GRATTACIELO UNIPOL A MILANO
Riassetto in casa Unipol. La holding bolognese crea una bad bank, in cui confluiranno i crediti in sofferenza di Unipol Banca per circa 3 miliardi di euro. Saranno facilitate così eventuali aggregazioni della good bank che "potrà concentrarsi sulla propria attività caratteristica, con una situazione patrimoniale solida e un ridotto profilo di rischio".
Gli indicatori di rischiosità (NPL ratio) saranno a "livelli di eccellenza nel panorama del sistema bancario nazionale" con un Npl ratio lordo e netto post separazione "al momento stimabile, rispettivamente, al 10% e al 7%, senza sofferenze".
La cessione dei crediti deteriorati alla bad bank avverrà "previo adeguamento del valore degli stessi - secondo le condizioni attualmente prevalenti sul mercato in operazioni di dismissione" - al momento "stimabile in circa 20 centesimi". Sarà rafforzato "il tasso medio di copertura delle inadempienze probabili, che rimarranno all'interno di Unipol Banca, ai migliori livelli del sistema bancario, al momento stimabile pari a circa il 40%".
CARLO CIMBRI
"Facciamo questa operazione senza chiedere un soldo agli azionisti e non mi sembra che nessuna banca in Italia abbia potuto fare un'operazione del genere senza chiedere soldi al mercato" - dice l'ad di Unipol, Carlo Cimbri - "il gruppo assorbe i crediti deteriorati con i propri mezzi patrimoniali, non ci sono altri gruppi in grado di farlo".
Al via anche un "progetto di razionalizzazione del comparto assicurativo" che prevede il trasferimento alla controllata UnipolSai delle partecipazioni in Unisalute, Linear e "qualora ne ricorrano le condizioni e i presupposti" anche del 63,39% di Arca Vita. Il gruppo Unipol incasserà 875 milioni di euro dalla controllata UnipolSai per la cessione di Unisalute e Linear.
CARLO CIMBRI jpeg
I proventi della vendita permetteranno alla holding di neutralizzare gli impatti negativi, stimati in 860 milioni di euro, legati alla creazione della bad bank. I valori della transazione, una operazione tra parti correlate, sono stati determinati dagli advisor Jp Morgan per UnipolSai e Mediobanca per Unipol.
LA SEDE DI MEDIOBANCA
"Il progetto - spiega Unipol - mira ad aggregare l'intero business assicurativo riferibile al Gruppo Unipol sotto il controllo di UnipolSai, con numerosi benefici in termini di coerenza ed efficacia nel governo degli indirizzi e nel coordinamento, organizzativo e operativo, dell'intera attività assicurativa". E' comunque previsto che venga conservata "l'identità e l'autonomia societaria delle singole compagnie". Più in generale, il nuovo assetto bancario e assicurativo seguirà la stella polare della semplicità. Così ancora l'ad di Unipol, Carlo Cimbri. Il cda di Unipolsai ha anche approvato la disdetta dell'accordo di distribuzione in essere con Banco Bpm in Popolare Vita.