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Nella serata di ieri, venerdì 21 dicembre 2018, su Rai1 – dalle 21.35 alle 0.32 – l’ultimo appuntamento con Sanremo Giovani, con Pippo Baudo e Fabio Rovazzi, ha conquistato 2.046.000 spettatori pari all’11.49% di share (presentazione di 4 minuti: 2.972.000 – 12.83%). Nel dettaglio la manifestazione ha ottenuto l’8.66% nel target commerciale 15-64, l’8.83% sui 15-34 e il 15.18% sugli over 55. Su Canale 5 la terza puntata di Chi Vuol Essere Milionario? ha raccolto davanti al video 3.397.000 spettatori pari al 17.48% di share (Rewind: 1.528.000 – 13.14%).
Su Rai2 Maleficent ha interessato 1.764.000 spettatori pari all’8.03% di share. Su Italia 1 Batman Begins ha intrattenuto 993.000 spettatori (5.17%). Su Rai3 Ogni Maledetto Natale ha raccolto davanti al video 1.345.000 spettatori pari ad uno share del 6.03%. Su Rete4 Love Actually – L’Amore Davvero totalizza un a.m. di 884.000 spettatori con il 4.7% di share. Su La7 Propaganda Live – Best Of ha registrato 540.000 spettatori con uno share del 3.06%. Su Tv8 Io e Marley ha raccolto 476.000 spettatori con il 2.3%. Sul Nove I Migliori Fratelli di Crozza segna 673.000 spettatori con il 3%. Su Rai4 Relativity segna 599.000 spettatori con il 2.7%. Su Rai Premium L’Amica Geniale ha raccolto 477.000 spettatori con il 2.23%. Su Rai Sport Ascolti-Brescia segna 202.000 spettatori con lo 0.91%. Su Real Time la seconda puntata di Bake Off Stelle di Natale ha raccolto 671.000 spettatori e il 2.98% (699.000 – 3.1% con il +1).
BAGLIONI
Rita Celi per repubblica.it
Dopo aver lasciato per due serate il palco alla "strana coppia" Baudo & Rovazzi, ma soprattutto ai talenti di Sanremo Giovani, Claudio Baglioni riprende in mano le redini del suo festival bis: "Bis vuol dire anche rifare, e noi abbiamo cercato di rifarlo questo festival, con un'operazione di avanguardia e non di retroguardia".
All'indomani dell'annuncio degli artisti in gara all'Ariston, il direttore artistico incontra i giornalisti e commenta la composizione del cast in cui c'è di tutto, dal rock alla trap, passando da rap, pop, indie e tradizione: "Ho preso questa direzione artistica come una missione. E abbiamo cercato di fare una mostra che rispecchi la vitalità della musica italiana, da quella che si ascolta in radio a quella che si fa strada sul web a quella che si va vedere nei locali".
I presentatori "Non smentisco, perché con tutti e quattro ho intrattenuto rapporti e sono interessati a una possibile presenza" dice Baglioni confermando i contatti in corso con Claudio Bisio, Vanessa Incontrada, Gianni Morandi e Virginia Raffaele, indicati tra i conduttori al prossimo festival di Sanremo. "Non sono neanche sicuro di me stesso - aggiunge, - tra le mie facoltà c'è anche quella di decidere se ingombrare il palco o no. Sono quattro nomi fantastici, magari ci potrebbero essere anche tutti". Sicuramente ci sarà la coppia Baudo-Rovazzi, che ha ben funzionato durante Sanremo Giovani. "Però dobbiamo cominciare a contare - scherza - altrimenti dovremo fare le selezioni pure per i presentatori perché saranno più di 24".
I big in gara "Da dittatore artistico ora divento dirottatore: vorrei prendere la barca del festival e portarla non dove pensiamo che debba andare, ma portarla da un'altra parte" dichiara Baglioni commentando i 24 artisti in gara che rappresentano una varietà di generi e generazioni inedita, con molti nomi finora distanti dal festival, come Motta, Achille Lauro, Ghemon, Zen Circus, Ex Otago, Boomdabash. "È una fotografia musicale di quello che c'è - aggiunge, - considerando anche che il pop è l'unica musica in movimento e in evoluzione". Il festival, ribadisce, sarà una celebrazione della musica italiana, "tra concorso e artisti che verranno a presentare i propri progetti".
Le canzoni A fare un excursus sui brani in gara è lo stesso Baglioni, che li ha ascoltati e scelti. "Ci sono molte canzoni dedicate all'idea dell'essere figli, padri, nonni. L'esigenza comune è quella di rivolgersi al proprio passato e futuro. Forse perché ci sono vaghezza del presente, disagio e confusione. Lo si riscontra in molti pezzi. Nek e Renga, per esempio, portano la sensazione di una generazione incerta su ciò che è. Così come Achille Lauro. I giovani nel loro tempo ancora non ci sono entrati". Ma poi, aggiunge, ci sono "proposte estremamente sofisticate", la "grande vitalità" di Ex Otago e Negrita, la "tradizione" di Anna Tatangelo e una "nuova Arisa, molto curiosa ed eccentrica". E, ovviamente, tanto altro ancora. "La 69esima edizione, nel numero - precisa Claudio - dà l'idea del ribaltamento. Mi piace pensare di potere, alla fine, considerare questo viaggio interessante".
I vincitori di Sanremo Giovani La sezione Giovani del Festival è stata vinta da due ragazzi di origini straniere: Einar nato a Cuba ma in Italia con la madre dall'età di 9 anni, e Mahmood figlio di una mamma sarda e un papà egiziano. È il segno di una società multiculturale in parte poco rappresentata dalla politica nel Paese, sottolinea Baglioni: "Ogni cosa che non è regolare porta problematiche come il lavoro nero, lo sfruttamento, morti in mare. È un bubbone scoppiato per la completa deficienza e mancanza di tutte le classi politiche che si sono succedute. Non si risolve, non lo risolve nessuno. E abbiamo già perso almeno 25-30 anni. La musica però non ha questo rancore dentro, ma è finalizzata al raggiungimento della bellezza e dell'armonia. Basta avere cuore e buona volontà".
Ospiti internazionali Il direttore artistico conferma la linea sugli ospiti stranieri: "Preferisco un festival popolar nazionale. Se gli artisti stranieri vogliono fare una capatina, devono pensare che lì si rispetta il luogo in cui si è e il popolo che ti ascolta. È un segno di carineria e amicizia. Non escludo ospiti stranieri ma mi piace marcare il territorio ed evitare i francobolli promozionali".
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