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VIZI CARDINALI - DAI SOLDI AGLI AFFARI DI SESSO, IL GIORNALISTA DELL’ESPRESSO EMILIANO FITTIPALDI (ASSOLTO PER DIFETTO DI GIURISDIZIONE NEL PROCESSO VATILEAKS) RACCONTA IN UN LIBRO SCANDALI CARNALI E LA PIAGA DEGLI ABUSI SU MINORI NELLA CHIESA - QUEGLI ALTI PRELATI DEL VATICANO VICINI A BERGOGLIO CON UN PASSATO DI OMBRE - POCHE DENUNCE: "VALE ANCORA IL SEGRETO PONTIFICIO IN NOME DEL QUALE MIGLIAIA DI ALTI PREDONI CON IL COLLARINO ECCLESIASTICO SONO LIBERI DI RAZZIARE ANIME”

Giorgio Arnaboldi per La Verità

 

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«Papa Francesco sta dicendo in tv che sei un ladro. È vero?». La mamma di Emiliano Fittipaldi lo coglie con la domanda più stupendamente surreale che si possa immaginare, mentre lui sta salendo su un ulivo con la scala a pioli sotto i piedi e il telefonino all' orecchio.

 

Non è certo la posizione più comoda per spiegare che si tratta di documenti leciti, che ha fatto solo il suo mestiere e che in fondo non è successo quasi niente.

Il giornalista dell' Espresso ha ragione, le rivelazioni del suo libro Avarizia (e quelle di Gianluigi Nuzzi in Via Crucis) costeranno solo nove mesi di polemiche e un processo in Vaticano con proscioglimento per «difetto di giurisdizione».

 

Vale a dire che dopo nove mesi la Giustizia del Papa ha scoperto che i due cronisti non potevano essere processati Oltretevere. È questo il prologo imperdibile di Lussuria, nuovo libro di Emiliano Fittipaldi sul filone dei peccati capitali, sottotitolo «Peccati, scandali e tradimenti di una Chiesa fatta di uomini», edito da Feltrinelli e in uscita nelle librerie giovedì prossimo.

 

Se il primo si occupava di soldi, questo per non far calare la tensione si occupa di sesso.

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Fittipaldi lo stava scrivendo durante il processo, mentre in aula era costretto a tenere la schiena dritta di fronte ai giudici del collegio «perché il banco in legno di rovere ha una sporgenza all' altezza della quinta -sesta vertebra toracica». Quella sporgenza ha reso il libro ancora più appuntito, in definitiva efficace nel mettere in evidenza non solo i vizi privati delle tonache ma anche la ferrea volontà dell' apparato di sottostimarli, di banalizzarli, di occultarli «per miglior gloria del Signore».

 

E qui sta l' equivoco, perché non ha senso mostrare la veste pulita se la coscienza è sporca; ai nostri giorni il gioco non regge più. Così spiega Fittipaldi nel libro: «Sto incontrando preti e monsignori che mi raccontano che, oltre agli scandali economici, non sono finiti nemmeno quelli sessuali. Che gli atti "contra sextum", vale a dire che infrangono il sesto comandamento (non fornicare, non commettere atti impuri) sono all' ordine del giorno».

 

Preti gayPreti gay

Lussuria è un libro tosto. Accende i riflettori sulla lobby gay che gestisce appalti e carriere in Vaticano, racconta di vescovi emeriti che diventano eredi universali nel testamento dei loro amanti, spiega come negli ultimi tre anni quelli di Papa Francesco - sono arrivate alla Congregazione per la Dottrina della Fede 1200 denunce di molestie su ragazzini e ragazzine di mezzo mondo.

 

La morale è disarmante, significa che nonostante gli anatemi di Bergoglio contro la pedofilia poco è cambiato negli atteggiamenti di alcuni dei suoi confratelli. Anche perché le dichiarazioni del Papa continuano ad essere severe, ma nessuno pensa di passare delle parole ai fatti: ad oggi la Chiesa non obbliga vescovi e sacerdoti a denunciare alle autorità civili i preti licenziosi e criminali.

 

Del resto tre dei più stretti collaboratori di Francesco, che fanno parte del C9 e sono chiamati a dare consigli operativi al pontefice, sul tema non possono alzare la voce perché in passato hanno esercitato il manzoniano «troncare, sopire».

