UN ANTIDEPRESSIVO SI’

Andrea Scanzi per il Fatto Quotidiano

 

"Prima di tutto ci tengo a dire una cosa: non ho mai detto di essere un medico e non mi sono mai finto tale". Carlo Verdone è un esperto di medicine e conosce la depressione, anche se non ne ha mai sofferto.

Ogni giorno gli amici le telefonano per avere consigli.

A qualsiasi ora del giorno. Anche a cena: con una mano mangio e con l' altra do consulenze. È una passione che ho sempre avuto. Una passione privata. Non ho lauree, formulo solo ipotesi e poi dico sempre di andare da un medico vero. Altrimenti sarei un pazzo. Questa passione mi ha anche procurato la nomea di ipocondriaco (…)

 

Anche un attore può essere un antidepressivo.

Mi è stato detto, sì. Tempo fa una signora si avvicina: "Mica rifarà un' altra Grande Bellezza?". Io le chiedo se quel film non le fosse piaciuto. La signora, poco convinta: "Ma sì, però lei deve fare le commedie. Mica posso privarmi del mio antidepressivo personale. Non faccia cazzate, Verdone"…

 

 

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