Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
carla ruocco
Il Movimento sta affrontando in queste ore lo scandalo delle firme false a Palermo ed è impegnato nel suo tour in treno per il No al referendum, ma continua a preparare il terreno per un futuro di governo, che ipotizza vicino soprattutto in caso di vittoria del No. Finora, le strategie di accreditamento erano state prerogativa del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Adesso si allargano.
BARBARA LEZZI
Carla Ruocco, deputata, siede nella commissione Finanze e da esponente del direttorio ora defunto - aveva la delega alle piccole e medie imprese. Barbara Lezzi, senatrice in commissione Bilancio, cerca da tempo di mettersi in mostra su temi economici ed è stata per un po’ “in purgatorio” (lontana dai palchi e dalle tv) per aver criticato Luigi Di Maio sul caso Muraro.
Mercoledì prossimo, alle otto e mezzo di sera, Mediobanca - la più importante banca d’affari italiana - le presenterà agli investitori internazionali perché spieghino loro, tra un antipasto crudo e un risotto all’astice, la visione di governo del Movimento.
CARLA RUOCCO
I temi da trattare sono scritti sugli inviti del “Five Star Dinner”, la “cena a 5 stelle” organizzata al San Lorenzo di via dei Chiavari. E sono «l’agenda politica ed economica dell’M5S, il referendum costituzionale, le ambizioni di governo» e - per ultima - «la procedura del referendum sull’euro», quello su cui il Movimento fece una battaglia campale con tanto di banchetti e raccolta firme, due anni fa. Ma che da tempo è stato messo in secondo piano.
Così, Carla Ruocco e Barbara Lezzi sono chiamate a mostrare un volto meno di rottura, più istituzionale, più dialogante. «Parliamo con tutti», è il nuovo mantra dei 5 Stelle in politica estera e ora - anche quando si tratta di hedge fund. Del resto, già Luigi Di Maio aveva incontrato investitori della City a Londra e personaggi un tempo invisi all’M5S come Mario Monti in un pranzo all’Ispi, a Milano.
barbara lezzi
Ma le spine rimangono. Oggi il blog voterà sui tre probiviri proposti da Beppe Grillo. Sono i parlamentari chiamati a comminare le sanzioni al posto del capo politico che - da nuovo statuto - ha poi l’ultima parola in caso non sia d’accordo con la decisione. I prescelti - che il voto degli iscritti dovrà solo ratificare - sono i deputati Riccardo Fraccaro, Paola Carinelli e Nunzia Catalfo. Il loro primo compito sarà con tutta probabilità quello di sospendere i parlamentari indagati a Palermo Riccardo Nuti e Claudia Mannino se in queste ore - dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia - non lo avranno già fatto da soli.