GEORGE PELLGEORGE PELL

 

Il cardinale George Pell, numero tre del Vaticano, non solo è indagato per avere messo le mani addosso a due ragazzini che da adulti lo hanno denunciato. Non solo è al centro di uno scandalo per avere speso 501.000 euro in sei me si fra computer, stipendi ad amici collaboratori, biglietti aerei di business, arredi di lusso, vestiti sartoriali messi in conto al Vaticano. Ma prima di essere chiamato a Roma da Francesco per rivoluzionare un sistema finanziario avvolto da troppe ombre, a Melbourne aveva coperto colpevolmente le gesta di padre Kevin O' Donnell, un orco seriale che adescava ragazzini all' oratorio offrendo loro Coca Cola drogata, un molestatore che «usava messe, matrimoni e persino funerali per agganciare le sue prede».

IL CARDINALE GEORGE PELL IL CARDINALE GEORGE PELL

 

Emma e Katie Foster, allora poco più che bambine, non ressero alle violenze fisiche e psichiche. E dopo essersi portate per anni nella mente e nel cuore gli abusi hanno subìto un triste destino: Emma si è suicidata e Katie vive su una sedia a rotelle dopo un incidente. Ai genitori, il cardinal Pell offrì 30.000 dollari di indennizzo aggiungendo: «In caso di rifiuto la diocesi si difenderà strenuamente in tribunale». Come a dire, prendere o lasciare. Un esercizio muscolare del potere, altro che misericordia.

 

Il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga, uno degli uomini più ascoltati da Bergoglio, quando era arcivescovo in Honduras ospitò e protesse don Enrique Vasquez, prete incriminato dalla polizia del Costarica per abusi sessuali e braccato per anni dall' Interpol. Vasquez aveva violentato per mesi un chierichetto di dieci anni. E quando la madre, informata da un altro prete che era venuto a saperlo, si presentò al suo cospetto, lui confermò. «È vero. Sei buona, io avrei già ucciso chi ha abusato di mio figlio. L' ho fatto perché lui, in assenza del padre, cercava affetto».

NUZZI FITTIPALDINUZZI FITTIPALDI

 

Vasquez scappò in Nicaragua, poi a New York dove fu coperto dall' Arcidiocesi, poi in Messico, infine in Honduras da Maradiaga. Che sul tema si è difeso così: «Non lo sapevo.

Ma sarebbe una tragedia ridurre il ruolo di pastore a quello di poliziotto».

 

Il terzo è il cardinale Francisco Javier Erraruriz, anch' egli nell' esclusivo C9, accusato di avere insabbiato le gesta di padre Fernando Karadima, un santo in vita per alcuni ma un violentatore incallito per chi lo ha accusato e per la giustizia penale. Non per il Vaticano, che lo ha condannato a una «vita ritirata di preghiera e penitenza».

 

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È l' ipocrisia, è il trionfo della polvere sotto il tappeto. È quella doppia morale che allontana i fedeli. Perché oggi «raccontare solo ciò che il popolo può capire», quindi le mezze verità, è perdente. Anzi è devastante per quel cattolicesimo che ancora oggi con devozione e altruismo, tutti i giorni nelle periferie dell' esistenza tende la mano alle persone che soffrono e le aiuta a cercare la strada della speranza.

 

I casi italiani sono tanti, la cronaca non li relega più a due colonne a pagina 40. E il libro li elenca come una corona di spine. C' è monsignor Battista Ricca che ottiene promozioni in Vaticano dopo uno scandalo gay in Uruguay.

 

C' è don Mauro Inzoli, uno dei preti più influenti del clero lombardo, ex vicepresidente della Compagnia delle Opere, spretato da Ratzinger per comprovate molestie sessuali su bambini e poi riammesso nel clero. Scelta accettata da Francesco, che ha accettato il ricorso del pedofilo.

OSCAR RODRIGUEZ MARADIAGAOSCAR RODRIGUEZ MARADIAGA

Per la Chiesa tutto questo, ancora oggi, dovrebbe essere coperto da silenzio e preghiera.

La formula è: sub segreto pontificio. In nome del quale, scrive Fittipaldi «migliaia di alti predoni con il collarino ecclesiastico sono liberi di razziare anime». Servirebbe Young Pope.

FRANCISCO JAVIER ERRARURIZFRANCISCO JAVIER ERRARURIZ