VIRGINIA RAFFELE IMITA ANCORA LA BRUZZONE AD ‘’AMICI’’: IL TUTTO DOPO LE MINACCE DI QUERELA – DA PAOLA FERRARI A BARBARA D’URSO, LA QUEROLOMANIA IMPAZZA: LA SATIRA E’ BUONA SOLO PER GLI ALTRI

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virginia raffaele imita roberta bruzzonevirginia raffaele imita roberta bruzzone

1. VIRGINIA RAFFELE IMITA ANCORA LA BRUZZONE AD ‘’AMICI’’: IL TUTTO DOPO LE MINACCE DI QUERELA

Mario Valenza per Il Giornale

 

Virginia Raffaele continua a sfidare Roberta Bruzzone. L'attrice comica ha nuovamente imitato la criminologa ad Amici 14.  Il tutto dopo le minacce di querela ricevute dalla Bruzzone. Non c'è stato nessun riferimento alla polemica scoppiata due settimane fa, ma la Raffaele di certo non è stata tenera con la Bruzzone. Così due frasi del suo show non sono passate inosservate.

La prima è stata una vera e propria frecciata al veleno per la Bruzzone: "Ancora una volta il male si è insediato nello studio di Amici e non se ne vuole andare. Come questa zanzara che non se ne vuole andare. Ti querelooo!!”.

virginia raffaele imita roberta bruzzone ad amicivirginia raffaele imita roberta bruzzone ad amici

 

Poi nella seconda ha aggiunto: "La lucina della telecamera che indugia sulla bella e bionda criminologa che, non paga, regala un’altra perla e poi va a fare una pizziata con Vespa”. Come reagirà questa volta la criminologa?

 

2. NEL PAESE DEGLI IPERPERMALOSI, LA SATIRA E’ BUONA SOLO PER GLI ALTRI
Andrea Scanzi per Il Fattoquotidiano

 

virginia raffaele imita roberta bruzzone ad amici  virginia raffaele imita roberta bruzzone ad amici

Una delle cose più facili, nel recente passato, è stato scrivere sui social “#jesuischarlie”. Così facile che l’ha detto persino la Santanchè, una che – quando contava qualcosa nel paese – tollerava la satira come un ve-gano tollera la bistecca al san-gue. Parafrasando il celebre detto, reso noto anche da un intellettuale autentico come Ricucci, “è facile fare i tolleranti con la satira degli altri”.

 

virginia raffaele imita roberta bruzzone ad amici   virginia raffaele imita roberta bruzzone ad amici

Quando però prendono in giro te, la reazione non è necessariamente improntata al bon ton. Negli ultimi giorni si è parlato molto della querela paventata da Roberta Bruzzone a Virginia Raffaele e di quella di Rossella Brescia allo Zoo di 105. Casi molto diversi: la criminologa se l’è presa per un’imitazione innocua di una comica tanto brava quanto garbata, la showgirl ha legittimamente contestato i colpi sotto la cintura di un programma che (del resto) deve il suo successo proprio ai toni deliberatamente grevi.

 

virginia raffaele come belen rodriguezvirginia raffaele come belen rodriguez

Il confine tra satira e insulto è labile. Adire le vie legali non è errato in sé, anche se è spesso la destra meno onesta intellettualmente a sostenerlo: se un comico attacca(va) Berlusconi era giusto che il politico lo zittisse, mentre se un artista sgradito non accetta le diffamazioni della stampa berlusconiana è automaticamente un censore

 

Accadde a Luttazzi, a Santoro e di recente a Fedez, “reo” di avere querelato chi lo aveva ritenuto una sorta di mandante dei black bloc. Il caso Bruzzone, che pare poi avere avuto la buona creanza (su consiglio di Bruno Vespa) di non querelare più, è però diverso, nonché emblematico di una cifra tipica dei personaggi noti: l’iper-permalosite. La querelo- mania. Più sei convinto di es-sere famoso e più ti senti inattaccabile.

VIRGINIA RAFFAELE NEI PANNI DELLA BOSCHIVIRGINIA RAFFAELE NEI PANNI DELLA BOSCHI

 

Un errore doppio, perché reagire con una querela a uno sfottò – oltre a essere ridicolo – è un autogol gigantesco. Passi per permaloso, per intollerante, per rosicone. Hai torto in partenza. E la Rete ti ammazza. Sarebbe semplice da comprendere: nel momento in cui vieni imitato, vuol dire quasi sempre che sei divenuto definitivamente noto. Dovresti esserne felice.

 

VIRGINIA RAFFAELE NEI PANNI DELLA BOSCHIVIRGINIA RAFFAELE NEI PANNI DELLA BOSCHI

Macché. La Bruzzone ha passato gli ultimi giorni a bloccare tutti quelli che osano contestarla su Twitter, e questo è certo lecito, perché i profili sono suoi e può usarli come vuole. La querela sarebbe però stato un passo successivo: una mossa in qualche modo definitiva. Qualcosa che rimane. Come rimangono gli attacchi volgari a chi l’ha criticata, per esempio Selvaggia Lucarelli, che la Bruzzone ha trattato come un errore genetico con un passato da grassottella: roba forte, che suscita tristezza in sé e che risulta ancora più paradossale tenendo conto che la criminologa non vanta esattamente il fascino di Rosario Dawson.

 

VIRGINIA RAFFAELE NEI PANNI DELLA BOSCHIVIRGINIA RAFFAELE NEI PANNI DELLA BOSCHI

Eppure la querelomania colpisce tanti, quasi tutti. Dagospia ha segnalato il fastidio che Enrico Mentana e Alessandra Sardoni proverebbero di fronte all’imitazione di Crozza: difficile da credere, tenendo conto dell’intelligenza degli imitati. Mentre la giustizia processa assurdamente Erri De Luca, il sottobosco dei vip que-rela spesso a casaccio. Ne sa qualcosa Barbara D’Urso, a cui verosimilmente non va giù l’idea di non essere percepita da tutti come l’erede di Oriana Fallaci. Anche Simona Ventura non è estranea a tale prassi.

 

katarina raniakova rosza caracciolo rocco siffredi barbara durso melania rizzoli luna berlusconi alex belli katarina raniakova rosza caracciolo rocco siffredi barbara durso melania rizzoli luna berlusconi alex belli

Per non parlare di Paola Ferrari, che non tollera chiunque sostenga che l’illuminazione “smarmellata” che la caratterizza quando appare in tivù non è luce divina proveniente dall’Olimpo. Permalosissimo il mondo dello sport, anzitutto nei pesci piccoli del giornalismo e dell’opinionismo. E c’è poi il mondo della musica, democratico a parole e suscettibilissimo nei fatti.

 

selvaggia lucarelli e l'amica ivanaselvaggia lucarelli e l'amica ivana

Luciano Ligabue – che comunque non arrivò alla querela - non gradì per nulla le prese in giro della Gialappa’s sul suo anglo-italiano, e apprezzò ancor meno le imitazioni di Gene Gnocchi e Neri Marcorè. Sempre Virginia Raffaele, per avere tratteggiato il Ministro Boschi per quello che certo sembra e probabilmente è, subì gli strali dei renziani ortodossi. La Bruzzone – querela o non querela – è solo l’ultimo caso di una lunga serie: quella dei vip che non sanno ridere granché di se stessi, e più si arrabbiano più fanno ridere gli altri.